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mercoledì 2 novembre 2016

Ancora pastrocchi sui rifiuti



È comparso stamattina, sulla pagina Facebook del Comune di Montegranaro, dove inspiegabilmente compaiono le ordinanze prima ancora che sull’Albo Pretorio, un post che intima ai cittadini che oggi hanno messo fuori, oltre al multimateriale come da calendario, anche l’indifferenziato sulla base del presupposto della doppia raccolta dopo il giorno di festa. Il Comunicato del Comune è sbalorditivo: la colpa è dei cittadini che non hanno letto bene il calendario, perché la raccolta doppia può essere fatta sia il giorno prima che il giorno dopo la festa. Ma i mezzi di comunicazione che ce li abbiamo a fare? Tra un comunicato e un posto di propaganda, un po' di servizio si poteva anche fare.
C’è anche un mea culpa: chi ha scritto il post afferma che in Comune di sono dimenticati di comunicare (come? Via Facebook? E chi non ce l’ha?) quando sarebbe avvenuta la doppia raccolta a causa della “situazione emergenziale” di domenica scorsa. L’assessore competente, come sempre superimpegnato in compiti che non sono attinenti al suo ufficio, ha ancora una volta tralasciato quelli che, invece, gli competono. E pazienza. Ritiriamo il puzzolente bidone dell’indifferenziato per la prossima volta.  

Luca Craia

giovedì 27 ottobre 2016

Terremoto: il ridicolo caso del campo sportivo



Ridicolo ma neanche tanto, ai presenti ha fatto, più che altro, molta rabbia. Mi riferisco a quanto accaduto ieri sera nell’area del campo sportivo “La Croce” di Montegranaro. Dopo la seconda scossa sismica delle 21.00, molti Montegranaresi si sono recati, chi con la propria vettura chi col camper, presso i vari parcheggi periferici in cerca di sicurezza. In molti hanno trovato spazio nel piazzale antistante il campo sportivo. Tra loro c’erano anche i Consiglieri Comunali Gastone Gismondi e Mauro Lucentini che, resisi conto del gran numero di persone presenti e della necessità di offrire loro quanto meno i servizi igienici, hanno contattato il gestore dell’impianto chiedendogli di aprire gli spalti in modo di poter dare uno spazio coperto e fornire l’uso dei bagni. Così in breve le gradinate del campo sportivo venivano aperte al pubblico che ne ha usufruito immediatamente.
Intorno alle 23,00 arrivava la Panda della Polizia Municipale con a bordo un agente che, scendendo, verificava la situazione. In molti hanno notato la presenza in vettura di Paolo Gaudenzi, il Capo Gruppo di maggioranza, che però non scendeva perché impegnato al telefono in un’accesa conversazione. Evidentemente, suppongo, stava riferendo ai suoi colleghi quanto vedeva.
Verso la mezzanotte è arrivato di corsa il custode che, scusandosi, ha mandato via tutti perché aveva ricevuto l’ordine perentorio del Sindaco di chiedere l’impianto. Quasi in contemporanea arrivavano anche tre esponenti di maggioranza: il vicesindaco Endrio Ubaldi e gli assessori Roberto Basso e Giacomo Beverati. I tre hanno spiegato alla gente sbigottita che il motivo della chiusura era la pericolosità delle gradinate, nelle quali qualcuno avrebbe potuto cadere.
Il paradosso non è finito: a mezzanotte e mezza, quando già diverse persone avevano desistito ed erano andate altrove, arrivavano gli uomini della Protezione Civile con l’ordine di riaprire l’impianto, transennando però le gradinate che, a quanto pare, ieri sera erano pericolose ma durante le partite non lo sono più. Ciliegina sulla torta: Paolo Gaudenzi, alle 2.00, diramava in ogni dove comunicati invitando la gente a recarsi presso la palestra di San Liborio, aperta per l’occasione. La palestra, a quanto pare, non è pericolosa, lì non si può cadere.

Luca Craia

mercoledì 12 ottobre 2016

Discariche improvvisate e sporco ovunque: il regolamento sulla differenziata non funziona

Circonvallazione Sud
È stato approvato il 4 agosto scorso, ben due mesi fa, il Regolamento Comunale sull’Igiene Ambientale e la Raccolta Differenziata, con un atto di forza da parte dell’assessore competente, Roberto Basso, che poteva essere giustificato solo con la somma urgenza con la quale lo stesso regolamento doveva essere applicato. In effetti l’urgenza c’era, vista la sporcizia crescente che soffoca Montegranaro. Però, a tutt’oggi, sembra che quel testo imposto al Consiglio Comunale senza neanche dare il tempo alla minoranza di leggerlo, approvato senza la minima partecipazione di cittadini e associazioni, è rimasto lettera morta. Alla faccia dell’urgenza.
via Boncore
La conseguenza qual è? Basta farsi un giro per il paese per vederla: Montegranaro non è mai stata così sporca. I bidoni creano difficoltà e sono insufficienti per la capienza necessaria a una famiglia media, l’Ecocentro è chiuso alle Partite Iva, la spazzolatrice spazzola solo in centro della strada perché non vengono messi in maniera programmata i divieti di sosta.
Contrada Sant'Anna
E poi c’è l’inciviltà della gente. La gente va educata, lo abbiamo sempre detto, al rispetto del prossimo e delle regole. Il Regolamento doveva inserire le giuste sanzioni per chi non rispetta le regole. Dove sono queste sanzioni? Nascono discariche abusive in ogni dove, la gente butta via di tutto in maniera indiscriminata con una specie di consapevole impunità. E l’assessore chi dice? Si occupa d’altro, fa l’assessore di tutto meno che del suo. E Montegranaro soffoca nella sporcizia.

Luca Craia

venerdì 7 ottobre 2016

L’Anfass esce al buio. Le riqualificazioni a metà



Ho già avuto modo, nei giorni scorsi, di rimarcare il fatto positivo dell’apertura di una sede Anfass all’interno dell’edificio dell’ospedale vecchio di Montegranaro. È una decisione che va nella giusta direzione per ridare un po’ di linfa vitale al centro storico che, come sappiamo, se non è morto ci va vicino. La sede dell’associazione, che si occupa di famiglie con persone affette da disabilità intellettive, una volta a pieno regime porterà sicuramente gente nel quartiere antico, e questo è parte della soluzione al problema. Tanti interventi di questo genere possono contribuire a rivitalizzare il castello cittadino.
Ma, come sempre, a Montegranaro le cose si fanno così, tanto per farle. È evidente anche in questo caso perché, se si dà la possibilità a un’associazione così importante di installarsi in una sua sede che, già di per sé, è un fatto rilevante e che, nel contempo, favorisce una strategia politica che dovrebbe essere prioritaria, ma non la si mette in condizione di farlo nel modo più agevole possibile, le cose sono state fatte alla bell’e meglio, con la mano destra che non sa cosa fa la sinistra e forse il cervello nemmeno.
La sede è già stata inaugurata ma in piazzale Leopardi ancora manca la pubblica illuminazione. Lo sanno bene in piazza Mazzini, lo segnalai io stesso due anni fa ma non fui ascoltato. L’assessore Basso mi rispose, bontà sua, che avrebbe provveduto (ma non si occupava di rifiuti) a far rifare l’impianto danneggiato, ma deve essere un impianto particolarmente complesso perché, dopo due anni, ancora non ne sono venuti a capo. Intanto l’Anfass apre la porta della sua sede in un luogo buio e, consentitemi, coi tempi che corrono, per niente sicuro.

Luca Craia