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lunedì 21 novembre 2016

Convocato il Consiglio Comunale, accolta la mozione del Movimento 5 Stelle contro l'inceneritore

È stata inserita all’ultimo punto all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio Comunale di Montegranaro prevista, in prima convocazione, per mercoledì 30 novembre, la mozione del Movimento 5 Stelle denominata "opposizione alla realizzazione di un inceneritore nelle Marche". È una mozione importante che, se approvata, impegnerebbe l’Amministrazione Comunale a emettere una ordinanza di divieto circa la costruzione di impianti di incenerimento dei rifiuti sul territorio comunale di competenza. 
Sarebbe un provvedimento quanto meno opportuno in vista del progetto di realizzazione di un impianto di questo tipo nella Regione Marche voluto dal Governo Renzi. Non si sa dove questo impianto dovrebbe sorgere ed è quindi giusto tutelare la salute dei cittadini di Montegranaro legiferando preventivamente. C’è da augurarsi un’approvazione unanime del Consiglio Comunale anche se, vincesse il Sì al referendum, sarebbe tutto inutile in quanto queste competenze non spetterebbero più ai Comuni ma sarebbero accentrate a Roma. Una ragione in più per votare no.

Luca Craia

venerdì 21 ottobre 2016

Montegranaro e le antenne. Chi vigila?



Il Movimento 5 Stelle non si arrende e continua nella sua richiesta di rispetto del volere del Consiglio Comunale, espresso con la votazione della mozione, presentata dallo stesso Movimento, del 10 aprile 2015, quindi un anno e mezzo fa e a tutt’oggi disattesa, e insiste nel chiedere di predisporre un piano per la locazione e l’installazione di antenne telefoniche sul territorio comunale. Fa davvero impressione pensare a quanta superficialità e a quanto poco rispetto per le Istituzioni abbiano i nostri amministratori, mancando così di rispetto anche per loro stessi. E anche a quanta noncuranza: ricordiamo che, in questo lasso di tempo, è sorta una mega antenna a San Liborio, fortunatamente poi tornata da dove era venuta solo grazie all’azione dell’opposizione e al buon senso della Vodafone. Ma ne potrebbe spuntare una nuova anche domani e il Comune di Montegranaro continua a non avere alcuno strumento per tutelare la salute dei cittadini.
In questo frangente alcuni Montegranaresi si sono accorti oggi di alcuni lavori di manutenzione svolti quest'oggi sui ripetitori telefonici installati tutto intorno alla torre dell’acquedotto, in via Conventati. E così a qualcuno è tornato in mente il piano antenne e a qualcun altro quel dispositivo che il Comune di Montegranaro possiede e che dovrebbe servire a misurare le emissioni di onde elettromagnetiche. E la domanda, come diceva il buon Lubrano, sorge spontanea: qualcuno lo ha più utilizzato, quell’apparecchio? Qualcuno, ogni tanto, va a fare delle misurazioni di parte, da confrontare eventualmente con quelle dell’Arpa? Perché, vista la superficialità con la quale si è affrontato il caso dell’antenna di San Liborio e il disinteresse dimostrato per l’argomento, visto appunto la mozione approvata sul piano antenne, il cittadino mediamente attento non sta tanto tranquillo.

Luca Craia

sabato 16 luglio 2016

Il Comune usa i diserbanti, ma dimentica di averne vietato l’uso pubblico



È la vecchia storia della mano destra che non sa cosa fa la sinistra, e nemmeno si ricorda di quello che ha fatto ieri. Così capita che il Comune, o qualcuno incaricato dal Comune, usi il diserbante per eliminare la foresta pluviale cresciuta in un viottolo all’interno dell’area dell’asilo nido comunale, proprio sotto le finestre delle aule dove risiedono i bambini per tante ore al giorno, e proprio dove si affaccia la cucina. E, badate bene, i bambini sono ancora a scuola in questo periodo.
Non è illegale usare il diserbante, ma studi importanti ne hanno dimostrato la pericolosità. Proprio in funzione di questi studi il Consiglio Comunale, nella seduta del 23 settembre 2015, approvava all’unanimità una mozione del Movimento 5 Stelle con la quale si impegnavano Sindaco e Giunta a non usare diserbanti nei lavori relativi al Comune, a interloquire con gli altri enti perché facessero lo stesso quanto meno all’interno del territorio comunale di Montegranaro e a contrastarne l’uso, per quanto possibile, da parte dei privati.
Però, a pochi mesi, se ne sono dimenticati. Capita. Capita?

Luca Craia