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domenica 30 ottobre 2016

Chiuse chiese, uffici e municipio. Grave la situazione a Montegranaro.



È stato fortissimo il sisma di questa domenica mattina e ha avuto conseguenze pesanti sul patrimonio immobiliare di Montegranaro. Sono molti i cittadini che lamentano danni più o meno gravi alle loro abitazioni ma soprattutto è allarmante la situazione degli edifici pubblici: il Municipio è stato chiuso in via precauzionale, così come l’ufficio della Polizia Locale, trasferito nella sede della Protezione Civile (sotto la scuola di Santa Maria). Pare che l’ufficio del Sindaco sia stato lesionato, con la caduta di parte dell’intonaco della volta, e si parla di trasferire gli uffici altrove e chiudere definitivamente il palazzo.
Chiuse anche le due chiese del centro storico attive in questo periodo: San Francesco, la cui porta è rimasta serrata a scopo precauzionale, e San Serafino, in cui si è verificata la caduta di frammenti di intonaco proprio durante la messa mattutina (ma qui erano già evidenti le lesioni dovute al sisma di agosto).Di SS.Filippo e Giacomo, restaurata recentemente, non abbiamo ancora notizie ma la chiesa in inverno è comunque chiusa.
È pensabile che, nei prossimi giorni, si dovrà ripartire con la procedura di verifica dello stato degli edifici privati ma c’è da augurarsi che stavolta si proceda anche al controllo degli edifici fatiscenti i cui proprietari o sono irreperibili o non se ne interessano più. La situazione sta diventando davvero preoccupante anche perché, perdurando la frequenza e l’intensità con cui questi eventi, che normalmente sono molto più sporadici, si stanno susseguendo, ponendo in dubbio la sicurezza di tutto il paese. E ricordiamo che fra due giorni riaprono le scuole, quelle scuole che sicure non sono e lo sappiamo bene.

Luca Craia

sabato 27 agosto 2016

Lesioni su Palazzo Francescani. E il Municipio come sta?



Non tutti lo avranno notato, ma passando per piazza Mazzini e alzando la testa appena varcata la soglia del salotto cittadino, si nota che la parete esterna sinistra di palazzo Francescani presenta due grosse crepe slabbrate che, se prima c’erano, ora sono decisamente più marcate. La vista appare piuttosto preoccupante e probabilmente lo è, visto che pare che stamane tecnici del Comune fossero in piazza proprio ad osservare quello scorcio. Quell’ala del palazzo non è utilizzata: vi sono degli spazi che erano privati e che sono stati recentemente acquisiti dal Comune ma che non sono accessibili dalla scala del palazzo. Esattamente non si sa come entrarci.
Pare anche che parte dell’ex convento francescano sia stata dichiarata inagibile: si tratta della porzione dove, per capirsi, ci sono i bagni del piano dove risiede la sala consiliare. Sembra che le volte imperiali che fanno da soffitto a quella parte dell’edificio siano state lesionate, il che aggraverebbe un quadro già di per sé non certo tranquillizzante.
E il municipio? Le poche notizie circolate in questi giorni parlano di sopralluoghi che non hanno dato esiti particolarmente preoccupanti ma, avendo visto con i miei occhi lo stato del primo piano del palazzo comunale un paio di anni fa, so che la situazione, prima del terremoto, non era affatto bella. Non credo che il sisma abbia fatto bene alle già provate strutture del vecchio edificio, specie al povero teatro Novelli la cui volta in camorcanna era già molto mal messa allora.
Quindi probabilmente Montegranaro ha subito danni dal sisma. Certamente non gravi come nelle zone più prossime all’epicentro, ma comunque danni ce ne sono. Pare, oltretutto, che si susseguono le segnalazioni di privati per poter almeno verificare lo stato delle proprie abitazioni e sembra che il Comune abbia predisposto un apposito modulo per effettuare queste segnalazioni (se interessati, chiedete in Comune, sull’amato Facebook non c’è traccia di queste cose).
Il punto è questo: se continuiamo a negare, in maniera oltretutto inspiegabile, che abbiamo subito danni, rischiamo di non prendere un centesimo di eventuali fondi per restauri e ristrutturazioni. Certamente la precedenza sia data a chi ha più bisogno, ma se ce ne fosse anche per noi e ne avessimo necessità e diritto, non è dormendo o negando i fatti che otterremmo qualcosa.

Luca Craia

giovedì 3 marzo 2016

Atti vandalici contro la corriera. I ragazzi portati a scuola tra l’immondizia.



In un colpo solo a Montegranaro si sono compiuti due atti di grande gravità. Nella notte tra il primo e il 2 marzo, due autobus della STEAT parcheggiati a Montegranaro, nei pressi della chiesa di Santa Maria, e destinati alle tratte scolastiche del mattino dopo sono stati seriamente danneggiati da ignoti. In uno dei due mezzi sono state spaccate le vetrate laterali mentre l’altro è stato aperto e gli interni cosparsi di immondizia. Infine, con un estintore presumibilmente in dotazione agli autobus stessi, i sedili sono stati spruzzati con la polvere ignifuga rendendoli inutilizzabili.
È l’ennesimo segnale di un paese, Montegranaro, che sta scivolando sempre più verso una situazione di ordine pubblico ingestibile. Non sappiamo e, forse, mai sapremo chi siano gli autori di questo gesto inqualificabile che, più di tutto, lede la dignità dei Montegranaresi. Quello che, però, è evidente – e lo testimoniano le cronache – è che, nonostante telecamere e rassicurazioni da parte della politica, la situazione pare sempre più fuori controllo. Servono pattugliamenti, serve una maggior presenza delle forze dell’ordine, serve che Montegranaro venga inclusa nelle zone più a rischio e controllata maggiormente.
Ma c’è un altro sviluppo negativo in questa vicenda ed è il comportamento della società di autotrasporti proprietaria dei mezzi danneggiati: con la motivazione che non ci sarebbe stato tempo per chiamare altri autobus da Fermo, visto che i danni sono stati scoperti alle 6,45, quindi al momento della partenza, uno dei due mezzi è stato fatto viaggiare nonostante fosse ingombro di sporcizia e materiale potenzialmente tossico. Quindi i nostri ragazzi sono andati a scuola in mezzo a sporcizia e polvere, ammassati lungo il corridoio del mezzo perché non era possibile sedersi sui sedili impolverati dall’estintore, con la bocca coperta da fazzoletti per il cattivo odore. Per questo non esiste giustificazione.

Luca Craia