Visualizzazione post con etichetta consiglio comunale. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta consiglio comunale. Mostra tutti i post

lunedì 21 novembre 2016

Il Consiglio Comunale fa concorrenza al Comitato per il No



Era previsto per mercoledì 30 novembre un incontro pubblico del Comitato per in No al referendum del 4 dicembre a Montegranaro. Era stata protocollata da tempo, in Comune, la richiesta di poter utilizzare l’aula di Palazzo Francescani, quella stessa aula dove si riunisce il Consiglio Comunale, e si dava per scontato che la cosa era fattibile, anche perché, nella stessa ubicazione, si è già tenuto un incontro (tra l’altro andato pressochè deserto) del Comitato per il Sì.
E invece la sorpresa: il giorno 30 viene convocato il Consiglio Comunale, quindi l’aula non è più disponibile. È difficile pensare che non si sia fatto caso all’accavallamento delle due cose. È facile, invece, pensare a un escamotage, considerando anche che il PD, partito di maggioranza, appoggia il Sì. Visto che siamo agli ultimissimi giorni prima del voto, impedire un incontro che spieghi le ragioni del No è molto utile alla causa del Sì.
Magari, invece, è stata solo una svista, una delle tante che questa Amministrazione Comunale compie. Ma, conoscendo i soggetti e il loro “raffinato” modus operando fatto di piccole e grandi cattiverie, prepotenze e uso estremo del potere, penso male, facendo peccato e magari acchiappandoci.

Luca Craia

martedì 8 novembre 2016

Proposta 5 Stelle per il terremoto: precisazioni su quanto apparso sulla stampa.


Endrio Pavoni, rappresentante del M5S Montegranaro in Consiglio Comunale

Ricevo e pubblico integralmente una puntualizzazione del Movimento 5 Stelle Montegranaro circa l’articolo apparso stamane sul quotidiano “Corriere Adriatico”.

Oggi, leggendo l’articolo del Corriere Adriatico circa il nostro comunicato stampa sulla proposta di effettuare –Una variante di bilancio per effettuare gli Studi di vulnerabilità sismica-, apprendiamo con nostro stupore che l’articolo inizia con: “Al Movimento 5 Stelle non interessano commissioni o tavoli tecnici sulla fase post emergenziale del terremoto.”
QUESTA AFFERMAZIONE NON E' IN ALCUN MODO RICONDUCIBILE AD UNA NOSTRA CONSIDERAZIONE.
Vorrei ricordare che noi siamo sempre disponibili a qualsiasi tavolo, banco, sedia o sgabello si voglia aprire per dare un contributo propositivo alle varie problematiche cittadine. Vorrei puntualizzare inoltre che il M5S da sempre chiede l’istituzione di commissione di studio aperte alla cittadinanza, consulte di quartiere o qualsiasi altro strumento si ritenga necessario per riportare i cittadini al centro dell’azione politica.
Per correttezza d’informazione riportiamo nuovamente la nostra richiesta che non è quella dell’adeguamento sismico o miglioramento, ma bensì quella dello studio di vulnerabilità sismica degli edifici pubblici con urgenza per quelli scolastici poiché consideriamo questo atto propedeutico ed indispensabile per qualsiasi successiva programmazione (leggi il documento)

lunedì 7 novembre 2016

Terremoto. Finalmente un atto di responsabilità. I 5 stelle chiedono uno studio.



Tra le tifoserie opposte, anche piuttosto facinorose, perlomeno dalla parte della maggioranza, di chi è seriamente preoccupato del sisma e chi, invece, scarica responsabilità e si comporta come se fosse avvenuto un temporaletto da quattro soldi, arriva una proposta di buon senso da parte del Movimento 5 Stelle che, credo, le altre forze politiche faranno fatica a non condividere. In sostanza il rappresentante del Movimento in Consiglio Comunale, Endrio Pavoni, ha scritto una missiva ai colleghi Consiglieri e alla Giunta perché si porti velocemente in Consiglio Comunale e si approvi una variazione di bilancio che finanzi uno studio sulla vulnerabilità sismica delle scuole montegranaresi.
Lo studio sembra indispensabile alla luce degli ultimi eventi, ma già da tempo si sa che gli edifici scolastici cittadini presentano delle criticità. “Purtroppo avvertiamo nei cittadini e nei genitori degli studenti del nostro paese una errata percezione di quanta differenza esista tra la parola agibile, come sembrano essere i plessi scolastici, e la parola sismicamente sicuri” dice Pavoni, ponendo l’accento sulla necessità di “un provvedimento che diradi definitivamente i dubbi sulla qualità delle strutture scolastiche del nostro paese e ne faccia emergere eventuali criticità e limiti”. Pavoni ricorda il caso della scuola di Fiastra, agibile sì, ma crollata inesorabilmente dopo la scossa del 30 ottobre.
In realtà, per quanto riguarda la scuola di Santa Maria, già sappiamo quali sono le problematiche e che queste sono serie e urgenti. Per gli altri edifici, invece, a parte le dichiarazioni di agibilità, tra l’altro rilasciate dall’Ufficio Tecnico Comunale e non dai tecnici regionali, non abbiamo un quadro preciso della vulnerabilità sismica. Le ultime scosse, inoltre, hanno evidenziato e aperto nuovi segni tutt’altro che rassicuranti. Lo studio che i Cinquestelle propongono alla Maggioranza di Governo di finanziare potrebbe fugare ogni dubbio e tracciare una linea sulla base della quale intervenire per rendere realmente sicure le scuole e la vita dei bambini che le frequentano.
Ora c’è da attendere la reazione della Giunta, augurandoci che non si rimettano in movimento i soliti squadroni di violenti del web, sempre pronti a tacitare le voci fuori dal coro, ma che si affronti finalmente il problema con la serietà che merita. Sarebbe ora.

Luca Craia