venerdì 23 maggio 2014

Il Villaggio del Lavoro, la porta a est di Montegranaro di cui vergognarsi






Non c’è bisogno che scriva molto, basta guardare le immagini. Si riferiscono alla nuova zona industriale di Montegranaro, il Villaggio del Lavoro nella sua parte edificata nella zona del fiume Chienti. Da anni, nonostante vi si siano insediate diverse aziende, vede le opere di urbanizzazione incomplete a causa del fallimento della Calepio Scavi. Di conseguenza lo spettacolo è indecoroso: erbacce, buche, cantieri abbandonati, mucchi di terra e ghiaia. Questo è quello che vede chi arriva a Montegranaro provenendo da Civitanova Marche, quindi dall’autostrada. È evidentemente l’ingresso principale della città e presenta un biglietto da visita inequivocabile. Alla faccia delle eccellenze delle quali ai nostri governanti piace tanto parlare.

Luca Craia

Chiusura della campagna elettorale. Gli ultimi appuntamenti



Credo di dare un servizio agli elettori fornendo la lista degli ultimi appuntamenti elettorali di questa sera. È l’ultima occasione per chiarirsi le idee perché domani ci dovrebbe essere il silenzio elettorale. Uso il condizionale perché mi pare d’obbligo.
Partiamo con “Montegranaro, la nostra città”, lista che sostiene il candidato sindaco Gianni Basso, che farà una chiusura in itinere con i seguenti appuntamenti:
ore 20,00 Villa Luciani
ore 21,00 zona Crocifisso
ore 22,00 Largo Conti.
ore 23,00 San Liborio di fonte bar Italo
Nella sede principale di viale Zaccagnini, dalle 21, 00 il poi, verrà proiettato il filmato già distribuito nelle case degli elettori.
Proseguiamo con “Guardiamo Avanti”, che propone Giovanni Battista Mariani:
19,00 Bocciodromo loc. la croce
ore 19,30 Pizzeria Arcobaleno loc la Croce,
ore 20,00 S.Maria davanti Eurospin,  
ore 20,30 Via Brodolini, incrocio alto ex pizzeria,
ore 21,00 Villa Luciani Piazza,
ore 21,30 Loc Torrione, incrocio Torre,
ore 22,00 Bar El Falerito, Via Veregrense,
ore 22,30 Bar Cicchini San Liborio,
ore 23,00 San Liborio piazzale chiesa,
ore 23,30 viale Gramsci.
Ecco, invece, gli appuntamenti di Gastone Gismondi:
ore 19,00 Villa Luciani
ore 21,00 piazza San Liborio
ore 21,45 incrocio di Santa Maria
ore 22,30 largo Conti
ore 23.15 presso La Cantina
Montegranaro Riparti”, lista che sostiene la candidatura di Ediana Mancini, aspetta gli elettori con il seguente orario:
ore 21,00 a San Liborio davanti alle scuole
ore 22,00 in piazza Mazzini
ore 23,00 in via Boncore
Il Movimento 5 Stelle, infine, chiude con un’apericena al Bar Tropical dalle ore 19,00 con un collegamento in streaming con la chiusura della campagna elettorale di Grillo a Roma.

Luca Craia

giovedì 22 maggio 2014

La campagna elettorale più brutta della storia. Il quinquennio più duro davanti.



