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sabato 30 aprile 2016

E Sel saluta e se ne va



Una seduta del Consiglio Comunale piuttosto noiosa, quella di ieri sera, come del resto era lecito aspettarsi trattandosi prevalentemente di una discussione sui numeri. Però poteva andare peggio e qualche elemento di interesse c’è stato, a cominciare da Gianni Basso che ha giustamente avuto da recriminare sulla sorte delle sue amate fontane. 
Lo abbiamo anche detto ripetutamente da queste pagine: le fontane sono state tutte abbandonate e, consentitemi, è una cosa davvero squallida quanto frequente. È il guai ai vinti moderno: quando cambia l’amministrazione comunale tutto quello che ha fatto la precedente va buttato via, anche se è costato caro, anche se lasciarlo marcire rende un pessimo servizio alla città.
E a proposito di fontane è stata molto interessante l’uscita del Sindaco che ha dichiarato al microfono che il motivo per il quale è stato rimosso il famoso “monumento alle palle che girano”, ossia la fontana che era al centro dei vecchi giardini di viale Gramsci e misteriosamente scomparsa, è che pesava troppo e causava la frana. Quindi, considerando che la palla avrà pesato cinque o sei quintali (vado a occhio), se in quel punto fanno capannello setto o otto persone di media corporatura si rischia di far crollare tutti i giardini nuovi, per cui occhio.E comunque, visto quanto era costata, la si poteva mettere da un'altra parte.
Il dato politico più rilevante, però, è l’ufficializzazione dell’uscita dalla maggioranza da parte del gruppo di Sel. Si sapeva, nei fatti era già accaduto, ma mancava che fosse dichiarato. La dichiarazione c’è stata e, quindi, la maggioranza di governo perde un pezzo importante. La motivazione la sappiamo ma è grave: Sel accusa l’Amministrazione Mancini di aver instaurato un governo oligarchico, dove le decisioni vengono prese a porte chiuse da poche persone. Non è un’accusa da poco nei confronti di uno schieramento che, in campagna elettorale, aveva sbandierato collegialità, partecipazione e trasparenza. Su questo fronte registriamo l’intervento, politicamente non richiesto e non dovuto, di Roberto Basso che ha sentenziato quanto sia liberatorio per la maggioranza il fatto che Sel la lasci. Contento lui…

Luca Craia

venerdì 5 febbraio 2016

Che fine ha fatto la palla?



A me non è mai piaciuto e lo chiamavo “il monumento alle palle che girano”, e credo che, come a me, non piacesse a molti. Ma ormai c’era ed era costato pure un bel po’. Per cui ora mi chiedo che fine abbia fatto la palla rotante con annessa fontana che girava su se stessa in mezzo ai giardini di viale Gramsci. È stata rimossa dopo che la terra ha iniziato a muoversi e da allora ne abbiamo perse le tracce. Pensavo che, finiti i lavori, sarebbe stata rimessa al suo posto o, magari, da qualche altra parte. Invece è sparita.
Posso capire che alla nuova amministrazione non sia piaciuta ma non mi pare una buona ragione per buttare via qualcosa che, comunque, è recente, funzionante e, soprattutto, è costato alla collettività dei bei soldini. Così come non capisco perché tutte le fontane di Montegranaro siano in disuso, a partire da quella grande della rotatoria della circonvallazione per finire con quelle di viale Gramsci trasformate in fioriere. Non credo sia cosa saggia che una nuova amministrazione debba buttare via tutto quello che è stato fatto in precedenza.

Luca Craia

lunedì 21 settembre 2015

Montegranaro riparte senza fontane



Breve reportage fotografico, inviatomi da un amico, che evidenzia come all’Amministrazione Mancini non piacciano le fontane, quelle fontane che tanto amava il nostro plurisindaco Gianni Basso tanto da spenderci diversi milioncini di lire prima (800.000.000 per quella della rotatoria della circonvallazione) e di eurucci poi. Quelle stesse fontane oggi sono tutte in disuso, alcune sono state distrutte, altre sparite.

La fontana della rotatoria della circonvallazione è chiusa da mesi.
La fontana del belvedere di largo Conti è semidistrutta e da un’immagine orribile di Montegranaro in pieno centro.

La fontana con la palla che gira, monumento ai giramenti di palle dei Montegranaresi, è scomparsa (70.000 Euro di spesa solo sei anni fa).

Le fontane dei giardini di viale Gramsci sono rotolate a valle con la frana.

La fondata della rotatoria di viale Gramsci è chiusa da mesi.
La fontana di piazza Giordano Bruno è diventata un marciapiede.
La fontana della rotatoria di piazza Giordano Bruno è scomparsa.
La fontana della rotatoria dell’incrocio per il Villaggio della Salute, detto anche ospedale, è sparita.
La fontana del Villaggio dello Sport, anche detto campo sportivo, è chiusa da mesi.
La fontana dell’Arena Estate, detta anche La Croce, è chiusa da mesi.
La fontana di piazzale San Liborio è chiusa da mesi e, ciononostante, allaga la casa del vicino.

In tutta Montegranaro non c’è più una fontana che zampilli acqua, con tutto quello che ci sono costate. Che ne penserà il nostro plurisindaco, molto amichevole con l’Amministrazione Mancini tanto da corrervi in soccorso ogni volta si renda necessario, di questo scempio del suo operato? Che ne penseranno i cittadini di questo enorme spreco di opere pagate profumatamente e lasciate all’oblio e al degrado?

Luca Craia