sabato 7 settembre 2019

ANCORA PROBLEMI PER L'ATTIVITA' VENATORIA MARCHIGIANA.


Comunicato integrale

E' arrivato lo stop del Tar Marche alla preapertura della caccia per le giornate dell'8 e dell'11 settembre, prevista dalla delibera di giunta regionale di fine agosto.
Sono ben noti i problemi che le dissennate politiche regionali hanno prodotto in questi anni all'attività venatoria - sostengono i consiglieri del gruppo della Lega - e tornano a rimarcare l'inadeguatezza del governo regionale che, sulla caccia,  continua ad inciampare in deroghe e ricorsi dell'ultimo minuto.
Ci troviamo di fronte ad una giunta regionale che, nel tentativo di barcamenarsi tra cacciatori e associazioni ambientaliste e animaliste, riesce ad esasperare tutti.
Gli esponenti della Lega auspicano che il mondo venatorio, in occasione delle future tornate elettorali, sappia trarre le giuste conclusioni.

I consiglieri del gruppo della Lega Nord Marche
Sandro Zaffiri
Marzia Malaigia
Luigi Zura Puntaroni





venerdì 6 settembre 2019

Pronto Soccorso Fermo: il personale lamenta sovraffolamento e difficoltà.

Non va per niente bene al Pronto Soccorso di Fermo. Il sovraffollamento dei pazienti in attesa di valutazione e di quelli già valutati rallenta e rende complicato il lavoro e il servizio. Il personale in servizio presso l’unità dell’Ospedale Murri se ne lamenta da tempo. Non si riescono a garantire i livelli essenziali di assistenza, secondo gli infermieri, e questo produce aumento della mortalità, ritardi di valutazione, aumento dei tempi di degenza e aumento del rischio di errore.
Per il personale stesso non va meglio: si lavora non rispettando le linee guida di buona pratica clinica e aumenta lo stress, con il rischio di burn out sempre più forte. Questo rischia di intaccare anche il rapporto tra i degenti, i loro familiari e lo stesso personale, e rischiano di aumentare i casi di violenza.
È una situazione a dir poco preoccupante, quella che si verifica a Fermo, e dovrebbe far suonare l’allarme presso chi di dovere, in primis il Presidente Regionale, considerando che la sanità è competenza della Regione.

Luca Craia

giovedì 5 settembre 2019

Sutor, la squadra a misura di paese.


A me, che non sono tifoso o, meglio, sono un ex tifoso nostalgico, piace molto l’atteggiamento di questa Sutor rinata. Nella grinta, nella voglia di vincere, nel bell’agonismo che si vede negli occhi e nei gesti appassionati di questi ragazzi si legge anche una grande umiltà e consapevolezza, forse quella che è mancata in passato.
La Sutor attuale è una squadra a misura di paese, del nostro paese, un paese di 13.000 abitanti, un paese fatto di gente laboriosa, ingegnosa, capace, ma pur sempre un paese, non una grande città. Sto vedendo questo paese che torna a stringersi intorno alla squadra storica con un calore che va oltre il tifo: vedo affetto, senso di appartenenza, condivisione di una passione. E questo fa un gran bene a una comunità così sfilacciata, divisa su tutto, troppo spesso conflittuale anche nelle piccole cose.
Credo che questo collante mancasse da troppo tempo. Probabilmente abbiamo rincorso mete troppo lontane, e qualcuno sembra le stia ancora rincorrendo cavalcando sogni troppo dispendiosi e impegnativi per la nostra cittadina. Invece Montegranaro ha bisogno di motivi per sentirsi unita, per tornare comunità. Lo sport è un elemento di coesione importante, quando interpreta sentimenti positivi, quando si pone obiettivi comuni alla giusta altezza, quando osa ma non eccede. Io vedo tutto questo nella Sutor, e mi auguro che sia così in futuro, che Montegranaro abbia ritrovato la sua Sutor, quella che la domenica mattina riempiva il palasport storico di gente appassionata, quella che incarnava al meglio lo spirito di un paese forte, combattivo ma soprattutto concreto.
(Mi sono permesso di “rubare” una foto dalla pagina Facebook ufficiale della Sutor. Spero non me ne vogliano)

Luca Craia



mercoledì 4 settembre 2019

PD E 5 STELLE: INCIUCIO ANCHE IN SALSA MARCHiGIANA? ELENA LEONARDI (FRATELLI D'ITALIA): VI SVELO LE LORO POSSIBILI MOSSE PER NON FAR VINCERE IL CENTRODESTRA.

