lunedì 9 settembre 2019

CACCIA MARCHE: FRATELLI D'ITALIA ATTACCA LA REGIONE

ELENA LEONARDI: LA GIUNTA E' INADEMPIENTE SUL PIANO FAUNISTICO VENATORIO


Comunicato integrale

"Ci troviamo di fronte all'ennesimo grave pasticcio della Regione in ambito venatorio. - Esordisce così Elena Leonardi, Capogruppo in Consiglio Regionale di Fratelli d'Italia -. Fra promesse disattese, leggerezze ed evidenti mancanze la Regione perde i ricorsi ma a fare le spese di questa incapacità sono sempre altri."
La bocciatura del TAR al provvedimento di preapertura della caccia è solo l'ultimo tassello di una vera e propria odissea che ha portato più volte la Regione ad intervenire a seguito di ricorsi e norme impugnate in un susseguirsi di autorizzazioni e stop che stanno esasperando gli animi.
"La responsabilità - prosegue Leonardi - è tutta della Regione, ed origina dal fatto di non avere un adeguato Piano Faunistico Venatorio approvato, considerato che il precedente è scaduto nel 2015, e di aver perso tempo prezioso cullandosi sul fatto che il Tar aveva respinto, in prima battuta, il ricorso presentato al calendario venatorio".
"E' imbarazzante - le fa eco Paolo Renna, Consigliere Provinciale di FDI - l'atteggiamento tenuto dalla Giunta Regionale che introita consistenti risorse dalle tasse di concessione dei cacciatori e non è in grado di portare a compimento in tre anni l'unico provvedimento indispensabile per una corretta e chiara gestione del territorio."
Gli esponenti di Fratelli d'Italia puntano il dito contro i politici regionali che hanno gestito in questo modo la programmazione faunistico-venatoria ricordando le forti proteste che si levarono anche dal mondo agricolo allarmato per le possibili ripercussioni alla produzione e i danni alle colture dovute al proliferare dei cinghiali.


sabato 7 settembre 2019

Riciclo, arte e un modo alternativo e costruttivo per impegnare il tempo dei bambini. E ridare vita al centro.


Montegiorgio soffre dello stesso male che affligge quasi tutti i paesini dell’entroterra. Il suo centro storico è vuoto, morente se non addirittura morto. Poche attività commerciali e nessuna attrattiva per i giovani che, anche per il minimo svago, troppo spesso sono costretti a muoversi verso i centri più grandi. Il pensiero di questo bel paese deserto e desertificato ha stimolato un bel progetto che, da un lato, fornisce ai giovanissimi un modo costruttivo e creativo di impiegare il proprio tempo, impegnando creatività, fantasia, manualità e lasciando indietro, almeno per qualche ora, il mondo digitale che ci sta tutti fagocitando; dall’altro lato inserisce in un contesto grigio e silenzioso un elemento colorato, allegro e vivace.
Si chiama Era Ora ed è un centro aggregativo per i bambini di Montegiorgio, nato dall’impegno di volontari e sostenuto nelle spese di affitto del locale, dalla parrocchia. Era stato chiesto anche l’appoggio del Comune ma la risposta è stata negativa, va a capire perché. Hanno tirato su una delle tante serrande dei negozi chiusi del centro e hanno fatto diventare quel locale vuoto un luogo dove i ragazzi creano, riciclando materiali usati, imparando il rispetto per l’ambiente, a sviluppare la creatività e, soprattutto, a socializzare nel senso vero del termine, senza social, senza artifizi. E, in quelle ore in cui i bambini operano in quel locale, il centro di Montegiorgio torna vivo. Una bella iniziativa che vi ho voluto raccontare anche nella speranza che a qualcuno venga voglia di imitarla.

Luca Craia

Comprate nei piccoli negozi per far vivere il paese. L'iniziativa dell'associazione commercianti sangiustesi.

