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venerdì 23 settembre 2016

L’Anffas all’ospedale vecchio. Una buona notizia. Ora toccherebbe all’Ente Presepe.



Da residente nel centro storico e da cittadino che da decenni si batte per il suo recupero e valorizzazione non posso che accogliere con grande favore l’apertura di una sede ANFFAS all’interno del convento agostiniano, meglio conosciuto come Ospedale Vecchio. È una buona notizia che va, finalmente, nella giusta direzione, quella di far vivere il paese antico con iniziative durature e con attività che portino la gente nel centro storico, a scoprirlo, a ridargli linfa vitale.
L’idea di fare dell’antico palazzo un polo culturale e associativo è ottima e va percorsa con decisione. Purtroppo fino a oggi non è stata questa la strada che, invece, ha visto creare nello stabile, che riveste un ruolo urbanistico fondamentale all’interno del centro storico, una sorta di ghetto per extracomunitari grazie a un regolamento per l’assegnazione delle case popolari sbagliato e iniquo. L’arrivo dell’onlus dà finalmente un segnale diverso che mi auguro non rimanga solo un segnale.
Il centro storico necessita di interventi come questo, che certamente non sono la soluzione ma solo parte di essa, ma che comunque vanno e possono essere attuati fin da subito. Già la presenza della Banda Omero Ruggieri, che ha anch’essa sede nell’Ospedale Vecchio da diversi mesi, è un fatto positivo al quale si aggiunge questo nuovo piccolo passo nella giusta direzione. Ovviamente tutto questo va supportato da politiche specifiche che, però, purtroppo ancora non si vedono.
C’è anche la richiesta dell’Ente Presepe, già ufficializzata lo scorso anno, di avere uno spazio all’interno dell’ex nosocomio; richiesta che, fino a oggi, ha ottenuto solo degli inspiegabili dinieghi verbali. C’è da augurarsi che l’apertura della sede dell’Anffas segni un cambio di direzione e che anche l’associazione che raccoglie la gran parte dei sodalizi culturali e non di Montegranaro possa avere la sua sede nell’Ospedale Vecchio, in modo che davvero si dia una connotazione culturale e associativa allo spzio.