Si conclude domani la campagna elettorale più brutta della storia di Montegranaro. Abbiamo assistito a uno scontro di livello bassissimo tra i candidati (a dire il vero tra alcuni più che tra altri), con scambi di battute velenose, accuse, scaricabarile, ricerche di responsabilità, dietrologia.  Abbiamo visto manifesti strappati, sentito denunce di intimidazioni, assistito a litigate e principi di rissa. Ma soprattutto abbiamo vissuto il nervosismo serpeggiante di chi vede nemici ovunque, di chi non tollera la critica, di chi rifiuta il confronto civile rifugiandosi nello scontro personale per palese mancanza di argomenti. E tutto questo a fronte di proposte, programmi, progetti a dir poco risibili, per la stragrande maggioranza, promesse elettorali che non tengono conto del disastro finanziario in cui versano le casse comunali e, soprattutto, delle reali e nuove priorità venute alla luce in questi ultimi tempi, ultimo ma primo il dissesto idrogeologico che sta interessando la scarpata di viale Gramsci e che si sta estendendo anche alla sottostante circonvallazione, per sanare il quale occorreranno risorse ingentissime che, ad oggi, non si sa da dove possano scaturire.
Domenica voteremo, intontiti dalla cattiva digestione della tante porchette, cene, rinfreschi, storditi dalla montagna di chiacchiere ascoltate, ipnotizzati da elementi decorativi che nulla porteranno al paese ma che conquisteranno senz’altro il voto di molti elettori superficiali. E lunedì in serata avremo il nostro nuovo sindaco, che governerà su mandato di pochi cittadini, che dovrà rappresentare l’intera città per cinque anni pur essendo espressione di una minoranza anche piuttosto esigua, salvo incredibili e imponderabili vittorie bulgare. Questo sindaco governerà con i numeri in consiglio comunale ma non con il consenso popolare che dovrebbe avere, complice anche una legge elettorale iniqua e stupida. Governerà su un paese che è sopraffatto dalle emergenze con una capacità di spesa quasi nulla. Governerà in un periodo storico in cui non si riesce a vedere un futuro certo. E ci sarà un’opposizione che rappresenterà, messa insieme, la maggioranza degli elettori. Un’opposizione che avrà la grande responsabilità di controllare come non è mai stato fatto prima. Perché Montegranaro ha bisogno prima di tutto di chiarezza, di onestà e correttezza, e di qualcuno che verifichi che queste qualità siano usate quotidianamente da chi ci governerà.
Abbiamo davanti un quinquennio molto difficile, a prescindere da chi uscirà vincente dalle urne. E Montegranaro non può permettersi ulteriori errori, ritardi, negligenze. Montegranaro ha bisogno di un Sindaco che governi, di assessori competenti e non messi lì perché hanno presso tanti voti o perché espressione di qualche forte sponsor della campagna elettorale. Montegranaro ha bisogno di un governo che la porti fuori da questa palude in cui è caduta, altrimenti se ne scivolerà lungo la collina insieme alla frana di dietro le mura.

mercoledì 21 maggio 2014

San Liborio, quartiere dimenticato.




Ricevo da tempo numerose segnalazioni circa lo stato di degrado in cui è precipitato il quartiere di San Liborio a Montegranaro. Così ho fatto un veloce sopralluogo per verificare quanto vi fosse di vero e ho constatato come il quartiere che una volta era il fiore all’occhiello della città, il più ricco e popoloso, quello di cui si era orgogliosi di esserne residenti oggi versa in condizioni, oserei dire, pietose.
Mentre dall’altro lato della città sono stati fatti cospicui investimenti per l’arredo urbano e le infrastrutture, mentre a Santa Maria crescono le attività e si è continuato negli anni a costruire, a San Liborio gli investimenti sono fermi da anni, non ci sono nuove costruzioni, le attività commerciali sono quasi sparite. Le infrastrutture sono vecchie di cinquant’anni, i marciapiedi, dove esistono, sono sbriciolati, cresce erbaccia ovunque, si evidenziano frustoli incolti preda dell’abbandono, sporcizia ovunque. Non esistono spazi verdi, aree attrezzate per i bambini. Il quartiere, in sostanza, sta morendo.
Non intendo innescare gare tra i quartieri di Montegranaro: il centro storico è una cosa a parte perché rappresenta il cuore della città, la sua memoria, la sua anima. Né voglio creare diatribe tra i due quartieri laterali, San Liborio e Santa Maria. Il mio intento è solo quello di evidenziare una forte disparità di attenzione da parte della politica e dell’amministrazione pubblica verso il primo, disattenzione che dura da anni e che sta generando danni ingentissimi. Credo che la prossima amministrazione, qualunque essa sia, debba necessariamente riequilibrare gli investimenti dotando il quartiere più a est di Montegranaro almeno di strutture minimali quali spazi attrezzati, verde, marciapiedi dignitosi, e studiare sistemi di incentivazione per riattivare il commercio che, evidentemente, sta morendo.

Luca Craia



Suicidi, omicidi, feste da sballo: la provincia che crolla.



