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sabato 8 agosto 2015

Per l’esito del bando “immondizia” ci vorrà tempo. Basso finalmente ci informa.



Circolavano strane voci sul bando ormai scaduto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani, voci che parlavano di qualche tipo di problema tecnico nel bando stesso che ne stesse causando il ritardo nell’esito. Oggi, finalmente, ho avuto modo di confrontarmi con l’assessore Roberto Basso che ha smentito ogni voce e ha spiegato che il ritardo nell’assegnazione della gara è dovuto a questioni burocratiche ma nulla più. “C’è stata la seconda seduta lunedì scorso” dice Basso, “seduta in cui si è entrati nel vivo cominciando la comparazione delle offerte tecniche. Ne serviranno almeno altre due che verranno fatte appena le ferie.” Quindi i tempi si dilatano. Ci sono stati anche altri inconvenienti che stanno ritardando l’assegnazione. “Il ritardo è dovuto al fatto che, oltre all'esclusione di una ditta che poi ha fatto ricorso, c'è stato il sorteggio di una ditta per produrre la documentazione per alcuni smaltimenti; avevano dieci giorni per farlo e se li sono presi tutti. Non è un bando a massimo ribasso, quindi non si deve trovare solo chi offre di meno.
A questo punto ho chiesto all’assessore se le voci che giravano fossero fondate. “Chi aveva problemi o dubbi sul bando ha posto quesiti e ha avuto risposta che ancora tutti possono vedere sulla pagina del bando. Una volta chiusi i giochi i rallentamenti sono stati quelli che ho detto prima, le voci sono voci”. Quindi si direbbe tutto bene e a settembre sapremo chi si è aggiudicato l’appalto per la gestione dei rifiuti montegranaresi e, forse, vedremo una Montegranaro un po’ più pulita. Auguramocelo.

Luca Craia

giovedì 6 agosto 2015

Che fine ha fatto il bando per l’immondizia?



Siamo fermi al 16 luglio, giorno in cui, dopo vari rinvii, sono state aperte le buste o, quantomeno, avrebbe dovuto partire la procedura di apertura. Avevamo anche letto che si stava procedendo, per cui eravamo quasi certi che, in pochi giorni, avremmo saputo chi avesse vinto la gara per gestire i rifiuti di Montegranaro da qui ai prossimi cinque anni. Invece ad oggi, 6 agosto (e sono passati più di venti giorni) nulla sappiamo. Verrebbe il dubbio che le buste siano chiuse molto bene, molto ben incollate e dure da aprire o che, forse, sia sorto qualche altro tipo di problema. Quale? Non lo sappiamo perché non ci informa nessuno.
Il punto è questo: nessuno ci informa. Stiamo parlando di un bando del valore di € 5.652.564,25. Mica bruscolini. Ora, si dà il caso che questi soldi siano nostri, soldi pubblici. Direi, quindi, che il cittadino debba avere il diritto di essere informato di quanto accade. Invece sulla questione c’è un grande silenzio. Ora ci sono le ferie, la gente va al mare, parte, pensa ad altro. Quando potremo sapere qualcosa? Forse a breve, forse non tanto a breve, chissà. Quel che è certo è che questo ritardo e questo silenzio potrebbero far pensare male non solo a me che, almeno su questo, sono andreottiano (a pensar male si fa peccato ma di solito ci si acchiappa), ma anche a qualche cittadino un po’ più attento. Rassicurateci.