Luca Craia

domenica 11 settembre 2016

Uniti per voi: la solidarietà unita di Montegranaro per i terremotati



Servono aiuti economici alle popolazioni colpite dal Sisma. Serve il sostegno necessario a ripartire, a riprendere il normale corso della vita, abitare in una casa che possa chiamarsi tale, far ripartire la propria attività economica o tornare al lavoro. Serve normalità. Per far questo è necessario che non cali il consueto silenzio, l’oblio mediatico che sempre distingue le sciagure italiane per le quali, appena accadono, scoppia il corri corri generale, la gara a chi porta più camion di vestiti e, dopo pochi mesi, le vittime dell’ira della natura (e della pochezza della politica italiana) rimangono da sole, a combattere con le intemperie e con quella normalità, appunto, che è così difficile da riconquistare.
A Montegranaro abbiamo capito che è necessario un intervento di solidarietà sul lungo periodo, perché quando i riflettori e le telecamere si spegneranno ci sarà ancora un grande bisogno di aiuto. Abbiamo scelto l’obiettivo di aiutare la città di Arquata e di farlo direttamente, sostenendone la ricostruzione tramite un rapporto diretto col Comune, senza tramiti e intermediari, senza far confluire il nostro sforzo solidale nel fiume di aiuti che tante volte qualche sospetto legittimamente desta.  
Montegranaro si è dimostrata unita nella solidarietà: un gran numero di associazioni – e le porte sono aperte anche a quelle che ancora non hanno aderito, un gran numero di commercianti, un gran numero di imprenditori, il sostegno, per ora morale e logistico ma si spera anche economico in futuro, del Comune, tutto questo per promuovere una serie di iniziative che raccolgano soldi, perché di soldi c’è bisogno.
La prima iniziativa è già andata, la bella festa in piazza di Festime sabato scorso, solo parzialmente rovinata dalla pioggia. Poi ci saranno i mercatini in piazza Mazzini il 24 settembre, la tombolata colle castagne, sempre in piazza, domenica 6 novembre, altra bella festa paesana a cui non mancare. Venerdì 24 novembre, al teatro La Perla, i Fior Oscuro, storica cover band dei Pink Floyd nota per essere considerata una delle migliori in Italia, terrà un grande concerto con ingresso a offerta. 
Poi ci sarà il Presepe Vivente i primi di gennaio, che sempre raccoglie fondi per beneficienza e quest’anno li inserirà nell’iniziativa comune, oltre a fornire l’organizzazione generale e il conto corrente su cui fare le donazioni. Perché, a parte partecipare alle tante iniziative già programmate e che si programmeranno, visto che il cartellone non è e mai sarà definitivo, si potrà contribuire tramite donazioni da effettuare sul conto corrente messo a disposizione dall’Ente Presepe con un bonifico bancario. Ecco le coordinate:
CASSA DI RISPARMIO DI FERMO – AGENZIA DI MONTEGRANARO
IBAN: IT35L0615069550CC0080080156
INTESTATO A ENTE PRESEPE MONTEGRANARO
CAUSALE: DONAZIONE UNITI PER VOI
È bello vedere un paese così individualista, dove ognuno si crea la propria associazione personale e, addirittura, la propria pagina sui social solo per mettersi in concorrenza con gli altri, trovare il cuore e la forza di mettere da parte il proprio apparire per una causa comune. Qui le associazioni, i commercianti, i privati cittadini che si stanno muovendo scompaiono e appare solo una grande comunità che si unisce per un nobile obiettivo. Questa è la Montegranaro che vorremmo vedere tutti i giorni.

Luca Craia

mercoledì 7 settembre 2016

Irene Fornaciari per San Serafino. Spese ridotte. Per i terremotati?



Sarà Irene Fornaciari la cantante del tradizionale concerto del Sabato sera per San Serafino. Non c’è la comunicazione ufficiale ma voci attendibili danno per certo l’ingaggio della figlia di Zucchero per l’evento clou della festa patronale montegranarese. Si tratta di una brava cantante, con una voce potente ma senza repertorio o quasi e, quindi, ci si augura che costi poco e che quello che si risparmia possa essere utilizzato bene. È anche un passo verso quello che in molti si aspettano, ossia l’ammodernamento della festa del Santo Patrono che ormai mostra evidenti segni di età, vuoi per l’anagrafica incontestabile di buona parte del comitato organizzatore, vuoi per una mancanza di nuove idee piuttosto evidente. Un piccolo passo perché, per rendere la festa più adatta ai tempi, le iniziative da prendere sono ben altre; ma prendiamolo come un segnale.
Pare che si stia anche valutando l’idea di limitare il costo dello spettacolo pirotecnico per destinare la somma risparmiata ai fondi a sostegno delle popolazioni terremotate. Sarebbe un bel gesto, soprattutto se andasse a unirsi allo sforzo organizzativo che le associazioni aderenti all’Ente Presepe stanno compiendo per organizzare eventi diretti alla raccolta di fondi per lo stesso scopo.
Limitare i costi di certi elementi della festa tradizionale sarebbe un bene a prescindere dall’emergenza di questo ultimo periodo, e lo abbiamo detto più volte in queste pagine. Si potrebbero risparmiare soldi per sanare l’incresciosa situazione della casa natale di San Serafino che versa in condizioni pietose e indegne per una cittadina che professa devozione al Santo che vi nacque. Intanto per quest’anno è giusto aiutare chi ha più bisogno, per gli anni a venire pensiamoci.
C’è ancora tempo per conoscere il programma definitivo della festa, ma questa credo sia una notizia da accogliere con un certo favore.

Luca Craia