"L'ACCORDO POTREBBE PASSARE PER LA MODIFICA ALLA LEGGE ELETTORALE REGIONALE: POSSIBILE INTRODUZIONE DEL DOPPIO TURNO O INNALZAMENTO DELLA SOGLIA DEL PREMIO DI MAGGIORANZA"



Comunicato integrale

In riferimento alle esternazioni dei maggiori vertici grillini regionali che manifestano la volontà di un inciucio col PD anche nella Regione Marche interviene il capogruppo regionale Elena Leonardi di Fratelli d'Italia. E' stupefacente – esordisce la Leonardi – come le giravolte in politica possano realizzarsi senza imbarazzo pur di impedire che a vincere sia il centrodestra. I 5 stelle regionali difatti – prosegue la rappresentante del partito di Giorgia Meloni – in questi anni hanno attaccato continuamente il Pd ed il presidente Ceriscioli, anche con continue mozioni di sfiducia a lui o ai suoi assessori ed ora tutta quella sfiducia improvvisamente scompare lasciando il posto a dichiarazioni "di amorosi intenti". Le parole del capogruppo Gianni Maggi fanno ormai capire che non ci si deve più sorprendere di nulla: dopo questi anni di attacco al Pd, vedendo che il centro destra potrebbe governare le Marche, Maggi sta "per inciuciarci" per cambiare la legge elettorale regionale al fine di amministrare la nostra Regione assieme allo stesso Pd da sempre contestato.
"Il meccanismo lo spiego in poche parole" – continua Elena Leonardi -  avremo due possibili "fregature" sulla pelle dei marchigiani: l'introduzione del cosiddetto "Doppio Turno", che oltre a raddoppiare i costi per i cittadini perchè si andrebbe a votare due volte (alla faccia dei risparmi della politica che i pentastellati sbandierano), consentirebbe ai 5 Stelle di appoggiare, nel ballottaggio tra centrodestra e centrosinistra, proprio il Pd, mettendo in minoranza il centrodestra che anche nelle Marche ormai è maggioritario nella volontà dei nostri corregionali, Oppure più probabile è che si voglia alzare la soglia del premio di maggioranza così che nessuno possa raggiungerla e, non avendo nessuno il numero sufficiente di consiglieri, poi i 5 Stelle ed il Pd possano replicare nell'Aula del Consiglio Regionale quello che sta accadendo in queste ore al Governo e votare un presidente di regione diverso da quello che i marchigiani avrebbero voluto.
Le aperture del Movimento 5 Stelle accolte con un certo entusiasmo sia dal segretario del Pd Gostoli che dal sindaco di Pesaro Ricci, oltre che dallo stesso Ceriscioli, degne degli accordi da Prima Repubblica, ci parlano della paura del PD di perdere la guida delle Marche. Per loro diventa indispensabile cercare un alleato per mantenere il potere ed evitare che finalmente la Regione abbia un governo diverso.
Mi chiedo – conclude Leonardi – chi sconfesserà se stesso? Il Pd rinnegherà tutto ciò che ha fatto in questi anni o i 5 Stelle sosterranno le politiche sino ad oggi contestate?


martedì 3 settembre 2019

In questi giorni che precedono l’avvio dell’anno scolastico, i giornali invitano i propri lettori a fare compere per la scuola presso i centri commerciali, perché lì si risparmia. La foto che vedete l’ho scattata io presso un noto centro commerciale del Fermano/Maceratese. È un’offerta di quelle sparatissime, che trovate appena fate ingresso nel supermercato del centro commerciale. Secondo questa super offerta potete acquistare ben 5 penne Bic Cristal alla modica cifra di € 3.99, ossia 0.80 € a penna. In qualsiasi cartoleria, di quelle piccoline, quelle che vi fanno i servizi e che vi tolgono dai guai tanto spesso ma che, secondo i giornali e non solo, sono care, le penne Bic Cristal costano 0.50 €, ossia 30 centesimi meno. Non solo: in cartoleria non dovete comprarvi per forza cinque penne, ne comprate quante ve ne servono. Non solo: in cartoleria, incredibile ma vero, potete anche scegliervi il colore, non prenderveli tutti e quattro per forza. Infine: in cartoleria, se una penna non scrive, non ve la danno, perché prima ve la fanno provare, non è blisterata. Ma la cartoleria costa cara, al centro commerciale si risparmia. E gli asini volano. È la globalizzazione, baby… 