Ha ragione la mia amica Marisa quando dice: “il prossimo che mi parla di tranquilla vita di provincia gli metto le mani addosso”. Si riferisce ai brutti, bruttissimi episodi di cronaca che stanno interessando il nostro comprensorio: la terribile fine della giovane elpidiense buttatasi dalla Torre Gerosolimitana, il rave party montegranarese e l’omicidio odierno di Monte Urano. Tre bruttissimi fatti che hanno in comune un segnale forte di degrado di quella che una volta veniva indicata come un’isola felice, indenne da criminalità e negatività così pesanti. Eppure qualcosa sta cambiando, qualcosa è già cambiato ed episodi come questi, seppur ancora non frequentissimi, destano preoccupazione e fanno pensare a un futuro non più così tranquillo per il territorio.
In particolare il rave party di Montegranaro è forse il fatto più inquietante, perché vede coinvolta la cosiddetta “meglio gioventù”, ragazzi dai 20 ai trent’anni che dovrebbero prendere, a quell’età, in mano le redini della nostra società per sostituirsi ai padri e invece si bruciano il cervello con cocaina e feste da sballo. È da molto che si vocifera di festini ai quali personaggi appartenenti a classi benestanti e, in qualche modo, dirigenti parteciperebbero volentieri. Voci, forse illazioni, ma ora i Carabinieri e la Polizia Municipale hanno trovato con le mani nel sacco, un sacco pieno di polvere bianca a quanto pare, giovani locali dai quali ci si aspetterebbe ben altro, soprattutto l’impegno di portare alto quel nome di onesti lavoratori che le genti di queste terre hanno sempre mantenuto come un vanto.
Spero si tratti di un episodio isolato, mi auguro che non ve ne siano altri in futuro. Ma questo, unito a tanti altri piccoli grandi segnali di smottamento, danno un quadro di una società in procinto di franare. La provincia fermana che si adegua alla società italiana correndo veloce verso lo sfascio.

Luca Craia

Lo sport estivo di Montegranaro come occasione di riprendersi la città



Va presa ad esempio l’associazione Extra Village di Montegranaro per la costanza e l’impegno nell’organizzare, promuovere e far crescere nel tempo le proprie iniziative. E va lodato l’impegno, che ormai si ripete da anni, di proporre un calendario sportivo piacevole, divertente e di alto livello che impegna il periodo che va dalla fine della primavera alla vigilia delle ferie estive e che diventa assolutamente importante per la città in quanto si vede, finalmente, Montegranaro che riprende possesso dei propri spazi. Il Campo dei Tigli, sede di scorribande dei bulletti nostrani, zona più o meno franca per delinquentelli e spacciatori, per un periodo dell’anno torna ad essere luogo civile di incontro, svago, confronto. E questo grazie alla collaborazione, imbastita pazientemente e sapientemente da Milko Cotica, tra varie realtà associative del territorio, realtà che operano nell’ambito dello sport, supportate dal CSEN. Insomma, quello che appare difficile nel campo dell’associazionismo culturale, forse per una sorta di spirito decoubertistico o per semplice voglia di fare qualcosa di buono, viene realizzato dalle associazioni sportive e da cittadini di buona volontà come i sodalizi: Proloco, Il Labirinto, Teen Lab del Gufo Anacleto, Veregra Futsal, Summer Basket, Montegranaro Volley, Montegranaro Baseball, Unione Picena Baseball, Unione Fermana Softball, Veregrense Calcio, Extra Village; con la collaborazione di: Donatella Martelli, Dino Gazzani, Simone Mancinelli, Riccardo Ramundo e Alex Mancinelli.
Ecco allora il calendario degli eventi previsti per quest’anno:

Campo dei Tigli:
27 maggio/15 Giugno: quarte edizione del Trofeo dei Bar di calcio a 5
27 maggio/15 Giugno: seconda edizione del Torneo Under 16 di calcio a 5
27 maggio/15 Giugno: terza edizione del Torneo delle Scuole Medie di calcio a 5
1/3 luglio: terza edizione del Veregra Futsal Girl (calcio a 5 femminile)
14/27 luglio: terza edizione del Summer Basket
28 luglio/3 agosto: seconda edizione del Torneo di Volley Misto
28 luglio/3 agosto: prima edizione del Torneo della Scuola Media di volley

Campo da Baseball:
12 giugno/27 luglio: Campionato di Slow Pitch
9/27 giugno: terza edizione del Summer Time,  centro estivo per bambini

Campo Cesare Berdini:
1/18 luglio: Torneo Seniores di calcio a 8
1/18 luglio: Torneo Under 21 di calcio a 8
5/6 luglio: 24 Ore di calcio a 5
21 luglio/3agosto: Torneo Seniores di calcio a 5
21 luglio/3 agosto: Tornei Giovanili di calcio a 5 delle categorie 98-99, 2000-2001, 02-03, 04-05, 06-07-08.

Un’estate piena di sport, quindi, e un’occasione per ridare un po’ di vita a Montegranaro. Momenti che fanno tornare la città in mano a chi la ama o la dovrebbe amare.

Luca Craia

martedì 20 maggio 2014

La risposta dei candidati alla proposta di pubblicare i finanziamenti alle campagne elettorali.