Luca Craia

lunedì 26 gennaio 2015

Il La Perla e le promesse disattese




Non è solo il palazzetto dello sport a essere fortemente in ritardo rispetto a quanto garantito dall’Amministrazione Comunale di Montegranaro. Non dimentichiamoci il nostro cine-teatro. Doveva essere pronto a inizio 2015 ma, alla fine di gennaio, ancora non si parla nemmeno di far partire i lavori. E i lavori non sono semplici da fare, richiedono tempo.
Il teatro fu chiuso dal Commissario Prefettizio perché non corrispondente alla normativa antincendio. Sembrava cosa banale e sistemabile in poco tempo ma, conducendo dei sopralluoghi più approfonditi, ci si è resi conto che, invece, il problema è ben più serio e comporta delle criticità strutturali notevoli, come per il bellissimo lampadario centrale, quello che simboleggia in qualche modo il teatro stesso, che sembra essere fissato in maniera non idonea e, quindi pericolosa. Quindi i lavori di messa a norma sono diventati più complicati e lunghi da eseguire e, anche partissero domani, richiederebbero qualche mese. Va comunque detto che la situazione era già nota prima delle elezioni.
Certamente non si farà in tempo per il concerto programmato dall’Associazione Amici della Musica per domenica 8 febbraio, data in cui doveva suonare l’Orchestra Filarmonica Marchigiana diretta dall’ottimo Alessio Allegrini proprio nel nostro teatro, cornice perfetta per un evento di tale importanza. Invece il concerto sarà dirottato al solito Auditorium Officina delle Arti dove l’orchestra riuscirà a sistemarsi, magari un po’ stipata, e supplire all’indisponibilità del teatro principale.
E chissà se si farà in tempo per lo spettacolo di Ascanio Celestini, programmato per il 24 aprile. La vedo molto dura perchè i lavori dovrebbero durare appena tre mesi, compreso smontaggio e rimontaggio delle suppellettili e relative pulizie. Considerando la velocità con cui si procede di solito in questi casi ci vorrebbe un miracolo.
Direi, quindi, che siamo di fronte all’ennesima promessa non mantenuta, che si somma a quella del palazzetto (e a molte altre inserite nel programma elettorale). Di chi sarà la colpa ora? Dell’impresa? Del Commissario? Della passata amministrazione? O magari mia, che impegno troppo qualche amministratore sui social network e gli impedisco di concentrarsi nell’amministrare?

Luca Craia


martedì 18 novembre 2014

La convenzione con la CGIL fa discutere e Montegranaro diventa Canosa.



Estremamente interessante, sotto molti aspetti, la discussione scaturita nella giornata di ieri sulla pagina Facebook del Comune di Montegranaro circa la convenzione tra lo stesso Comune e il Caf CGIL per la fornitura gratuita ai cittadini di servizi sociali per conto del Comune di Montegranaro. In realtà è da tempo che la questione è sul tavolo ma ieri abbiamo potuto leggere la delibera e ne è scaturito un vivace dibattito tra me, Endrio Pavoni del Movimento 5 Stelle ed Ennio Reschini di Guardiamo Avanti, dibattito a cui si è aggiunto stamattina il candidato sindaco del Movimento Guardiamo Avanti, Giovanni Mariani.
Il Comune ha pensato di fornire tramite il Caf CGIL alcuni servizi sociali finora gestiti direttamente dagli uffici comunali. Per farlo ha stipulato un’apposita convenzione col patronato del Sindacato che storicamente fa riferimento al PD a seguito di un bando pubblicato sull’Albo Pretorio e sul sito istituzionale dell’ente. Nulla da eccepire da un punto di vista legale e procedurale se non il fatto che, a quanto dichiarato da Reschini e, in seguito, dallo stesso Mariani, che è direttore provinciale dell’Epas, altro sindacato che ha uno sportello caf proprio a Montegranaro, lo stesso servizio era stato proposto più volte al Comune dall’Epas stessa per mano di Mariani con la differenza che la proposta in questione non era onerosa per il Comune, mentre l’accordo con la CGIL prevede un costo per singola pratica di € 2.50.
La domanda che ho posto e alla quale non ho avuto risposta è questa: è vero quanto afferma Reschini e, in seguito, Mariani, ossia che c’è stata questa proposta non onerosa per il Comune che non è stata presa in considerazione? La risposta, come dicevo, non c’è stata ma è singolare che, dalla pagina del Comune, si possa leggere la convenzione stipulata per i servizi bonus gas ed energia nella quale si trova un refuso ricorrente, ossia che il Comune stipulante era quello di Canosa di Puglia e non di Montegranaro. Curioso quanto afferma Mariani e cioè che si tratta della copia di un accordo redatto proprio dal comune di Canosa di Puglia e il locale patronato Epas.
Altra domanda senza risposta: quanti Caf ci sono a Montegranaro? Siamo sicuri che siano stati informati opportunamente del bando? Mariani dice che il suo non è stato in alcun modo informato. Perché, vedete, la questione in realtà è questa: al di là della legalità dell’iter che sembra inoppugnabile, resta la valutazione sul modus operandi politico. Non mi sembra che ci siano migliaia di sindacati che operano come caf o patronato a Montegranaro: sono pochini, si contano su una mano o poco più. Non sarebbe stato giusto e opportuno avvisarli tutti direttamente rendendo pubblico il bando e ottenendo un beneficio per il Comune e la collettività nell’abbattimento dei costi (che sarebbero potuti anche arrivare a 0, a quanto pare)? Invece, con la sola pubblicazione sull’Albo Pretorio e sul sito, dove certo ognuno può leggere ma non tutti vanno a leggere assiduamente, si è ottenuto che l’unico partecipante al bando sia stato proprio il Caf della CGIL. Strano? Un po’…

Luca Craia