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giovedì 26 marzo 2015

Perché la cacca di piccione non è bella



Che il guano di piccione sia esteticamente deleterio non c’è nemmeno bisogno di dirlo, lo vediamo da soli. Che sia potenziale causa di problemi sanitari anche seri lo dicono gli studi. Ma voi lo sapete che la cacca di piccione fa male alle ossa?
La Curia Arcivescovile di Fermo ha dato incarico ad alcuni professionisti di catalogare i beni culturali posseduti in tutta la diocesi. Ieri il team che si occupa di questo compito si è recato a Montegranaro ed è stato accompagnato dai volontari di Arkeo per le varie chiese cittadine coadiuvandone il lavoro. Ricordiamo che ieri è piovuto parecchio e le strade erano bagnate. Tutto è andato bene finché non giungiamo alla chiesa di San Pietro Apostolo.
Ultimamente sul tetto del tempio e su quello delle case limitrofe si è creata una cospicua colonia di piccioni (anche perchè sembra ci sia qualcuno che li nutra) e la strada è perennemente imbrattata dal guano. Ovviamente nessuno pulisce. Ieri la pioggia ha aggravato la situazione. Mentre normalmente l’acqua battente scioglie e porta via buona parte del guano, in quel posto ve ne è talmente tanto che la pioggia non è riuscita a lavarlo via. In compenso lo ha ammorbidito rendendo il lastricato estremamente scivoloso. Scivoloso al punto che una dei membri del gruppo di lavoro è scivolata rischiando di finire rovinosamente a terra. È andata bene, si è aggrappata a una nostra volontaria ed è riuscita a non cadere in mezzo al guano.
Abbiamo così la prova che la cacca di piccione può nuocere gravemente all’apparato muscolo-scheletrico.

Luca Craia

venerdì 13 febbraio 2015

Turismo. Il Comune che fa?



A proposito della proposta de Il Labirinto di adottare le fonti antiche di Montegranaro, oggi sul Corriere Adriatico il giornalista Marco Pagliariccio si domanda: “il comune cosa fa?”. Sarebbe interessante sentire la risposta degli interessati, ma una risposta nei fatti già l’abbiamo. Sta nei fatti il concetto che questa amministrazione comunale ha del turismo e dei beni storici e culturali. La leggiamo anch’essa nel giornale di oggi, dal quale apprendiamo che il Comune sarà presente al BIT di Milano con uno spazio all’interno del padiglione delle Marche. Bene, ottima iniziativa. Cosa offre il comune di Montegranaro? Lo sappiamo dalla brossure che è stata predisposta con il tour operator E-Week col quale si collabora per promuovere il turismo nostrano (tra l’altro senza che vi sia stato alcun bando, mi pare di capire): “visite guidate di laboratori artigianali” e giù a raccontare la storia della nostra produzione industriale. Ottimo, ma ci sono solo le scarpe a Montegranaro? No, nella brossure si parla anche di affreschi e centro storico, ma molto marginalmente. Inoltre voglio vedere quale centro storico verrà mostrato ai turisti considerando che per ¾ è impresentabile.
Un Comune che non ha in mente un centesimo per valorizzare, restaurare, rendere fruibile il proprio patrimonio culturale (centro storico a pezzi, teatro Novelli che crolla, Torrione che crolla, grotte sconosciute, tele dei Ricci mangiate dai tarli, fonti scomparse, case di terra non pervenute, cartellonistica inesistente, ecc…) andando al BIT con questi presupposti spreca solo soldi.
Arkeo opera nel settore turistico, con le difficoltà evidenti che ci sono a Montegranaro, da anni con risultati riguardevoli. Diciamo che abbiamo una nostra esperienza e una nostra conoscenza del settore. L’abbiamo messa a disposizione dell’amministrazione comunale sin dai primissimi giorni ma non veniamo mai consultati, nemmeno in questa occasione. Il Comune non ha nemmeno l’umiltà di confrontarsi con le realtà operanti da anni e che già portano risultati, semmai preferisce inserirsi di prepotenza sulle stesse iniziative approfittando del lavoro svolto dagli altri. Ma continua a considerare Montegranaro come terra di scarpe e non come un paese che possiede un notevole patrimonio culturale da valorizzare e fruttare turisticamente. Ovviamente insieme alle scarpe. Solo che per valorizzare i beni culturali bisogna investire e non mi pare aria. E per collaborare con associazioni come la nostra bisogna lasciare da parte i giochini politici che si sono fatti fino ad oggi riguardo all’associazionismo. E anche qui non mi pare aria.

Luca Craia

venerdì 30 gennaio 2015

Sono operativi i nuovi volontari di Arkeo



Si sono riuniti ieri sera (nonostante numerose assenze dovute a mali di stagione), presso la sede di Arkeo, i nuovi volontari accompagnatori dei beni culturali montegranaresi. La riunione, strettamente operativa, è servita per stabilire la turnazione del primo semestre del 2015, che vedrà impegnati i volontari nelle aperture mensili di Sant'Ugo e nelle aperture straordinarie che si decideranno di volta in volta, compresa la consueta apertura per Veregra Street nonchè per servizi di accompagnamento dei turisti nel territorio. Al gruppo che ha partecipato al seminario tenuto da Sabina Salusti si sono aggiunti nuovi volontari (per i quali si predisporrà un corso apposito) portando il numero complessivo delle unità disponibili a venti volontari.
È davvero una gioia vedere che ci sono tante persone appassionate delle cose belle di cui il nostro paese dispone e disposte a impegnarsi e sacrificare parte del proprio tempo libero perché queste vengano valorizzate. Il gruppo rimane aperto a chiunque voglia aggiungersi in qualsiasi momento perché più siamo più servizi possiamo fornire. Grazie a tutti i nuovi arrivati e buon lavoro.

