giovedì 2 giugno 2016

Bando "Sostegno allo start up, sviluppo e continuità di impresa nelle aree di crisi" € 11.142.857,00




La Regione Marche fa sapere che, con DDPF n. 59/ACF del 31/05/2016, è stato approvato il bando di accesso ai contributi in conto capitale, sotto forma di contributo a fondo perduto, alle micro, piccole e medie imprese, per lo start up, lo sviluppo e la continuità di impresa nelle aree di crisi produttiva e occupazionale della Regione Marche, in attuazione dell’azione 7.1, OS 7, Asse 3 del POR MARCHE FESR 2014/2020.
Il Bando prevede la concessione di agevolazioni alle micro e piccole imprese per progetti di start up, alle micro, piccole e medie imprese per progetti di avvio di iniziative imprenditoriali, di sviluppo produttivo (ampliamento, diversificazione, riattivazione) di imprese esistenti, di rilocalizzazione totale o parziale della produzione del Made in Italy, anche integrati con progetti di innovazione dell’organizzazione aziendale, e per progetti di trasferimento di impresa per favorirne la continuità.
Verranno finanziati programmi di investimento afferenti attività manifatturiere e di servizi alla produzione, nonché delle industrie culturali e creative, mentre per i progetti di rilocalizzazione (reshoring) le attività finanziate riguarderanno le produzioni del ”Made in Italy”.
I progetti dovranno essere fortemente connessi ad un programma occupazionale finalizzato in taluni casi al mantenimento dei livelli occupazionali, in altri all’incremento degli addetti in azienda.
Consultareun estratto del bando per conoscere le areegeografiche ed i codici ATECO ammissibili

Luca Craia

mercoledì 1 giugno 2016

Hotelaus montegranarese: preoccupazione per lo sgombero




È prevista per fine giungo, pare per il 27, l’esecuzione dello sfratto per gli inquilini del palazzo “Leombruni-Botticelli”, anche detto Hotelaus, lo stabile montegranarese occupato interamente da extracomunitari, molti dei quali abusivi, che dovrà essere sgomberato a seguito di una decisione del tribunale di Fermo che tiene sotto sequestro l’immobile. C’è molta preoccupazione per la procedura in quanto diversi inquilini, tutti di nazionalità marocchina o comunque magrebina, hanno manifestato l’intenzione di non lasciare pacificamente gli alloggi. Sembra che, per eseguire lo sfratto, siano già stati richiesti ingenti rinforzi.
Il palazzo in questione è una spina nel fianco per Montegranaro da lungo tempo. Estremamente degradato, sede di piccola criminalità, gli occupanti si sono resi spesso protagonisti di fatti di cronaca, tra i quali ricordiamo solo i più recenti come l’incendio doloso sul tetto, dove era stato dato alle fiamme un cumulo di rifiuti, e il lancio dall’alto di elettrodomestici sulla pubblica via.
La notizia, circolata qualche tempo fa, che il palazzo sarebbe stato presto sgomberato aveva fatto tirare un sospiro di sollievo agli abitanti della zona circostante e non solo, ma la situazione non sembra essere così facile da risolvere. Dovremo attendere la fine di giugno per sapere come la faccenda andrà a finire ma fin d’ora appare come un’ulteriore grave problema per la sicurezza di Montegranaro e delle stesse forze dell'ordine che dovranno intervenire.

Luca Craia