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mercoledì 25 gennaio 2017

Tocco di Casauria: l’Enel attacca la corrente ma si brucia tutto



Dopo giorni e giorni senza elettricità a causa delle vetuste linee elettriche italiane, indegne anche di un paese del terzo mondo, nonostante i lauti compensi elargiti ai vari Presidenti, Direttori e Amministratori Delegati, il Comune di Tocco di Casauria, in provincia di Pescara, ha visto tornare la corrente. Tutti pronti a tirare un sospiro di sollievo ma… tac! Tutti di nuovo al buio. Pare che il voltaggio erogato fosse un tantino troppo alto e si è bruciato tutto. L’Enel, almeno, è coerente nella sua inefficienza.
                                      
Luca Craia

mercoledì 18 gennaio 2017

Neve e pericolo valanghe. Emergenza su emergenza: il disperato appello del Sindaco di Ussita.



Marco Rinaldi, Sindaco di Ussita
C’è oltre un metro di neve nell’area del Monte Bove. Ci sono centinaia di capi di bestiame che non hanno più una stalla e muoiono di freddo. Ci sono i loro allevatori, che necessitano di approvvigionamenti e che sono tagliati fuori dalle zone “vive” (per usare un eufemismo) dalla copiosa nevicata. Già arrivare fino a Visso e poi Ussita è complicato: la strada è percorribile ma sporchissima e pericolosa. Le vie interne, che collegano i centri alle frazioni, sono bloccate.
Il Sindaco di Ussita, Marco Rinaldi, è disperato: non ha i mezzi per raggiungere le frazioni di Vallestretta e Casali, in particolare Casali. Ha chiesto l’intervento dell’Esercito ma, al momento, entrambe le zone sono sostanzialmente isolate ed è impossibile raggiungerle. A questo va aggiunto il pericolo valanghe. Un dispaccio della Protezione Civile allerta su un forte rischio valanghe sul Monte Rotondo e sui rilievi circostanti, cosa estremamente preoccupante in quanto l’eventuale valanga rischia di precipitare sugli allevatori e le stalle di Vallestretta. Una situazione surreale.
Le scosse di stamane si sono sentite forte ma non è possibile se vi siano stati ulteriori danni alle strutture del centro di Ussita e di Visso in quanto tutto è nascosto dal manto nevoso. Suona amaramente ironica la battura di Rinaldi quando dice che danni alle persone non ci sono stati perché le persone non ci sono.
Una zona abbandonata dallo Stato e dalla Regione. Ci sono decine di persone che lavorano e cercano di mantenere vivo quel territorio dimenticato dalle Istituzioni, e non si riesce nemmeno a tenere percorribili le strade. Sono gravissime le responsabilità che il mondo politico italiano e regionale si sta caricando sulle spalle. Sono responsabilità che parlano di morti di animali e di potenziali gravissimi pericoli per l’incolumità delle persone.
                                      
Luca Craia

Voragini sull’asfalto. Urge intervenire



Passata, si spera, l’emergenza neve, ora le amministrazioni pubbliche, Comuni, Province, Anas eccetera, dovranno fare i conti con i danni arrecati alle strade dalla neve e dal gelo. Chi sta viaggiando in questi giorni di disgelo avrà senz’altro notato che, sotto la coltre di neve che si sta sciogliendo, ci sono delle sgradite sorprese: enormi buche in cui mettere le ruote può essere davvero pericoloso.
Queste fessurazioni dell’asfalto sono dovute all’azione del ghiaccio. L’acqua, sia essa in forma di brina, pioggia o neve, penetra nelle microcrepe della pavimentazione stradale e, ghiacciando, aumenta di volume. Così facendo sgretola il conglomerato fino a creare questi insidiosi inconvenienti. L’asfalto più vecchio è ovviamente più soggetto a questo fenomeno ma nemmeno quello appena fatto ne è esente.
E, in questi giorni, a causa della breve ma intensa precipitazione nevosa, di queste buche se ne sono aperte tantissime. Sono profonde e finirci dentro è micidiale per le due ruote e pericoloso per le quattro. Dovrà essere, quindi, una priorità per i gestori delle strade metterle in sicurezza nel più breve tempo possibile per scongiurare pericoli per l’utenza.
                                      
Luca Craia