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giovedì 5 maggio 2016

Antennona: 42 giorni allo switch on. E tutto tace.



Due righe due solo per ricordare che al 16 giugno mancano solo 1 mese e 12 giorni, ossia 42 giorni. Non ci mettono molto a passare, lo sappiamo bene. E il 16 giugno, se non si sarà trovata una soluzione per l’antennona di San Liborio, bisognerà per forza accenderla e, a quel punto, non ci sarà più nulla da fare.
La strategia Vodafone è chiarissima: si temporeggia per arrivare prossimi alla data, in modo che, per non rischiare un'accusa di interruzione di pubblico servizio, toccherà accendere i ripetitori così come sono. La strategia del Comune di Montegranaro, invece, non è comprensibile. Da fuori sembra che non si stia facendo nulla. Non si sa se le trattative coi privati, proprietari dei siti alternativi proposti nell’ultimo incontro con la compagnia telefonica, stiano andando avanti o stiano ferme.
Intanto, però, l’unica iniziativa concreta che il Comune poteva prendere, ossia l’ordinanza di abbattimento del palo installato in maniera non corretta rispetto al progetto originale, ancora non è stata presa e non se ne capisce il motivo. In Comune è inerte come, del resto, è sempre stato fin dall'inizio della vicenda che, non fosse stato per questo blog e l'azione congiunta dell'opposizione, sarebbe passata in cavalleria. Però… tic tac… l’orologio non si arresta. Il 16 giugno è dietro l’angolo.

Luca Craia

giovedì 28 aprile 2016

Furti continui alle scuole di San Liborio. E l’allarme non funziona.



Ripetuti furti si susseguono alle scuole di San Liborio. Sono furti di piccolo conto, compiuti presumibilmente da balordi ma, al di là del valore della refurtiva, in sé esiguo, c’è il danno che, oltretutto ripetuto, diventa ingente. Se la prendono con le macchinette che distribuiscono bevande e vettovaglie, ma per farlo spaccano tutto, danneggiando soprattutto la ditta proprietaria dei distributori. Così il titolare si rivolge al Sindaco e al Vicesindaco per chiedere quantomeno che venga riattivato l’allarme. Perché, vedete, nel paese delle telecamere di sicurezza sparse anche nei cessi, la scuola ha un sistema di allarma che non funziona.
Alla richiesta dell’imprenditore il sindaco chiama l’elettricista che gestisce gli impianti del Comune e questo, candidamente e giustamente, si giustifica dicendo che è da tempo (ne abbiamo già parlato in passato) che chiede che vengano ricomprate le batterie che alimentano l’impianto di allarme ma gli è stato sempre risposto che non ci sono i soldi. Soldi che, per progetti faraonici come quello di viale Gramsci sembrano abbondare ma che, per comprare due batterie nuove ed evitare che a scuola entrino cani e porci, a quanto pare, non ci sono.

Luca Craia

martedì 12 aprile 2016

L'antennona, i comitati fantasma, la politica strumentalizzante e la presunta scaltrezza di chi amministra.



Non vedo I Fatti Vostri, la trasmissione di Michele Guardì, da tempo immemorabile, anzi, pensavo non fosse più in onda e invece mi dicono che è ancora in Tv. Da quel che ricordo, in quel programma televisivo c’era un fantomatico “comitato” che non si mostrava mai ma parlava per mezzo di un megafono. Ecco, questo è quello che è accaduto a Montegranaro con la questione dell’antenna di San Liborio: c’è un comitato invisibile, non si sa chi ne faccia parte, non prende iniziative e, questo, al contrario di quello di Guardì, nemmeno parla.
Mi sono adoperato personalmente perché nascesse un comitato cittadino che rappresentasse presso le Istituzioni le legittime istanze della popolazione in merito alla questione specifica. È stata organizzata un’assemblea in cui sono intervenute, oltre che tutti gli amministratori e molti esponenti politici, diverse decine di cittadini. Si sperava che da lì nascesse spontaneamente un comitato cittadino forte che godesse dell’investitura popolare dell’assemblea stessa, invece si è arrivati dicendo che il comitato c’era già e che non ci sarebbe stato bisogno di costituirne un altro. Solo che, alla stessa assemblea, non c’erano rappresentanti di questo comitato se non una persona che diede lettura di un comunicato. Nessuno contatto con la gente, quindi, nessuna investitura popolare. Un comitato legittimato solo da se stesso.
Sono passate due settimane da quell’assemblea e sono avvenute un sacco di cose. È stato eretto il palo dove dovrebbe essere montata l’antenna, è stato convocato e si è svolto un Consiglio Comunale apposito, sono stati sospesi i lavori di installazione per vizi nella pratica urbanistica.  In questo frattempo il comitato non ha dato segno si sé. Non ha nemmeno parlato al megafono. È rimasto dietro quella finestra finta della televisione. Perché?
Un’idea io ce l’ho, ma è soltanto la mia idea. Questo sedicente comitato, in realtà e se ho ben capito, dovrebbe essere lo stesso che si occupò, all’epoca, della questione legata alla centrale a biomasse di Villa Luciani. Fece anche un discreto lavoro ma era, con ogni evidenza, piuttosto schierato politicamente. Quantomeno era ben lontano dall’amministrazione Gismondi che governava in quel periodo. Ricordo che c’erano anche diversi personaggi riconducibili al PD e all’opposizione di allora. Ed è l’opposizione di allora che governa oggi. E il governo di oggi è quello che ha la totale responsabilità politica di quanto sta accadendo a San Liborio. Se fosse nato un comitato cittadino forte e avesse iniziato a operare sarebbe stata una grana in più per l’Amministrazione Comunale. Una grana evitabile. Un comitato inesistente fa solo il gioco dell’Amministrazione Comunale. Fantapolitica? Può darsi ma vale sempre il detto “a pensar male eccetera eccetera”. Ma forse ho troppa fiducia nell’intelligenza politica di chi ci amministra. Chissà…


Luca Craia