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lunedì 7 novembre 2016

Terremoto. Finalmente un atto di responsabilità. I 5 stelle chiedono uno studio.



Tra le tifoserie opposte, anche piuttosto facinorose, perlomeno dalla parte della maggioranza, di chi è seriamente preoccupato del sisma e chi, invece, scarica responsabilità e si comporta come se fosse avvenuto un temporaletto da quattro soldi, arriva una proposta di buon senso da parte del Movimento 5 Stelle che, credo, le altre forze politiche faranno fatica a non condividere. In sostanza il rappresentante del Movimento in Consiglio Comunale, Endrio Pavoni, ha scritto una missiva ai colleghi Consiglieri e alla Giunta perché si porti velocemente in Consiglio Comunale e si approvi una variazione di bilancio che finanzi uno studio sulla vulnerabilità sismica delle scuole montegranaresi.
Lo studio sembra indispensabile alla luce degli ultimi eventi, ma già da tempo si sa che gli edifici scolastici cittadini presentano delle criticità. “Purtroppo avvertiamo nei cittadini e nei genitori degli studenti del nostro paese una errata percezione di quanta differenza esista tra la parola agibile, come sembrano essere i plessi scolastici, e la parola sismicamente sicuri” dice Pavoni, ponendo l’accento sulla necessità di “un provvedimento che diradi definitivamente i dubbi sulla qualità delle strutture scolastiche del nostro paese e ne faccia emergere eventuali criticità e limiti”. Pavoni ricorda il caso della scuola di Fiastra, agibile sì, ma crollata inesorabilmente dopo la scossa del 30 ottobre.
In realtà, per quanto riguarda la scuola di Santa Maria, già sappiamo quali sono le problematiche e che queste sono serie e urgenti. Per gli altri edifici, invece, a parte le dichiarazioni di agibilità, tra l’altro rilasciate dall’Ufficio Tecnico Comunale e non dai tecnici regionali, non abbiamo un quadro preciso della vulnerabilità sismica. Le ultime scosse, inoltre, hanno evidenziato e aperto nuovi segni tutt’altro che rassicuranti. Lo studio che i Cinquestelle propongono alla Maggioranza di Governo di finanziare potrebbe fugare ogni dubbio e tracciare una linea sulla base della quale intervenire per rendere realmente sicure le scuole e la vita dei bambini che le frequentano.
Ora c’è da attendere la reazione della Giunta, augurandoci che non si rimettano in movimento i soliti squadroni di violenti del web, sempre pronti a tacitare le voci fuori dal coro, ma che si affronti finalmente il problema con la serietà che merita. Sarebbe ora.

Luca Craia