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mercoledì 10 febbraio 2016

5000 Euro spesi perché la giunta dei laureati non è capace di comunicare.



Questa è una cosa che davvero mi fa rabbia. Fa anche un po’ ridere ma sostanzialmente mi fa rabbia. Perché, vedete, farsi un punto di orgoglio del fatto di essere una colazione di gente “studiata”,  come si dice da noi, ossia di personaggi di alto livello di preparazione, tutti laureati, acculturati e preparatissimi (anche dotati di una certa spocchia, se vogliamo) e poi dover spendere Euro 5000 -  e lo ripeto in lettere: cinquemila – di soldi dei cittadini per pagare un professionista della comunicazione perché tra tanti geni acculturati non ce ne è uno capace di comunicare decentemente coi propri amministrati, è una cosa di cui bisognerebbe solo vergognarsi. E chiudo qui.

Luca Craia


domenica 29 giugno 2014

Chi ha pagato la porchetta?



Le elezioni sono ormai un ricordo lontano, così come lontano è il ricordo della campagna elettorale e dei tanti impegni, delle tante promesse, dei tanti “farò” pronunciati in quei mesi infuocati di lotta politica per conquistare il voto delle elezioni. Una campagna elettorale, quella montegranarese, in cui sono stati spesi tanti soldi, almeno da quello che si è visto, e dei quali, su queste pagine, chiedemmo conto. Credo, infatti, che sia un diritto e un dovere di ogni cittadino elettore sapere quanto costa una campagna elettorale e, soprattutto, chi la finanzia.
Fermo restando, infatti, che sia legittimo che ogni cittadino possa liberamente elargire denaro a questo o quel candidato sia perche vi si ripone fiducia sia perché si è convinte che, se eletto, tutelerà gli interessi propri o della propria categoria, ritengo che questo debba essere reso noto pubblicamente, in modo tale che l’elettore sappia chi ha finanziato il tal candidato e di chi questi farà gli interessi. Sarebbe opportuno che queste informazioni vengano date prima del voto ma, in mancanza di meglio, possiamo accontentarci anche di averle a posteriori.
Molti candidati, dietro gli interrogativi sollecitati dall’Ape, si impegnarono a fornire il dettaglio delle spese e delle entrate. Ad oggi, però, ancora nulla sappiamo su quanti soldi siano stati spesi per vele, feste, porchette e compagnia bella né, tantomeno, sappiamo da dove questi soldi siano arrivati. Auguriamoci di saperlo almeno prima delle prossime elezioni, in modo tale da potersi regolare di conseguenza. L’Ape continuerà a chiederne conto, su questo si può contare.

Luca Craia

martedì 14 gennaio 2014

La politica preoccupata per lo sport, parrebbe meno per i cittadini



Si preoccupa il nostro ex Sindaco Gismondi per le sorti della Sutor. Si preoccupa anche l’ex Assessore allo sport La Porta. Si preoccupano perché tifosi e perché montegranaresi e questo è condivisibile: la Sutor è un patrimonio cittadino, anche se bisognerebbe fare molti distinguo e, in passato, ne ho fatti, tanto da procurarmi tanti nuovi “amici” che probabilmente non mancheranno di farmi avere la loro “approvazione” anche stavolta.
Suona strano però questo interessamento da campagna elettorale. Suona strano anche perché viene dopo un lungo silenzio, un po’ meno per Gismondi, molto di più per La Porta che tace dai tempi della sfiducia. Montegranaro ha un’enormità di problemi e la crisi sta cominciando a far sentire pesantemente i suoi effetti anche da noi. E i nostri due ex amministratori si preoccupano per lo sport ma non dicono una parola per i tanti problemi che affliggono la città. Del resto negli anni passati la loro giunta ha elargito allo sport parecchi soldi e, nella fattispecie della Sutor, parliamo di cifre considerevoli.
Parliamo di cifre che si sarebbero potute spendere per problemi più concreti e più pressanti per tutta la collettività. Ma, così come pare evidente, l’interesse principale è quello dello sport, che certamente dà visibilità e porta voti. Ma bisogna ricordare che votano anche quelli che alla partita non ci vanno. È bene, quindi, sapere e conoscere le priorità dei nostri politici e regolarsi per il futuro. Per il presente consideriamo come fatto positivo che ci sia un commissario alla guida della città che, certamente, non correrà in soccorso di squadre sportive in difficoltà sottraendo fondi alla collettività. E auguriamoci che ce la Sutor ce la faccia da sola.

Luca Craia