P.S.: per dovere di cronaca: il direttore dell’ipermercato in questione mi ha contattato e mi ha spiegato che il prezzo riportato nell’etichetta che vedete in foto era errato e che, grazie a questo post, ha potuto risolvere il problema stampando l’etichetta esatta. Il prezzo reale della confezione esposta è di € 1.99, ossia € 0.40 a penna, il che fornisce un risparmio di € 0.10 a penna rispetto al prezzo che normalmente si applica nei negozi tradizionali. In questo modo la differenza di prezzo si riduce e, considerando che l’offerta è blisterata con obbligo di acquisto di diversi colori, a scatola chiusa, alla fine dà un vantaggio economico tutto sommato esiguo se non nullo. In concetto espresso, quindi, non cambia: la convenienza della spesa presso il centro commerciale è un mito. Solo che, così facendo, si uccide il piccolo commercio, quello che fornisce tanti servizi che la g.d. non dà e non può dare, e si svuotano le città. Ma questa è la politica moderna. La globalizzazione, baby.

P.P.S.: questo stesso posta, pubblicato direttamente su Facebook, l'ho condiviso nel gruppo Fermo Social. Lo stesso direttore dell' ipermercato ha chiesto agli amministratori di rimuoverlo e la sua richiesta è stata accolta con grande rapidità. Ho chiesto spiegazioni a un amministratore che mi ha risposto che la rimozione è dovuta al fatto che questo post è inutile.

domenica 1 settembre 2019

La terra trema mentre Conte si accorge dei terremotati.

Se li era scordati, Conte, i terremotati. Se li era scordati Di Maio. Se li era scordati anche Grillo, e pure Zingaretti. Se li era scordati Renzi. I giornalisti se li erano scordati. Gli opinionisti pure. Insomma, tra le priorità del governo prossimo venturo, sempre che nasca, la questione della ricostruzione non c'era. Qualcuno lo ha notato e Conte, domani, pare incontrerà una delegazione di terremotati. Ora, una delegazione dovrebbe essere rappresentativa, e la rappresentatività dovrebbe scaturire da una delega, un incarico. L'unica rappresentatività ufficiale sarebbe data dall'incarico elettivo, quindi Conte dovrebbe incontrare i Sindaci, gli amministratori. Invece incontra una delegazione, probabilmente composta da ottime persone, armate di buoni propositi e buone speranze. Ma non rappresentano altri che se stessi. Non sono stati scelti dai terremotati perché i terremotati non hanno organi di rappresentanza. Ma poi, che si devono dire, Conte e la delegazione? Ci sono cose che Conte non sa? Non è chiara la situazione? Non è chiaro quello che c'è da fare? Chi era Presidente del Consiglio fino a pochi giorni fa e per un anno e passa? Giuseppe Conte o un sosia? Intanto, per sottolineare e forse scrollarsi di dosso l'ennesima fuffa, la terra ha tremato di nuovo, stanotte, con un bel 4.2 alle 2.00 che non è proprio una scossetta. Non ci sono danni a cose e persone, dicono le agenzie. Per forza, i prefabbricati, almeno quello, non dovrebbero crollare e le case sono già crollate da un bel po'. Non so le macerie, se hanno avuto danni. 

Luca Craia 


P.S.: non ho inserito il nome di Salvini in quanto non mi risulta farà parte del nuovo governo. In quanto al vecchio governo, come ho scritto più volte da oltre un anno, non è stato fatto niente esattamente come prima. Ma questo, col ragionamento di cui sopra, non c'entra niente. Se comunque qualcuno tiene particolarmente che venga citato Salvini, eccolo accontentato, sempre che arrivi a leggere fino in fondo.

Questo post è apparso direttamente sulla pagina Facebook prima di essere pubblicato sul blog. Il post scriptum di cui sopra scaturisce dalla lettura dei commenti che, in gran parte, invocavano l'inclusione di Salvini tra i responsabili della mancata ricostruzione, come se non ci fosse scritto chiaramente che si sta parlando del governo prossimo venturo. In ogni caso, nessuno, tra i commentatori, ha parlato di terremoto.