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martedì 2 febbraio 2016

A Montegranaro gli incarichi esterni diventano assunzioni?



Mi domandavo: l’architetto Alessandrini (non l’ingegnere, l’architetto), incaricato di dipanare la matassa della Calepio Scavi, è ancora in forze al Comune di Montegranaro? Pare di sì. E questo nonostante la questione Calepio ce la diano come risolta. Pare anche che, con la partenza dell’altro Alessandrini, Fabio, quello assunto dal Comune di Montegranaro ma che ha pensato bene di andarsene altrove, chissà perché, ci sia la forte possibilità che l’Alessandrini architetto (Roberto) rimanga per rimpiazzarlo.
E a questo punto non capisco più: le assunzioni non si possono fare per la legge di stabilità, e va bene. Ma queste non sono assunzioni? Non è che tutta questa tiritera ci costerà di più che assumere un architetto o un ingegnere in pianta stabile.
E poi, cosa più importante: i concorsi non servono per dare equità alle assunzioni? Con questo tipo di incarico la cosa diventa completamente discrezionale. Ferma restando la capacità professionale del nostro architetto (mi dicono sia molto bravo e non lo metto in dubbio), quali sono i criteri per i quali occupa un posto nel Comune di Montegranaro, per il quale sarebbe più equo e giusto assumere tramite concorso? Insomma: perché l’architetto Alessandrini e non un altro?

Luca Craia

sabato 16 gennaio 2016

Alessandrini se ne va e non se ne va


L'ingegner Alessandrini durante un sopralluogo al piano primo del Municipio effettuato con Arkeo tre anni fa.

Può un paese di 13.000 anime, industrializzato e con problematiche pesanti come quelle di una città più grande, rimanere senza responsabile dei lavori pubblici all’ufficio tecnico? No. Quindi, dal momento che l’Ingegnere Fabio Alessandrini si è fatto trasferire presso il Comune di Porto Sant’Elpidio (chissà perché), Montegranaro ha un bel problema. Come lo risolviamo? Con l’istituto del comando. In sostanza si obbliga il dipendente a prestare servizio part time presso l’ente. Quindi Fabio Alessandrini, con delibera della Giunta Municipale numero 4 dell’11 gennaio 2016, è obbligato a prestare servizio, oltre che a Porto Sant’Elpidio, anche a Montegranaro per 18 ore complessive, applicate in due giornate di servizio presso il nostro Comune previste al martedì e al giovedì. Montegranaro avrà, fino al 31 marzo (non per un paio di settimane, per tre mesi), uno dei ruoli chiave dell’Ufficio Tecnico espletato due giorni alla settimana. Progrediamo.

Luca Craia

mercoledì 14 maggio 2014

Arkeo in sopralluogo al Teatro Novelli



Stamattina, insieme all’ingegner Fabio Alessandrini, capo dell’Ufficio Tecnico comunale e alla dottoressa Letizia Vallesi, redattrice del nostro progetto di recupero del teatro Novelli, su incarico del commissario prefettizio dott. Ianieri abbiamo effettuato un sopralluogo al piano primo del Palazzo Comunale di Montegranaro per verificare lo stato del teatro Novelli e dell’intero piano al fine di studiare future soluzioni.
La situazione che abbiamo trovato è a dir poco allarmante. La volta in camorcanna del teatro, deliziosamente decorata a tempera, risulta fortemente danneggiata da infiltrazioni di acqua piovana dovute alla fatiscenza del tetto sovrastante. È preoccupante sia lo stato dei dipinti che quello della volta che potrebbe avere, in un tempo presumibilmente breve, danni strutturali irreparabili.
Altrettanto preoccupante la situazione igienica: all’interno dell’edificio dimorano numerosi piccioni, il suolo è lastricato di guano e numerose carcasse di animali morti giacciono a terra. L’odore è insopportabile.
È evidente la necessità di intervenire con la massima urgenza. Ovviamente il primo passo dovrà essere diretto verso l’igienizzazione dei locali, chiudendo l’accesso ai volatili e allontanando quelli presenti, per poi pulire e sanificare il tutto. Molto più complicato il recupero strutturale del tetto e del piano dell’edificio: sono numerose e copiose le infiltrazioni d’acqua, il tetto risulta imbarcato e questo solo per quanto riguarda la messa in sicurezza. Il recupero interno, poi, considerando impianti e suppellettili, sarà comunque pesantissimo. Occorre quindi muoversi con estrema sollecitudine per intercettare fondi utilizzabili per questo scopo, e la presenza del teatro può agevolare la ricerca di risorse, a patto che ci metta in azione immediatamente, sia per la ricerca dei fondi sia per scongiurare il verificarsi di nuovi ulteriori gravi danni.

Luca Craia