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mercoledì 16 marzo 2016

Ma quanto sono impegnati in piazza?



Devono essere davvero oberati di lavoro i nostri amministratori. Devono averne talmente tante da seguire che, alla fine, non riescono a seguirle tutte. Perché sennò non si spiega come sia possibile che tanta roba non la vedano, gli sfugga, accada senza manco che se ne accorgano. Per esempio il piano antenne richiesto dal Movimento 5 Stelle e approvato il 10 aprile di un anno fa. E dopo quasi un anno nessuno ci ha messo meno. Va bene i tempi tecnici, ma un anno… E nel frattempo che succede? Succede che qualcuno approfitti della cosa e ceda un terreno in pieno centro abitato a un gestore telefonico che ci sta erigendo un antennona megagalattica che sparerà onde elettromagnetiche sulla testa (e anche altrove) degli abitanti di mezza San Liborio. Un qualcuno che vive altrove, evidentemente, magari in un altro paese e non si pone il problema perché, tutto sommato, non lo riguarda.
Ma il problema se lo dovrebbe porre l’assessore Basso. Quello stesso Basso che ci aveva promesso i cestini per le deiezioni canine, ricordate? Le avete viste voi? Quello stesso Basso che ancora non è stato in grado (mica per colpa sua) di far partire la nuova gestione dei rifiuti a quasi un anno dalla gara di appalto. Quello stesso Basso che era interlocutore dei 5 Stelle per le Consulte di Quartiere e per il baratto amministrativo, tutte cose di cui si sono perse le tracce.
Allora io mi chiedo: ma quanto sono impegnati questi nostri amministratori, se non riescono a portare avanti nemmeno gli impegni presi? E quando ci promettono qualcosa, quanto tempo passerà prima che la realizzino, sempre che la realizzino? Perché andare sul giornale con buoni propositi e promesse è facile, mantenerle un po’ meno. Specie quando si preferisce occupare tempo in opere procrastinabili ma che danno visibilità piuttosto che preoccuparsi, per esempio, della salute dei cittadini, visto che le antenne tanto bene non dovrebbero fare.

Luca Craia

martedì 15 marzo 2016

Nascono antenne come funghi. E il piano antenne è lì che langue.



Mentre il Movimento 5 Stelle montegranarese sollecitava l’attuazione del piano antenne di cui tanto si è parlato ma del quale non vi è traccia alcuna nei programmi reali dell’amministrazione comunale, pare che a Montegranaro si stia costruendo una grossa antenna telefonica a ridosso di una zona densamente popolata. Molto probabilmente è tutto regolare, tutto secondo legge. Molto probabilmente i parametri massimi tollerabili saranno rispettati e gli abitanti della zona dovranno mangiarsi la loro razione quotidiana di onde elettromagnetiche che faranno pur male ma rimangono nei limiti di legge. Però, a guardar bene, un’amministrazione comunale che faccia davvero gli interessi dei propri concittadini e non, magari senza volerlo, solo quelli di chi ha la fortuna di possedere un appezzamento che interessi a questo o quel gestore telefonico, queste cose le dovrebbe e le potrebbe evitare. Come sempre è una questione di sensibilità e volontà politica. E ci vorrebbe poco. Per esempio un piano antenne fatto bene.

Luca Craia

mercoledì 10 febbraio 2016

Appaltata la rampa per disabili di palazzo Francescani



Finalmente una buona notizia e una piccola vittoria per il Movimento 5 Stelle: il Comune di Montegranaro ha finalmente stanziato 2.196 Euro per la realizzazione di una rampa per disabili che agevoli l’ingresso e l’uscita dagli uffici comunali più importanti, quelli posti al piano terra di Palazzo Francescani. È un piccolo passo verso l’eliminazione delle barriere architettoniche che a Montegranaro sono davvero tante e, talvolta, insuperabili, come le scale che portano all’Ufficio Tecnico Comunale. È comunque un fatto positivo. Il Movimento 5 Stelle ne aveva fatto una battaglia politica e di civiltà da tempo e nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Comunale aveva strappato all’assessore ai lavori pubblici Perugini una bozza di impegno a intervenire. Perugini, in questo caso, è stato di parola almeno con questo piccolo passo. Speriamo non sia un episodio isolato ma credo che i grillini nostrani vigileranno con attenzione.

Luca Craia