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lunedì 9 gennaio 2017

La Befana dell’Avis scende a scuola




La tradizionale discesa dall’alto della Befana dell’Avis, che ogni anno allietava i bambini di Montegranaro, come sappiamo è stata annullata causa le condizioni meteorologiche particolarmente rigide. Ma per i bambini delle scuole montegranaresi la befana è arrivata lo stesso. Stamattina, infatti, alcune collaboratrici dell’Avis hanno visitato, in vesti di befane, la scuola materna e la scuola elementare di tutti i plessi per portare doni ai bambini che sono stati piacevolmente sopresi e divertiti. Ancora una bella prova per la benemerita associazione montegranarese guidata da Dino Pesci che si mostra sempre presente e disponibile per il territorio di Montegranaro.

Luca Craia    

                                            

giovedì 3 novembre 2016

Piccole gang esasperano e vanno contro l’integrazione



Potremmo chiamarla Il Dispetto del Campanello 2.0 ma secondo me è molto più grave e, soprattutto, danneggia più l’attore che la vittima del dispetto stesso. La cosa capita spesso nel quartiere di San Liborio, particolarmente in un grande condominio che non nominerò per questioni di privacy.
Accade che una banda di ragazzini magrebini, non si sa bene come, riesca a introdursi nell’androne del palazzo e da lì stacchi la corrente azionando gli interruttori dai contatori. Questo è il fatto più grave, perché al buio potrebbero capitare tante cose e i condomini hanno addirittura paura ad andare a riattaccare la luce. Ma non si limitano a questo: suonano i campanelli e insultano chi risponde.
Sono stati visti più di una volta e da più persone, sono stati anche allertati i Carabinieri ma capirete che, se le leggi italiane non consentono di fermare chi compie reati ben più gravi, di fronte a quella che è poco più di una bravata c’è davvero poco da fare. Solo che la gente comincia a esasperarsi, e ne ha pieno motivo. E questo agire stupido e infantile di questi giovani ospiti del nostro Paese danneggia prima di tutto la loro stessa comunità, che in questo modo riceve un ulteriore colpo alla propria immagine in direzione di integrazione e accettazione.
Quindi perché ne scrivo? Perché so che ci sono diversi Magrebini che mi leggono e mi auguro che possano intervenire loro per fermare questa brutta cosa, magari cercando di capire chi sono questi ragazzini, parlando con loro o con le loro famiglie, facendogli comprenderel’errore e le sue conseguenze sulla convivenza pacifica. E speriamo bene.

Luca Craia

lunedì 10 ottobre 2016

La caccia al tesoro promuove il centro e lo fa vivere



È davvero l’unica iniziativa che porta veramente giovamento al centro storico di Montegranaro, quella intrapresa dai gruppi parrocchiali che operano coi giovani, tra cui Azione Cattolica, Agesci, Focolari e catechisti. La caccia al tesoro dei bambini, svoltasi sabato, ha portato un’ondata gioiosa di giovanissimi per le vie del centro ed è stato come se queste riprendessero vigore, come una medicina miracolosa per un malato grave. Certo che la medicina va presa spesso e non soltanto una volta l’anno, ma intanto forse abbiamo capito quale farmaco usare.
E mercoledì, nella giornata dedicata al patrono di Montegranaro, San Serafino, si replica con la caccia al tesoro dei più grandi, quelli nati dal 2000 al 2004. Sono belle iniziative che portano i ragazzi a scoprire il luogo delle origini della nostra comunità cittadina e che, nello stesso tempo, fanno bene al paese antico, troppo spesso e da troppo tempo dimenticato. Sono iniziative rispettose del luogo, che non lo usano come un oggetto da buttare appena finita la festa, che non disturbano la vita degli abitanti, che portano solo bene.
Certo, qualche residente indisciplinato che non ha rispettato i divieti ed è passato con la macchina in mezzo ai bambini che giocavano, non è stato un bello spettacolo e un buon esempio. Ma si tratta di episodi minimali, gli stessi organizzatori non gli hanno dato peso.
Per cui grazie, da parte di chi risiede nel castello e che ci tiene a che venga riportato in vita. Grazie ai gruppi parrocchiali e grazie ai ragazzi che sono venuti e che verranno. E buon divertimento per mercoledì.

Luca Craia