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mercoledì 12 ottobre 2016

Discariche improvvisate e sporco ovunque: il regolamento sulla differenziata non funziona

Circonvallazione Sud
È stato approvato il 4 agosto scorso, ben due mesi fa, il Regolamento Comunale sull’Igiene Ambientale e la Raccolta Differenziata, con un atto di forza da parte dell’assessore competente, Roberto Basso, che poteva essere giustificato solo con la somma urgenza con la quale lo stesso regolamento doveva essere applicato. In effetti l’urgenza c’era, vista la sporcizia crescente che soffoca Montegranaro. Però, a tutt’oggi, sembra che quel testo imposto al Consiglio Comunale senza neanche dare il tempo alla minoranza di leggerlo, approvato senza la minima partecipazione di cittadini e associazioni, è rimasto lettera morta. Alla faccia dell’urgenza.
via Boncore
La conseguenza qual è? Basta farsi un giro per il paese per vederla: Montegranaro non è mai stata così sporca. I bidoni creano difficoltà e sono insufficienti per la capienza necessaria a una famiglia media, l’Ecocentro è chiuso alle Partite Iva, la spazzolatrice spazzola solo in centro della strada perché non vengono messi in maniera programmata i divieti di sosta.
Contrada Sant'Anna
E poi c’è l’inciviltà della gente. La gente va educata, lo abbiamo sempre detto, al rispetto del prossimo e delle regole. Il Regolamento doveva inserire le giuste sanzioni per chi non rispetta le regole. Dove sono queste sanzioni? Nascono discariche abusive in ogni dove, la gente butta via di tutto in maniera indiscriminata con una specie di consapevole impunità. E l’assessore chi dice? Si occupa d’altro, fa l’assessore di tutto meno che del suo. E Montegranaro soffoca nella sporcizia.

Luca Craia

venerdì 7 ottobre 2016

L’Anfass esce al buio. Le riqualificazioni a metà



Ho già avuto modo, nei giorni scorsi, di rimarcare il fatto positivo dell’apertura di una sede Anfass all’interno dell’edificio dell’ospedale vecchio di Montegranaro. È una decisione che va nella giusta direzione per ridare un po’ di linfa vitale al centro storico che, come sappiamo, se non è morto ci va vicino. La sede dell’associazione, che si occupa di famiglie con persone affette da disabilità intellettive, una volta a pieno regime porterà sicuramente gente nel quartiere antico, e questo è parte della soluzione al problema. Tanti interventi di questo genere possono contribuire a rivitalizzare il castello cittadino.
Ma, come sempre, a Montegranaro le cose si fanno così, tanto per farle. È evidente anche in questo caso perché, se si dà la possibilità a un’associazione così importante di installarsi in una sua sede che, già di per sé, è un fatto rilevante e che, nel contempo, favorisce una strategia politica che dovrebbe essere prioritaria, ma non la si mette in condizione di farlo nel modo più agevole possibile, le cose sono state fatte alla bell’e meglio, con la mano destra che non sa cosa fa la sinistra e forse il cervello nemmeno.
La sede è già stata inaugurata ma in piazzale Leopardi ancora manca la pubblica illuminazione. Lo sanno bene in piazza Mazzini, lo segnalai io stesso due anni fa ma non fui ascoltato. L’assessore Basso mi rispose, bontà sua, che avrebbe provveduto (ma non si occupava di rifiuti) a far rifare l’impianto danneggiato, ma deve essere un impianto particolarmente complesso perché, dopo due anni, ancora non ne sono venuti a capo. Intanto l’Anfass apre la porta della sua sede in un luogo buio e, consentitemi, coi tempi che corrono, per niente sicuro.

Luca Craia

giovedì 6 ottobre 2016

Scandalosamente la Sindaca tira in ballo Vincenzo Valentini. E il vice accusa la Polizia Municipale.



