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lunedì 4 aprile 2016

Piovono soldi in piazza Mazzini. E la partecipazione va a farsi benedire.



Un investimento di quasi 600.000 Euro sulla sicurezza della scuola di Santa Maria va salutato come un fatto positivo ed è quello che mi sento di fare. Però c’è una cosa che non capisco, anzi, due. La prima: come mai tanti soldi a un Comune disastrato come quello di Montegranaro, o almeno così, due anni fa, in campagna elettorale, la lista Montegranaro Riparti, che poi ha vinto le elezioni e ora governa, definiva il nostro a causa di debiti e cattiva gestione da parte della giunta precedente? Dunque, faccio fatica a capire come si possa compiere un tale miracolo.
Nel 2014 eravamo sull’orlo della bancarotta e adesso la Regione Marche ci dà senza battere ciglio la bellezza di 440.000 Euro. Inoltre ci ritroviamo altri 140.000 Euro in mano senza capire da dove spuntano. Pare la classica situazione in cui ti vai a mettere il cappotto per la prima volta nella stagione e ci trovi in tasca 10 Euro dimenticate lì dall’anno prima. Non è che Gismondi abbia dimenticato in giro per i cassetti del Comune centinaia di migliaia di Euro? Mi pare strano. Non sarà, invece, che si stanno raccogliendo frutti di semine fatte da altri? Anche perché qua mi pare che di questi tesoretti estemporanei ne spuntano parecchi e piuttosto spesso. E il credito che si dà al nostro Comune mi pare difficile che sia stato guadagnato con soli due anni di amministrazione se prima c’era stato il caos che ci è stato detto.
Altro punto che non capisco: leggendo nel solito comunicato dell’Istituto Luce de noatri trovo scritto che si sta operando con “un costante confronto con la dirigenza, i docenti ed il personale ATA” Bene. E i genitori? E il Consiglio di Istituto? E la partecipazione tanto sbandierata? Che fine ha fatto?

Luca Craia

I tirapiedi e la funzione terapeutica di Facebook



Nella grottesca questione dell’ira funesta di Perugini, che allegramente minaccia azioni legali contro fantomatici denigratori, riferendosi in maniera inequivocabile al sottoscritto ma stando bene attendo a non nominarmi mai, assume particolare interesse la serie di accoliti del potente che, come nella migliore scuola dei frustrati di Facebook, utilizzano il social network come fosse una terapeutica valvola di sfogo. In questo caso la cosa è fantastica perchè la maggior parte dei commentatori non sa nemmeno di cosa sta parlando. Ma parla. Difficilmente cedo all’insulto ma, dato che questi personaggi non ne lesinano a me, piuttosto che scendere al loro livello ne pubblico le esternazioni, perché non c’è modo migliore di insultarli che sottolinearne la pochezza con le loro stesse parole.

Cominciamo col buon Tassotti, che una volta mi definì "miserabile pezzente" e, in questo caso, raccomanda al suo eroe la massima spietatezza.
Passiamo quindi a Sonia Marrozzini (che proprio non so chi sia) che candidamente ammette di non sapere di chi parla ma con estrema tranquillità mi dà del mentecatto.

Ora è la volta del nostro Vicesindaco che, dopo un lungo periodo di silenzio imposto, dà la stura alla sua naturale tendenza all'insulto. Così, dietro di lui, parte la salva dei suoi tirapiedi.
Non poteva mancare il buon Marzola, che di solito latita da quasi tutte le questioni che riguardano il nostro paesino ma, quando si tratta di tirare due fendenti al sottoscritto e, contemporaneamente, reggere il codazzo al suo idolo (ognuno ha gli idoli che si merita), è sempre presente.
Ero in pena perchè ancora non vedevo Peretti ed eccolo qua. Peretti è stato la prima persona che ho bannato dalla pagina Facebook dell'Ape. Il poverino non lo fa apposta, non si rende conto di quanto sia offensivo, tracotante, cafone e maleducato.  Gli viene così, che ci vuoi fare? E se glie lo fai notare ti dice che sei cattivo.
Su Ivano Scarafiocca devo commentare? No, va.
Chiudiamo la carrellata col fido Gaudenzi, fedele scudiero del cavaliere Ubaldi. Sempre un passo dietro al capo, sempre pronto alla pugna per difenderlo, leggermente privo di spina dorsale propria, arriva a chiamarmi Eccelso che, detto da lui, è davvero un complimento.
Ora, attenendo le azioni legali promesse dall'avvocato Perugini, che probablmente mi porterà in tribunale con l'accusa di lesa maestà perchè altre non ne vedo, visto che mi sono limitato a porre un dubbio di opportunità politica senza muovere alcuna accusa nei suoi confronti, mi procurerò di studiare bene questi incisi. In effetti non è mio costume querelare la gente, non l'ho mai fatto nemmeno quando ce ne sono stati i presupposti (e ce ne sono stati). Ma, qualora dovessi tutelarmi, ovviamente tutto questo potrebbe interessare il giudice. Chissà. Rimane comunque l'estrema prova di quanto Facebook sia distante dalla vita reale.

Luca Craia

venerdì 26 febbraio 2016

La confusione tra l’ordinaria manutenzione e le opere



Credo sia necessario che qualcuno spieghi la differenza tra l’ordinaria manutenzione e le opere pubbliche al nostro assessore ai lavori pubblici Perugini. Stamattina, con un noiosissimo comunicato apparso sulla pagina Facebook del Comune, con cui si forniva, come ormai è prassi, una lunga lista di numeri probabilmente atti a stordire il lettore e non farlo rendere conto esattamente di cosa stia leggendo, il nostro Presidente della Provincia nonché assessore, autentico stacanovista della politica le cui giornate, credo, durino almeno 36 ore per riuscire a fare tutto quello che deve fare, ci ha fatto un bell’elenco di interventi di manutenzione spacciandoli per opere pubbliche.
Assessore, guardi che non è la stessa cosa. L’ordinaria manutenzione va fatta, e ci mancherebbe altro. Non mi pare una cosa di cui tanto vantarsi, si tratta del suo dovere, niente di più. Ci mancherebbe una bella inaugurazione in via Solferino, dove è stata chiusa una buca sul selciato, e le avremmo viste davvero tutte. Ma non dispero.

Luca Craia