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mercoledì 13 gennaio 2016

Trinità, la chiesetta dei Conventati dimenticata



La chiesetta della SS.Trinità la possiamo trovare percorrendo, appunto, via Trinità, la strada che dalla chiesa di San Liborio scende fino a via Elpidiense Sud ed è situata circa a metà via, nell’unico lotto “verde” dell’area. Per capire che si tratta di una chiesa ci vuole un po’ perché, passando veloci, si vede soltanto un muro di mattoni che spunta tra la folta vegetazione. Avvicinandosi, però, si scopre un delizioso tempietto neoclassico completamente mangiato da una selva di erbacce e alberi spontanei, segno di come la chiesetta sia stata completamente dimenticata da tutti fuorché da chi ci abita vicino che, però, ormai l'ha metabolizzata come rudere.
Invece quel piccolo edificio ricoperto da rampicanti selvatici e nel centro del quale addirittura crescono alberi (il tetto non c’è più) era la cappella funebre della famiglia Conventati. Va ricordato che nell’area di cui parliamo esisteva l’antico cimitero cittadino, poi spostato nella posizione attuale alla fine del XIX secolo. Uniche testimonianze della presenza dell’antico camposanto sono la croce in ferro che si erge al centro dell’incrocio di fronte alla chiesa di San Liborio e, appunto, la chiesetta della Trinità. Molto probabilmente sotto il pavimento del tempio ci sono ancora le tombe di alcuni Conventati.
A quanto sappiamo la chiesa risulta di proprietà del Comune. È ancor più stupefacente, quindi, lo stato di abbandono in cui versa. Nessuno si è mai preso la briga almeno di tenere pulita l’area che, oltretutto, è sita al centro di un quartiere densamente popolato. Inoltre non vi sono recinti, per cui esiste anche la possibilità che qualcuno, magari un bambino, possa avventurarvisi all’interno con enormi pericoli.
Sarebbe quantomeno opportuno ripulire l’area dalle erbacce in modo tale da poter accedervi e fare gli opportuni rilievi, sia per quanto riguarda la staticità dell’edificio sia per quanto riguarda la parte archeologica della quale proporrei che sia Arkeo ad occuparsi. Nei prossimi giorni presenterò domanda al Comune. Nel frattempo raccomando a tutti di non avvicinarsi, sia per non assumere rischi inutili sia per non rovinare ulteriormente un altro dei piccoli tesori dimenticati di Montegranaro.

Luca Craia

venerdì 25 settembre 2015

Arkeo cambia direttivo e guarda avanti



L’Assemblea Generale dei soci di Arkeo, riunitasi ieri sera nella nostra sede, ha eletto il nuovo Direttivo dell’associazione e le nuove cariche all’interno dello stesso. All’unanimità è stata scelta come Presidente Graziella Marziali. Graziella è da sempre una dei soci più attivi e propositivi. È persona di grande cultura, umana e sensibile, dotata di ottime doti organizzative. A coadiuvarla, nel ruolo di Vicepresidente, Guido Eugeni, anch’egli persona stimata, molto attivo nel volontariato. Il nuovo segretario è Sara Romitelli mentre il nuovo tesoriere è Claudio Marsili. Sono stati confermati Consiglieri Beatrice Cardarelli, Sabina Salusti, Dino Gazzani e Luca Craia con l’ingresso nel Direttivo di Alfredo Granatelli. Un nuovo Direttivo nel segno della continuità e con una rinnovata voglia di fare e di fare bene.
Dal canto mio desidero fare i mie migliori auguri di buon lavoro al nuovo Presidente che mi succede dopo oltre cinque anni. Graziella è un pilastro dell’associazione, persona splendida sotto ogni aspetto, che saprà sicuramente dare un valore aggiunto al nostro sodalizio. L’abbiamo scelta convintamente e senza troppi ragionamenti perché era la persona ideale per il ruolo. Ovviamente alle sue spalle, a sostenerla, c’è un gruppo che è quello che ha fondato l’associazione, arricchito di nuove importanti figure di pregio.
Abbiamo deciso di rinnovare radicalmente i vertici lasciando però il gruppo originale compatto perché vogliamo che l’associazione cresca senza rinnegare nulla, anzi, partendo proprio dal tanto di buono che abbiamo fatto per proseguire e intensificare l’azione di valorizzazione del nostro territorio. Ci sono state e ci saranno difficoltà di ogni genere ma il nuovo Direttivo, che può contare anche su altri membri che non vi hanno potuto trovare posto per motivi di Statuto ma che sono comunque parte integrante dell’organo decisionale, sarà perfettamente in grado di affrontarle e superarle.
Buon lavoro a tutti, quindi, e coraggio: si parte subito con l’apertura mensile di Sant’Ugo di ottobre, prevista per domenica 4 col nuovo orario invernale (16.30/19.30) e con lo splendido evento del 18 ottobre, la lectio magistralis di don Tarcisio Chiurchiù sulla teologia degli affreschi della “cripta” supportata dai canti polifonici del coro Crypta Canonicorum. E se non è impegno per il territorio questo…

Luca Craia

sabato 19 settembre 2015

Montegranaro e Arkeo: in calo turismo e investimenti. Come sta andando l’azione di Arkeo?