Comunicato integrale 

L'associazione Commercianti Sangiustesi - A.C.S - presieduta dal Presidente Paolo Cicchitelli, si presenta alla città e lancia a Monte San Giusto una campagna stampa di sesibilizzazione per "Comprare nei piccoli negozi". Saranno affisse sia locandine sulle vetrine dei negozi dei soci, sia manifesti nel territorio comunale con misure 70x100 che andranno su a partire da oggi 05/09/2019 (contestualmente alla festa patronale) e un 6x3 che partirà dal 4 Ottobre 2019 (in occasione del Clown festival). La campagna è stata curata per l'associazione da Augusto Ciampechini, mentre lo studio grafico, la stampa e le affissioni, sono state realizzate in collaborazione e con il patrocinio del comune. La campagna è rivolta a tutti i residenti del territorio sangiustese anche se ha un respiro più ampio proprio per il tema trattato che recita: "I nostri piccoli negozi sono la vita del paese. Compra nei piccoli negozi! E dai vita a M.S.Giusto". La campagna sottoindende l'importanza sociale dei piccoli negozi che tengono in vita i nostri bellissimi borghi e animano il commercio locale. Se la grande distribuzione ha come unico vantaggio il prezzo, i piccoli negozi sono la spina dorsale di una comunità e con la loro professionalità e competenza offrono garanzie di qualità su prodotti e servizi proposti, molti di loro sono infatti anche "botteghe storiche" delle Marche. L'associazione ringrazia quindi l'amministrazione comunale nelle persone del Sindaco Gentili e del vice Sindaco Bordoni per aver sposato il progetto ed in particolar modo l'assessore Spinelli che ha partecipato fattivamente anche alla stesura grafica, nonché il socio Ciampechini per il lavoro svolto. 

Il Presidente Paolo Cicchitelli

“Paese Mio” ci riprova: chiesto un incontro con la Giunta per fare il punto sul centro storico.


L’ultima volta ci eravamo visti lo scorso marzo, per la serie di incontri con le forze politiche in funzione elettorale. Poi il Comitato “Paese Mio”, di cui sono coordinatore, ha fermato la propria attività per correttezza, per non interferire con il voto. Ora, dopo circa sei mesi, torniamo a chiedere un incontro all’Amministrazione Comunale di Montegranaro per fare il punto sulla situazione del centro storico, una situazione per niente buona.
Il Comitato è nato circa un anno fa per sollecitare interventi per il martoriato centro storico montegranarese, vittima di un degrado ormai antico e progressivo che lo sta uccidendo. L’esordio alla fiera per la festa di San Serafino, con una mostra fotografica degli orrori del castello, aveva già sortito un grande effetto sull’opinione pubblica, riaccendendo la luce su un problema che, purtroppo, si tende a dimenticare nonostante a parole siano in tanti a preoccuparsene.
Ma è stata l’iniziativa “Puliamo Noi” a smuovere in maniera forte le acque, provocando la reazione del Comune che, per impedire che andassimo noi a pulire dove non si puliva da anni, mise a punto in fretta e furia un piano di pulizia apposito per il centro storico e lo applicò immediatamente. Negli incontri successivi ci furono date garanzie di intervento chiare e precise, come l’uso costante della spazzolatrice, la pulizia delle cantine abbandonate e piene di rifiuti e la chiusura dei pertugi per impedire il proliferare dei piccioni. Purtroppo, però, ad oggi nulla di quanto promesso è stato realizzato.
Nel frattempo ci sono state le elezioni e si sono verificati avvicendamenti in Giunta nei ruoli che riguardano il centro storico. Se gli assessori ai lavori pubblici e urbanistica e all’ambiante sono ancora gli stessi, è cambiato il referente specifico per il centro storico. Anche per questo motivo abbiamo ritenuto necessario cercare di riaprire il dialogo con l’Amministrazione Comunale. Il nostro spirito è sempre stato costruttivo e collaborativo, anche se ci sentiamo di pungolare e stimolare a fare sempre meglio, ed è in quest’ottica che ci proponiamo come interlocutore per chi amministra e decide. Ovviamente la collaborazione deve essere da ambo le parti.

Luca Craia