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giovedì 28 aprile 2016

Furti continui alle scuole di San Liborio. E l’allarme non funziona.



Ripetuti furti si susseguono alle scuole di San Liborio. Sono furti di piccolo conto, compiuti presumibilmente da balordi ma, al di là del valore della refurtiva, in sé esiguo, c’è il danno che, oltretutto ripetuto, diventa ingente. Se la prendono con le macchinette che distribuiscono bevande e vettovaglie, ma per farlo spaccano tutto, danneggiando soprattutto la ditta proprietaria dei distributori. Così il titolare si rivolge al Sindaco e al Vicesindaco per chiedere quantomeno che venga riattivato l’allarme. Perché, vedete, nel paese delle telecamere di sicurezza sparse anche nei cessi, la scuola ha un sistema di allarma che non funziona.
Alla richiesta dell’imprenditore il sindaco chiama l’elettricista che gestisce gli impianti del Comune e questo, candidamente e giustamente, si giustifica dicendo che è da tempo (ne abbiamo già parlato in passato) che chiede che vengano ricomprate le batterie che alimentano l’impianto di allarme ma gli è stato sempre risposto che non ci sono i soldi. Soldi che, per progetti faraonici come quello di viale Gramsci sembrano abbondare ma che, per comprare due batterie nuove ed evitare che a scuola entrino cani e porci, a quanto pare, non ci sono.

Luca Craia

martedì 23 febbraio 2016

Deslottizziamo Montegranaro



Il termine è bruttissimo e cacofonico ma rende molto l’idea: deslottizzare. Ecco, pare che sia possibile togliere di mezzo le maledette macchinette mangiasoldi, quelle che rovinano migliaia di famiglie italiane con la santa benedizione dello Stato. Lo ha fatto il Comune di Anacapri, vietando di fatto l’utilizzo di slot e altre diavoleria simili con uno stratagemma piuttosto semplice, visto che, altrimenti, non si potrebbe fare.
Infatti il Sindaco ha modificato i regolamenti comunali non vietando l’installazione delle macchinette a priori ma impendendole, come nel proprio potere, in un raggio di 150 metri da luoghi sensibili come le scuole e altri centri dove si radunino giovani e soggetti più deboli. Stradario alla mano si è visto che, così facendo, si rendeva impossibile l’installazione di queste diavolerie in tutto il territorio senza, di fatto, vietarle in assoluto.
Il provvedimento, per colmo di democrazia, è poi stato sottoposto a referendum popolare che, ovviamente, lo ha approvato a stragrande maggioranza. Ed ecco qua che Anacapri è rimasta senza slot. Ci sono stati ricorsi ma sono stati tutti vinti.
Quindi è possibile farlo. Allora perché non anche da noi? Con la crisi economica, le fabbriche che chiudono, le famiglie sempre più in difficoltà, sarebbe un gesto di grande sensibilità sociale da parte dell’Amministrazione Comunale. Pensiamoci. Deslottizziamo Montegranaro.
Luca Craia