lunedì 12 settembre 2016

Don Jacob lascia Montegranaro, ma è un arrivederci.



Una bella persona, è un’autentica fortuna, o benedizione, incontrarla. È il caso di don Jacob, giovane di origine indiana che è cresciuto come prete a Montegranaro dove ha risieduto per quattro anni durante il periodo del seminario e poi ha coadiuvato come viceparroco prima don Umberto e ora don Sandro. Una bella persona, dicevo, una di quelle con il sole dentro, col sorriso autentico in faccia, un sorriso contagioso, elargito con generosità. Lo abbiamo visto diventare parte della nostra comunità ed essere uno di noi pur restando un pastore, con l’entusiasmo della sua giovane età, una gran voglia di fare e di darsi, una bontà d’animo indubitabile.
Ieri don Jacob ha salutato Montegranaro. Se ne torna in India, dalla sua famiglia. Svolgerà la sua missione di sacerdote nella sua diocesi di origine e starà vicino ai suoi familiari che stanno attraversando un momento non facile, come dice lo stesso Jacob sulla pagina di Veregra Up nel suo saluto ai Montegranaresi (leggi). Ma ci rassicura: è sua intenzione tornare appena possibile, perché ama Montegranaro e sa che Montegranaro lo ricambia di cuore. È per questo che salutarlo è meno doloroso: è un arrivederci. E anche se passerà del tempo sappiamo che tornerà da noi, a regalarci il suo sorriso. Buon viaggio don Jacob, Dio ti benedica.

Luca Craia

domenica 11 settembre 2016

Uniti per voi: la solidarietà unita di Montegranaro per i terremotati



Servono aiuti economici alle popolazioni colpite dal Sisma. Serve il sostegno necessario a ripartire, a riprendere il normale corso della vita, abitare in una casa che possa chiamarsi tale, far ripartire la propria attività economica o tornare al lavoro. Serve normalità. Per far questo è necessario che non cali il consueto silenzio, l’oblio mediatico che sempre distingue le sciagure italiane per le quali, appena accadono, scoppia il corri corri generale, la gara a chi porta più camion di vestiti e, dopo pochi mesi, le vittime dell’ira della natura (e della pochezza della politica italiana) rimangono da sole, a combattere con le intemperie e con quella normalità, appunto, che è così difficile da riconquistare.
A Montegranaro abbiamo capito che è necessario un intervento di solidarietà sul lungo periodo, perché quando i riflettori e le telecamere si spegneranno ci sarà ancora un grande bisogno di aiuto. Abbiamo scelto l’obiettivo di aiutare la città di Arquata e di farlo direttamente, sostenendone la ricostruzione tramite un rapporto diretto col Comune, senza tramiti e intermediari, senza far confluire il nostro sforzo solidale nel fiume di aiuti che tante volte qualche sospetto legittimamente desta.  
Montegranaro si è dimostrata unita nella solidarietà: un gran numero di associazioni – e le porte sono aperte anche a quelle che ancora non hanno aderito, un gran numero di commercianti, un gran numero di imprenditori, il sostegno, per ora morale e logistico ma si spera anche economico in futuro, del Comune, tutto questo per promuovere una serie di iniziative che raccolgano soldi, perché di soldi c’è bisogno.
La prima iniziativa è già andata, la bella festa in piazza di Festime sabato scorso, solo parzialmente rovinata dalla pioggia. Poi ci saranno i mercatini in piazza Mazzini il 24 settembre, la tombolata colle castagne, sempre in piazza, domenica 6 novembre, altra bella festa paesana a cui non mancare. Venerdì 24 novembre, al teatro La Perla, i Fior Oscuro, storica cover band dei Pink Floyd nota per essere considerata una delle migliori in Italia, terrà un grande concerto con ingresso a offerta. 
Poi ci sarà il Presepe Vivente i primi di gennaio, che sempre raccoglie fondi per beneficienza e quest’anno li inserirà nell’iniziativa comune, oltre a fornire l’organizzazione generale e il conto corrente su cui fare le donazioni. Perché, a parte partecipare alle tante iniziative già programmate e che si programmeranno, visto che il cartellone non è e mai sarà definitivo, si potrà contribuire tramite donazioni da effettuare sul conto corrente messo a disposizione dall’Ente Presepe con un bonifico bancario. Ecco le coordinate:
CASSA DI RISPARMIO DI FERMO – AGENZIA DI MONTEGRANARO
IBAN: IT35L0615069550CC0080080156
INTESTATO A ENTE PRESEPE MONTEGRANARO
CAUSALE: DONAZIONE UNITI PER VOI
È bello vedere un paese così individualista, dove ognuno si crea la propria associazione personale e, addirittura, la propria pagina sui social solo per mettersi in concorrenza con gli altri, trovare il cuore e la forza di mettere da parte il proprio apparire per una causa comune. Qui le associazioni, i commercianti, i privati cittadini che si stanno muovendo scompaiono e appare solo una grande comunità che si unisce per un nobile obiettivo. Questa è la Montegranaro che vorremmo vedere tutti i giorni.

Luca Craia

sabato 10 settembre 2016

Controlli supplementari alle scuole di Santa Maria. Riapertura in forse?



Nella giornata di ieri era anche circolata una voce circa la chiusura per inagibilità del plesso scolastico di Santa Maria, voce che non ha però trovato alcuna conferma. La voce era dovuta alla presenza nella scuola di uomini della Protezione Civile che ne verificavano la stabilità. Infatti, dopo i sopralluoghi svolti dai tecnici del Comune di Montegranaro subito dopo il sisma del 24 agosto, sopralluoghi che avevano dato esito positivo e stabilito che l’edificio non aveva subito danni, la Protezione Civile ha deciso di approfondire i controlli, non si sa per quale motivo preciso, ma si può supporre che ci sia qualcosa che meriti maggiore attenzione. Ci sono crepe vistose sul selciato davanti alla scuola e sugli stessi muri interni, crepe che preoccupano il personale.
Dopo il controllo di ieri pare che anche stamane ci fossero tecnici al lavoro nel plesso e si sa per certo che lunedì e martedì ci saranno ancora controlli, dopodiché si deciderà il da farsi. Pare, comunque, che la scuola non verrà riaperta se non con la certezza che sia sicura al 100%.
Certo è che, a pochissimi giorni dall’inizio dell’anno scolastico, non sapere se la scuola sia o non sia agibile non è molto tranquillizzante, anche perché, qualora non fosse possibile utilizzare lo stabile di Santa Maria, pare piuttosto difficoltoso collocare i circa 500 alunni in altri plessi, specie i bambini della scuola per l’infanzia che necessitano di attrezzature particolari come, ad esempio, i bagni di dimensioni idonee.
Rimane comunque la perplessità circa la necessità di una ulteriore perizia diversa da quella effettuata dal Comune. Vale la pena ricordare che nell’Ufficio Tecnico c’è scarsità di ingegneri e abbondanza di architetti, ma che, in casi come questo, è preferibile l’ingegnere all’architetto. A questo punto non sarebbe sbagliato se i genitori, per propria tranquillità, decidessero di incaricare un tecnico di fiducia per una terza perizia che possa sgombrare il campo da ogni dubbio. Del resto, con la vita dei bambini non si scherza.

Luca Craia