Luca Craia

venerdì 9 gennaio 2015

Sabato 17 il seminario per gli aspiranti accompagnatori volontari



Abbiamo già un cospicuo numero di partecipanti ma le porte sono ancora aperte a chi vorrà rendersi disponibile e dedicare un po’ del proprio tempo per far conoscere e apprezzare la parte più bella di Montegranaro. Intanto, però, fissiamo la data del corso: sabato 17 gennaio, alle ore 16.00, presso la Cripta di Sant’Ugo. Si tratterà di un seminario breve (circa un’ora) in cui verranno fornite le informazioni fondamentali per assistere i visitatori e le guide turistiche che verranno a Montegranaro. I nuovi volontari verranno successivamente messi in turno (concordando con loro le date) insieme agli “anziani” in modo di poter continuare ad apprendere.
Ribadiamo che non formiamo guide turistiche e che il ruolo dei nostri volontari, che operano esclusivamente in forma gratuita, è di fornire aiuto ai visitatori e alle guide. La partecipazione al corso è gratuita, non vincola in alcun modo, non viene richiesto il tesseramento con Arkeo che, comunque, rimane il riferimento per i volontari. Consigliamo di portare con sé l’occorrente per prendere appunti.
Per info contattate Arkeo:
e-mail: arkeomontegranaro@gmail.com
telefono: 342.5324172
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Luca Craia

martedì 8 luglio 2014

La riposizione del Crocifisso di Sant’Ugo



Quando ritrovai, ormai anni fa, il crocifisso processionale di Sant’Ugo nella cantoria della chiesa di Santa Maria, dimenticato, sporco, coperto da ragnatele, mi resi subito conto di essere di fronte ad un’opera straordinaria. Ora che l’abbiamo restaurato sappiamo che è qualcosa di magnifico. È una scultura lignea del XVI secolo, eseguita magistralmente, di grande e struggente plasticità, policroma (ora lo sappiamo, prima del restauro potevamo solo supporlo) e sostenuta da una croce, sempre in legno, decorata a pastiglia d’oro sia nella parte anteriore che posteriore. Quest’ultima è talmente bella (anche questo, prima del restauro, non lo sapevamo) che siamo stati costretti a far costruire un apposito piedistallo in modo che la si possa ammirare. Il Crocifisso, quindi, non tornerà contro la parete presso la quale eravamo abituati a vederlo ma verrà posto centrale, in modo che possa essere ammirato in ogni sua parte.
Un restauro effettuato da Arkeo con sacrificio, investendo più di quello che le nostra povere casse permetterebbero ma facendo fede sulla buona volontà e disposizione del restauratore Marco Salusti. Un restauro dettato dal nostro autentico amore per questa opera, per Sant’Ugo e per la nostra città. Sono gli stessi principi che, lo scorso anno, ci hanno portati a quel felice accordo con i Lions che ha consentito la realizzazione del nuovo impianto di illuminazione della cripta, finanziato in parte dai Lions stessi e in parte dalla nostra associazione.
Il denaro che investiamo in queste opere proviene dal tesseramento, da libere sottoscrizioni dei soci, ma soprattutto dalle offerte che i visitatori lasciano quando li accompagniamo a scoprire Montegranaro e le sue bellezze, in particolare Sant’Ugo. Ecco quindi che la passione che mettiamo nel promuovere la nostra città turisticamente diventa anche fonte di finanziamento per opere come questa, che recuperano, un po’ alla volta, il nostro patrimonio culturale.
Siamo stati i primi a voler promuovere il turismo a Montegranaro. Lo abbiamo fatto per anni, a volte non capiti, a volte derisi, e ora che si vedono i risultati del nostro impegno non possiamo nascondere la nostra soddisfazione perché questo sta dando frutti in diversi ambiti: i turisti vengono, accompagniamo gente costantemente. Questo ci aiuta a finanziare opere come questo restauro. Noi crediamo molto in quello che stiamo facendo e siamo fieri e orgogliosi di quello che abbiamo fin’ora fatto, tra mille avversità, difficoltà, ostacoli che continuano ad esserci, anzi, crescono proporzionalmente a quanto cresce l’importanza di quello che facciamo. Perché quello che facciamo è importante e lo diciamo senza falsa modestia. Montegranaro sta diventando conosciuta in Italia e nel mondo non più soltanto per scarpe e pallacanestro ma anche per le sue bellezze artistiche. E questo è grazie a noi che siamo stati i primi e siamo ancora gli unici a scommetterci.
Grazie a chi ci sostiene, grazie a chi ci aiuta, grazie ai nostri volontari, grazie a coloro che ci aiuteranno a portare avanti il nostro progetto di promozione del nostro territorio. Siete tutti invitati all’inaugurazione del Crocifisso restaurato, che avverrà sabato 19 luglio alle ore 21.30 presso Sant’Ugo. Il restauratore Marco Salusti ci illustrerà l’opera, don Umberto la benedirà e finalmente ne potremo godere tutti insieme.

Luca Craia