Non si fa scrupolo Ediana Mancini a tirare in ballo persino il cittadino onorario di Montegranaro, il dottor Vincenzo Valentini, che tanto lustro sta dando al nostro paese, pur di mettere via i piedi dalla melma in cui l’assessore Strappa ha fatto cadere la sua giunta. In un articolo de Il Resto del Carlino il primo cittadino equipara la posizione del suo assessore con quella del cugino, Vincenzo Valentini appunto che, come tutti sappiamo, risiede a Roma e non a pochi metri dalla palazzina dove un appartamento è stato affittato al gruppo di Rom che stanno mettendo a ferro e fuoco Montegranaro.
È un comportamento meschino perché, se è vero che sia la Strappa che Valentini sono coeredi e, quindi, cointestatari dell’appartamento in questione, è anche vero e incontestabile che Vincenzo Valentini oggettivamente non può, data la distanza, monitorare nel dettaglio cosa accade a Montegranaro, dandone delega sulla fiducia ai parenti locali, mentre la Strappa vive e lavora a Montegranaro, di cui è anche assessore ai Servizi Sociali, per cui, prima di affittare un bene a dei criminali, dovrebbe porre particolare attenzione, sia perché in grado di conoscere la situazione in prima battuta, sia per il proprio ruolo istituzionale. E in questo poco vale il fatto che l’atto di locazione sia stato compiuto da un terzo parente, rimane il caso politico che è, secondo me, grave e che, in altri contesti magari più virtuosi, avrebbe prodotto le dimissioni dell’assessore.
Altrettanto grave è l’affermazione del Vicesindaco Endrio Ubaldi, riportata dal Corriere Adriatico, in cui si vorrebbe che l’affitto sia stato concesso sulla scorta di “regolari controlli espletati dalla Polizia Municipale”, accusando indirettamente la stessa Polizia Municipale di non aver effettuato detti controlli a dovere, visti gli esiti.
Insomma, il vizio di sputare veleno non passa.

Luca Craia

martedì 27 settembre 2016

Fortuna la Poderosa.



A me l’idea dei mercatini in piazza piace. L’ho sempre detto e continuo a pensarlo: è un’idea su cui vale la pena insistere e puntare, perché la valorizzazione del centro storico passa attraverso questo tipo di iniziative, Fermo docet. Ma occorre un progetto che l’assessore Beverati sembra non avere. Non si può pensare di fare qualcosa di concreto con un’unica iniziativa azzeccata in un anno, sbagliando tutto il resto che, tra l’altro, è pure poco o niente.
Non si può pensare di investire 1534,15 Euro per un evento interessante e potenzialmente utile se questo non fa parte di una visione di insieme molto più ampia. E questa visione di insieme non c’è, lo possiamo affermare senza tema di smentita dopo due anni e mezzo di amministrazione in cui Beverati non ha voluto o potuto fare niente per il centro storico, eccetto qualche estemporaneo quanto evitabile proclama a mezzo stampa.
Ed è anche per questo che la cosa non funziona: a parte il fare un evento di sabato, che sembra avere già in mente la giustificazione per il fallimento (“non si poteva di domenica, c’era Clown & Clown a San Giusto”, mi pare di sentirlo), se non hai una proposta interessante e continuativa la gente non si abitua a venire a divertirsi in paese, va fuori.
Sabato scorso la piazza era piena, è vero, ma solo perché c’era la presentazione della Poderosa. Finita la parte sportiva è sparita la gente. Poi, che Montegranaro non recepisca quasi niente, che si preferisca sempre andare altrove piuttosto che vivere e far vivere il paese, è un dato di fatto. Ma se non c’è un progetto di largo respiro, che parte da lontano e vuole andare ancora più lontano, la gente non ti dà retta. E questo capita a Beverati: spende 1534,15 Euro ma la gente non gli dà retta.
Allora insistiamo sul mercatino, ottima iniziativa. Ma pensiamolo meglio e, soprattutto, facciamo che sia parte di una grande idea e non la sola unica idea buona.

Luca Craia