Visualizzazione post con etichetta presepe vivente. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta presepe vivente. Mostra tutti i post

giovedì 10 marzo 2016

La liceità del chiedere e la scortesia nella risposta. Al Sindaco la rabbia per il Presepe non passa.



Pensavo che, dopo l’esondazione di bile a cui abbiamo assistito a Natale, la ragione avesse prevalso sulla delusione irrazionale, sull’invidia e sulla cattiveria istintiva e, invece, il nostro Sindaco ci conferma che passano i mesi ma non passa la rabbia. La risposta di Ediana Mancini pubblicata oggi dal Carlino a una domanda che era sì reiterata, come dice il Sindaco, ma molto pacata e cortese è, come d’uso, velenosa e stizzita. Che l’Ente Presepe abbia bisogno di una sede idonea nel centro storico è evidente e le parole del Sindaco, tra l’altro, denotano anche una totale ignoranza della materia che si sta trattando. Pensare che si possano ammassare i materiali che vengono utilizzati per l’allestimento in un locale provvisorio (ce ne sono tanti, “visti gli sfitti” dice la maestra Mancini), significa che non ci si è mai sporcati le mani per fare una cosa del genere e che, quindi, non se ne capiscono le esigenze.
È del tutto illogica la risposta della Prima Cittadina di Montegranaro. L’Ente Presepe propone di prendere i locali e di rimetterli a posto e totalmente a norma senza alcun aggravio economico per il Comune e la collettività. L’Ente ha a disposizione progettisti che possono certificare il tutto per cui non si capisce il problema. Inoltre, se è vero che si vuole creare un polo culturale nell’ospedale vecchio, la ragione vorrebbe che non ci si lasci sfuggire l’occasione di allocare una super-associazione che ne racchiude oltre trenta e di dare così una connotazione fin da subito al progetto. Evidentemente i motivi del diniego sono altri e non ci vuole un grande sforzo di immaginazione per capire quali siano.
A proposito del progetto per l’ospedale vecchio, mi pare piuttosto stridente, comunque, la presenza di appartamenti privati all’interno di un polo culturale. E il problema non si risolve certo evitando di assegnare gli ultimi tre appartamenti rimasti liberi. La convivenza tra attività culturali, anche notturne, e i condomini, oltretutto di culture molto diverse dalla nostra, sarà certamente un problema che spero il Sindaco, magari con un pizzico di lucidità in più rispetto a quella dimostrata per la richiesta della sede per l’Ente Presepe, si sia posta.

Luca Craia

sabato 5 marzo 2016

Le sovrapposizioni e la cattiveria



Certo che potrebbe benissimo trattarsi di una svista, una distrazione, l’ennesima superficialità nel campo della cultura e dell’associazionismo culturale dove l’Amministrazione Mancini da sempre si muove con la delicatezza di un elefante dentro un negozio di porcellane. Però organizzare la cerimonia di intitolazione della Biblioteca Comunale a Enzo Conti proprio il giorno in cui le associazioni che hanno organizzato il Presepe Vivente organizzano il loro incontro conviviale a me, francamente, pare una cattiveria bella e buona.
Non si può certo dire che, in piazza Mazzini, non fossero al corrente dell’iniziativa che riunisce la stragrande maggioranza delle associazioni culturali montegranaresi. Né si può pensare che la data sia improcrastinabile. Allora io mi domando: perché proprio il 13 marzo? Perché questo nuovo accavallamento di eventi? Cosa si vuole dimostrare? Cosa si vuole spaccare più di quello che si è già spaccato? A che serve questo ennesimo erigere barriere?
Non servono le operazioni simpatia, le foto sorridenti, il silenziatore per il vicesindaco e i suoi sgherri, se poi la sostanza rimane quella: un sostanziale disprezzo per il mondo associativo che non si sottomette al volere dell’oligarchia di governo e una costante ricerca di attriti. Enzo Conti non merita certo di essere ricordato con uno sgarbo come questo.  E Montegranaro non ne può più. Basta!

Luca Craia

mercoledì 13 gennaio 2016

Il Comitato Vivi in Centro è in vacanza col maltempo?



Nella foto: Stefania Amici (la tersa da sinistra) nei suoi trascorsi politici.

Sotto Natale era parso molto pimpante e sollecito, il neonato comitato “Vivi in Centro”, quando Stefania Amici, ex consigliere comunale di Liberi per Montegranaro e residente nel centro storico montegranarese, scrisse al giornale inveendo con forza contro i presunti disagi (in realtà quasi inesistenti) causati dal presepe vivente ai residenti. Sembrava davvero agguerrita, la dottoressa Amici e, a parte il condividere o meno sia toni che argomenti, l’idea di un nuovo comitato per il centro storico era parsa anche percorribile, nonostante il ripetuto naufragio di ogni tentativo di crearne uno nel passato (e io lo so molto bene, perché ci sono sempre stato, al contrario della Amici). Magari oggi un comitato che porti avanti le istanze di chi vive in centro, con tutti i disagi che esistono e che sono sistematicamente ignorati dal governo della città, sarebbe una buona cosa, chissà.
Solo che, dopo l’esplosione di bile per il presepe, ora c’è il silenzio. Mi sarei aspettato un’altrettanto sollecita reazione a quanto abbiamo assistito ieri per colpa del maltempo, con tutte le case pericolanti che pericolavano come non mai e tetti volanti in quantità, tanto che lo stesso Comune ha dovuto prendere seri provvedimenti come mettere due nastri bianchi e rossi a delimitazione di aree pericolose, nastri poi prontamente strappati, anch’essi, dal vento e da un paio di magrebini che dovevano parcheggiare. Invece il Comitato Vivi in Centro non ha dato alcun segnale. Non ha fatto comunicati. Non mi ha telefonato come fece, invece, sotto Natale per il presepe.
Il fatto che il vento possa staccare la testa a un passante è meno irritante di qualche divieto di sosta per il presepe vivente? O sono andati tutti in vacanza? Mah…

Luca Craia