Qualche tempo fa lanciai la proposta di rendere pubblici i finanziamenti e i finanziatori delle varie campagne elettorali montegranaresi. Alla mia proposta hanno risposto tutti i candidati tranne Gianni Basso che, probabilmente, non segue il mio blog (e non posso certo pretendere che lo faccia).
Il Movimento 5 Stelle aveva già fatto la stessa proposta quindi non ha articolato più di tanto la risposta al mio appello.
Giovanni Mariani mi scrisse su Facebook: “Caro Luca, proprio ora mi hanno dato del Comunista solo perché ho dei nuovi cittadini in lista e perché forse parlo sempre di persone prima delle opere, la festa popolare che abbiamo fatto oggi con la porchetta offerta da Vitali è costata 800 euro ed in totale circa1200 con offerte autogestite dei candidati consiglieri. Per il resto ho pagato personalmente 2000 euro per le stampe e la tipografia e per quanto riguarda la vela ed i programmi c'è lì siamo fatti da soli il mezzo c'è stato prestato da un amico, la benzina l'abbiamo messa di volta in volta da chi di noi guidava. Il tutto sul documento previsto per legge e consegnato alla presentazione della lista. Per quanto riguarda le idee sul programma e su i suoi cittadini ho la mente ben aperta su quello che bisogna fare. Tutto mi si può dire meno che sono un bugiardo, non ho mai governato e fino ad ora non devo rendere conto niente a nessuno, mentre gli altri che si arrogano tutti i diritti mentono e continuano imperterriti nel loro bel operato.
Roberto Basso, segretario del Pd e, in questo caso, portavoce della lista Montegranaro Riparti ha scritto, sempre su Facebook: “Le spese della campagna elettorale devono essere rendicontate per legge...quindi già da ora si può vedere quanto è stato speso, come lo si è speso e soprattutto se alcune cose non sono state inserite. Per quanto riguarda la provenienza posso rispondere per la nostra lista. Naturalmente le due feste estive che realizziamo annualmente (festa dell'unità e festa tricolore), un autofinanziamento dei candidati e contributi dei montegranaresi sotto forma di partecipazione a delle cene elettorali (ne abbiamo fatte 3) e la scatola (quindi contributi anonimi) al momento della presentazione della lista. Pubblicheremo comunque il tutto anche in maniera più evidente quando avremo la certezza di tutte le spese e tutti i pagamenti effettuati...ergo già dal 26 sarà on linea con tutte le cifre al centesimo.”.
Gastone Gismondi, anche lui su Facebook, risponde così al mio appello: “Caro Luca, scusa se non ho risposto prima ma ho letto solo ora il post. Ad ogni modo per quanto riguarda le spese sostenute, come giustamente sottolinea Roberto, devono essere rendicontate per legge. In questo senso, al momento della sottoscrizione della lista, abbiamo presentato anche un bilancio preventivo e, alla fine della campagna, ne uscirà uno consuntivo in cui trascriveremo le spese sostenute. Per quanto riguarda i fondi invece vengono quasi esclusivamente da un autofinanziamento che hanno sostenuto tutti i candidati della lista. Inoltre, per la trasparenza, abbiamo aperto anche un conto dedicato per cui ogni pagamento è effettuato dietro presentazione fattura e rintracciabile tramite bonifico.”.
L’articolo 30 della legge 25 marzo 1993, n. 81 stabilisce che i candidati alle elezioni per i comuni con più di 10.000 abitanti debbano pubblicare un rendiconto delle spese elettorali. Nella mia proposta quindi, non mi riferivo a quello che stabilisce la legge ma, ovviamente a qualcosa di diverso e, se vogliamo, di più etico.
Infatti la rendicontazione delle spese viene effettuata ad urne chiuse e ci sono ben tre mesi di tempo. Quindi l’elettore non può sapere prima del voto chi ha finanziato la campagna elettorale di questo o quel candidato né può fare ragionamenti sul perché lo abbia fatto. Credo che sapere in anticipo chi sostiene i candidati sia una questione di chiarezza e trasparenza, una forma di rispetto per l’elettorato. È ovvio che la rendicontazione delle spese sarà stilata a norma di legge e che tutto risulterà (almeno si spera) assolutamente legale. Così come è legale che un cittadino finanzi il candidato che preferisce. È però giusto e opportuno che l’elettore ne sia a conoscenza e non dopo il voto ma prima, perché questo potrebbe anche determinare la scelta del cittadino. Per cui rinnovo l’invito a rendicontare le spese e i finanziatori, ma di farlo prima del voto.

Luca Craia