Visualizzazione post con etichetta palasport. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta palasport. Mostra tutti i post

mercoledì 23 dicembre 2015

E i ragazzi a fare ginnastica sotto terra



È di questi giorni la notizia, trapelata da ambienti scolastici, che vi sarebbero delle nuove disposizioni, da parte del Comune, per l’utilizzo dell’impianto principale del palazzetto dello sport da parte degli insegnanti di educazione fisica, perché lo stesso sarebbe, per la maggior parte del tempo, in uso a una società sportiva. In pratica l’uso del palazzetto sarebbe interdetto alla scuola dal martedì al sabato dalle ore 10,00 alle 12,00. Questo significa che, essendo normalmente due le ore di ginnastica ed essendovi quindici classi, soltanto cinque potrebbero svolgere lezione presso la palestra numero 1, mentre le altre dovrebbero scendere nel seminterrato, nella palestra numero tre (la due sembra sia inagibile).
A questo punto, sentite anche alcune lamentele che già circolano tra i genitori, mi pare lecito domandarsi perché si prediliga una società sportiva a discapito dei nostri giovani. La società sportiva potrebbe tranquillamente utilizzare l’impianto di pomeriggio, oppure potrebbe essa stessa scendere nel seminterrato per gli allenamenti o utilizzare al mattino l’impianto di Santa Maria.
Altra domanda che si pongono alcuni genitori è circa la salubrità dell’ambiente della palestra seminterrata e la sua relativa agibilità. Certo che, a spanne, far fare ginnastica ai nostri ragazzi in un sotterraneo, oltretutto sporco e malmesso, perché la struttura migliore è occupata da un privato, mi pare un tantino fuori logica. Ma è evidentemente una questione di priorità politiche.

Luca Craia

mercoledì 14 ottobre 2015

Rapporto costi-benefici dello sport a Montegranaro



Sapete quanto ci costa il baseball a Montegranaro? 32.000 Euro all’anno solo per il costo di gestione del campo. Quanta gente è coinvolta? Non lo so, ma non credo tantissima. Così possiamo farci la stessa domanda per quanto riguarda la ristrutturazione del Palasport o per la sistemazione del campo in via Buonarroti. I costi per la collettività sono notevoli. I benefici non so, vorrei verificare. Quello che so è che le struttura sportive non sono a disposizione piena della cittadinanza ma vengono utilizzate da società sportive in via quasi esclusiva. Nel senso che, se voglio farmi una sgambata nel campo sportivo di via Buonarroti non mi pare che ci sia verso che io la possa fare. Però la frana sistemata l’ho pagata anche io, con le mie tasse.
Ora, se fossimo in tempi di vacche grasse, se vivessimo momenti in cui il Comune avesse una tale disponibilità di denaro che spendere in questi settori nulla toglierebbe ad altri forse più utili alla collettività, allora non avrei nulla da recriminare. Ma, siccome il Comune piange lacrime di sangue e aumenta le nostre tasse non riuscendo, comunque, a garantire servizi essenziali come la pulizia del paese, tagliando a destra e a sinistra, rispondendo a ogni istanza con l’ormai canonica frase “non ce lo possiamo permettere”, forse certi costi, prima di andare a toccare altre cose, andrebbero rivisti.
E ora sotto, fate fuoco.

Luca Craia

mercoledì 7 maggio 2014

Ma il Palabotanico di Montegranaro di chi è?



Potrebbe togliermi il sonno questo interrogativo, e potrebbe, anzi, dovrebbe toglierlo ad ogni montegranarese attento e interessato alle sorti della propria città. Il Palazzetto dello sport o, meglio, i ruderi di cemento armato che avrebbero dovuto diventare il nostro palazzetto dello sport e che, invece, grazie al fallimento della Calepio Scavi, sono rimasti il monumento alle incompiute e, se vogliamo, alla cattiva amministrazione, di chi sono?
A quanto mi è stato detto non sono del Comune. In effetti, essendo la Calepio Scavi fallita e non essendo stato perfezionato l’accordo secondo il quale il “palazzetto” sarebbe stato ceduto al Comune come pagamento per le opere del “Villaggio del Lavoro” (altra megaincompiuta), le colonne abbandonate in località La Croce sarebbero ancora della Calepio stessa e, quindi, in mano alla Curatela fallimentare.
Se così fosse, quindi, come farebbero coloro che ci stanno infarcendo la campagna elettorale con progetti faraonici di palestre, piscine e velodromi a realizzarli, questi progetti? C’è da acquisirlo, prima. Quindi, oltre a spendere soldi che non si sa come procurarseli per crearci l’impensabile, toccherebbe comprarsi o, meglio, ricomprarsi il rudere. Che, tra l’altro, non sembra affatto in buono stato. Magari pensare ad altre priorità?

Luca Craia

sabato 18 gennaio 2014

Niente veglione Scout. Tempi bui a Montegranaro



È una brutta notizia quella della mancata concessione del palasport al gruppo Agesci per il tradizionale veglione di carnevale. Non è brutta tanto per la festa che non ci sarà o, forse, ci sarà ma altrove, quanto perché è l’ennesimo tassello di un puzzle che raffigura una Montegranaro che va in pezzi: il teatro La Perla inagibile, l’Officina delle Arti al freddo e, quindi, inutilizzabile e ora anche il palazzetto dello sport.
Dire che sia colpa del Commissario Prefettizio, a detta di molti troppo rigido e ligio al dovere e alle regole, è completamente sbagliato. Le regole ci sono e debbono essere rispettate anche perché riguardano la pubblica sicurezza sulla quale mi pare ci sia poco da scherzare e, soprattutto, derogare. Perché il punto è proprio questo: fino ad oggi i problemi che il Commissario sta rilevando ci sono sempre stati e credo, stimando chi ci ha amministrati come persone dotate di intelletto, erano ben noti. Ma anziché trovare delle soluzioni si derogava alle regole. Viene da pensare che, con tutte queste deroghe, abbiamo anche corso qualche rischio.
Il risultato è, comunque, che a Montegranaro non c’è più un luogo di incontro per la comunità. Se per placare le coscienze vogliamo incolpare di questo il Commissario Ianieri facciamo pure ma credo che dovremmo, invece, trarre le dovute conclusioni circa quella famosa “diligenza del buon padre di famiglia” che dovrebbe sorreggere ogni scelta amministrativa e che, mi pare, non ci sia stata. Io non metterei mai a rischio la sicurezza della mia famiglia. Speriamo che chi amministrerà Montegranaro in futuro la pensi come me.

Luca Craia