Come ogni fine estate mi accingo a resocontare, in qualità di Presidente dell’associazione Arkeo che, per prima nella storia di Montegranaro, ha intrapreso iniziative sistematiche per la promozione turistica di Montegranaro, l’andamento dei flussi turistici convogliati in paese per nostro tramite. Quest’anno è più complicato perché non è facile capire quali siano i flussi che arrivano tramite il nostro lavoro e quelli che, invece, derivino dall’impegno del Comune che, nel frattempo, ha iniziato a occuparsi di turismo (in modi discutibili) ma non con la nostra collaborazione.
Non sono, quindi, in possesso di numeri più o meno certi come negli anni passati, quando i turisti che visitavano Montegranaro erano conseguenza della nostra esclusiva promozione. Posso, però, affermare con una certa sicurezza che il numero c’è una flessione sensibile. Nell’anno 2013/2014 avevamo sfiorato le 3000 visite tra Sant’Ugo e il paese in generale mentre ad oggi abbiamo quasi dimezzato le presenze.
Questo è senz’altro dovuto a diversi fattori che vorrei analizzare. Prima di tutto va considerato l’effetto novità degli anni passati, effetto che sta gradualmente sciamando perché gli appassionati che non avevano mai visto Sant’Ugo prima, ora in gran parte l’hanno visitata. C’è stato anche un calo delle visite provenienti da lontano, almeno nel periodo estivo, mentre in quello invernale continuano gli arrivi di persone dal nord Italia e dall’estero. Potrebbe essere un segnale di un cambiamento del turismo nostrano che si sta gradualmente concentrando sul locale.
Infine c’è il calo dell’impegno stesso di Arkeo nella promozione. È un calo che non dipende dalla nostra volontà ma dal fatto che non si è riusciti a creare una sinergia tra l’ente pubblico e la nostra associazione che pure opera nel settore da anni con risultati apprezzati e con un know how acquisito e di valore. Anzi, va detto che il Comune di Montegranaro spesso si è messo in contrasto con le nostre iniziative creando una dicotomia con l’Archeoclub che nulla di buono ha portato. Siamo stati costretti a ridurre lo sforzo promozionale sul web, a congelare i rapporti di collaborazione con le associazioni di categoria (tra l’altro danneggiate dall’uso indiscriminato di guide improvvisate anche per iniziative a pagamento) e con le altre associazioni a noi simili con le quali avevamo intessuto una serie di rapporti di scambio.
Abbiamo anche ridotto gli investimenti. Come è noto Arkeo non chiede e non ha mai chiesto sovvenzioni economiche ma ha sempre investito i propri fondi, ottenuti con il tesseramento, le libere donazioni dei soci e le offerte dei visitatori, nel recupero di beni culturali montegranaresi. Quest’anno abbiamo dovuto tenere ferme le iniziative anche in funzione del fatto che le nostre entrate derivanti dalle offerte dei visitatori sono nettamente calate a causa delle “concorrenza” di Comune e Archeoclub.
Altro motivo per cui non abbiamo ancora destinato gli avanzi di bilancio del 2014/15 ad alcuna opera è dovuto al giudizio negativo circa l’azione di promozione turistica del Comune, completamente sbagliata, priva di un progetto generale e di una visione di insieme, totalmente incentrata sull’apparenza mediatica ma senza alcuna sostanza. Investire in un contesto di questo tipo è impossibile. Attenderemo tempi migliori.

Luca Craia

giovedì 16 aprile 2015

Ratificata la convenzione tra Arkeo e l’Università di Bologna




Il Consiglio Direttivo di Arkeo, riunitosi ieri sera, ha ratificato con voto unanime la convenzione con l'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna per lo svolgimento delle attività di tirocinio. Con questo accordo di collaborazione Arkeo si mette a disposizione dell’ateneo più antico d’Italia e del mondo, nella fattispecie della di Lettere e Beni Culturali, per far svolgere a studenti e laureati il proprio tirocinio curriculare o formativo presso la nostra associazione.
In questo modo, nel dare sostegno alla formazione e allo sviluppo della cultura italiana, riusciremo ad avere a disposizione persone capaci e preparate per coadiuvare i nostri studi archeologici e storici sul territorio. In particolare un giovane laureato, molto preparato e con all’attivo pubblicazioni rilevanti, sarà presto al nostro fianco per svolgere il suo tirocinio formativo lavorando sulla ricerca sia filologica che archeologica relativa alla storia di Montegranaro e del suo territorio.
È un momento di grande importanza per la nostra associazione che riteniamo porterà benefici a Montegranaro amplificando il già cospicuo impegno che Arkeo già spende per la ricerca e lo studio della nostra storia. Secondo la convezione, infatti, tutti i risultati degli studi effettuati durante i tirocini resteranno di proprietà di Arkeo e, quindi, nella disponibilità della città di Montegranaro.

Luca Craia