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mercoledì 1 giugno 2016

Hotelaus montegranarese: preoccupazione per lo sgombero




È prevista per fine giungo, pare per il 27, l’esecuzione dello sfratto per gli inquilini del palazzo “Leombruni-Botticelli”, anche detto Hotelaus, lo stabile montegranarese occupato interamente da extracomunitari, molti dei quali abusivi, che dovrà essere sgomberato a seguito di una decisione del tribunale di Fermo che tiene sotto sequestro l’immobile. C’è molta preoccupazione per la procedura in quanto diversi inquilini, tutti di nazionalità marocchina o comunque magrebina, hanno manifestato l’intenzione di non lasciare pacificamente gli alloggi. Sembra che, per eseguire lo sfratto, siano già stati richiesti ingenti rinforzi.
Il palazzo in questione è una spina nel fianco per Montegranaro da lungo tempo. Estremamente degradato, sede di piccola criminalità, gli occupanti si sono resi spesso protagonisti di fatti di cronaca, tra i quali ricordiamo solo i più recenti come l’incendio doloso sul tetto, dove era stato dato alle fiamme un cumulo di rifiuti, e il lancio dall’alto di elettrodomestici sulla pubblica via.
La notizia, circolata qualche tempo fa, che il palazzo sarebbe stato presto sgomberato aveva fatto tirare un sospiro di sollievo agli abitanti della zona circostante e non solo, ma la situazione non sembra essere così facile da risolvere. Dovremo attendere la fine di giugno per sapere come la faccenda andrà a finire ma fin d’ora appare come un’ulteriore grave problema per la sicurezza di Montegranaro e delle stesse forze dell'ordine che dovranno intervenire.

Luca Craia

martedì 17 maggio 2016

Antennona: manca il sostegno popolare. L’opposizione è l’unica a muoversi



È un caso strano, quello dell’antennona di San Liborio. Ci sono tanti aspetti che stridono, rimangono difficili da spiegare. Ci sono anche aspetti che denunciano come la nostra Montegranaro sia un paese difficile, chiuso, freddo, indifferente, insensibile anche alle questioni che lo riguardano da vicino in termini di qualità della vita e salute.
Strano è l’atteggiamento dell’Amministrazione Comunale. Prima cerca di far passare il tutto in sordina, di lasciare installare l’antenna senza colpo ferire nella speranza, in sé sciocca, che la gente non se ne accorga. Poi tergiversa, rallenta, non si muove, lascia il pallino in mano alla Vodafone che non ha alcun interesse ad abbandonare l’area dove sta sorgendo l’apparecchiatura.
Poi c’è il Comitato o sedicente tale, che dice che sta preparando un ricorso al Tar ma che ha difficoltà per via dei tempi lunghi per reperire la documentazione. Un Comitato che non è nato dalla gente ma si è imposto alla gente senza essersi mai presentato in un’assemblea pubblica. Un Comitato privo di investitura alcuna e privo del sostegno della popolazione. È logico che, quando si va a trattare con un’Amministrazione Comunale, che sta dando la netta impressione di voler lasciar scorrere le cose, senza avere un peso sociale, senza rappresentare una forza popolare, il potere di trattativa sia infimo.
Poi c’è la gente che non c’è. A parte l’assemblea dell’Acli, non c’è stato più alcun coinvolgimento popolare né iniziative spontanee. La gente sta subendo tutto osservando i fatti come se stessa guardando un programma televisivo interessante ma che non la riguarda. Ho visto paesi interi insorgere: a Monte San Giusto, per la questione della centrale di smaltimento dei calcinacci, sta succedendo una mezza rivoluzione. A Potenza Picena la gente, unita, ha vinto contro l’Aereonautica Militare, mica contro un gestore telefonico. A Montegranaro nessuno si muove, nessuno parla, a parte il solito chiacchiericcio da brioche e cappuccino. Certo, come dicevamo, l’Amministrazione Comunale non si è mai preoccupata di coinvolgere la popolazione così come lo stesso Comitato, ma l’apatia che si evidenzia da questa storia autorizza chiunque a fregarsene della cittadinanza che, tanto, è inerme.
Si muove seriamente solo l’opposizione con iniziative politiche e legali che lasciano acceso un lumicino di speranza, per quanto fievole. L’opposizione sta facendo un buon lavoro e lo fa unita, nonostante le intemperanze dei Cinquestelle che, in questo caso, riescono, nonostante tutto, a dialogare con le altre forze di minoranza. L’iniziativa di chiedere il ripristino dell’area può essere efficacie ma non si capisce perché debba pensarci l’opposizione quando la maggioranza dovrebbe averla già intrapresa da tempo.
Intanto, però, l’impressione è che l’attenzione sia calata in generale e questo gioca a favore di Vodafone e di chi, più o meno velatamente, l’ha appoggiata e la sta appoggiando.

Luca Craia