mercoledì 24 novembre 2021

Civitanova Marche. Leonardi (FDI): “Attenzione massima alla provincia di Macerata, grazie al Presidente Acquaroli e di tutta la Giunta”

 

Comunicato integrale

 

“L’incontro promosso dal presidente della Giunta regionale, Francesco Acquaroli, e dall’assessore alle Infrastrutture, Francesco Baldelli, con i Presidenti di Confartigianato Imprese, Cna, Confcommercio, Confesercenti e Confindustria della provincia di Macerata, il Sindaco di Civitanova Marche Fabrizio Ciarapica e al quale ho partecipato ha mostrato – ancora una volta – come il lavoro sinergico messo in piedi per la viabilità della Provincia di Macerata stia procedendo a ritmi serrati”. Questo il commento del consigliere di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Elena Leonardi, nonché presidente della IV Commissione consiliare Permanente, al termine dell’incontro svoltosi nella mattinata odierna nella sala Consiliare del comune di Civitanova per la presentazione di un’ulteriore opera infrastrutturale che faciliterà i collegamenti viari fra le province di Macerata e Fermo. Presenti, inoltre, i consiglieri regionali di FdI Pierpaolo Borroni e, per il fermano, Andrea Putzu.

“Come avvenuto, nei giorni scorsi, nell’incontro con i Sindaci della Valle del Potenza a Macerata, abbiamo inteso condividere l’andamento dei progetti che stiamo portando avanti, in modo coordinato, con l’assessore con delega alle Infrastrutture Francesco Baldelli, l’intero Esecutivo regionale e noi rappresentanti di maggioranza del maceratese presenti in Consiglio regionale. Ridurre il gap infrastrutturale di quest’area, rafforzando anche la sicurezza e snellendo la viabilità in generale, sono le nostre stelle polari. Abbiamo inteso, quindi, aggiornare lo stato dell’arte a seguito, nella scorsa primavera, della stipula della Convenzione tra Regione Marche e ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile (MIMS) per la realizzazione del collegamento della vallata del Potenza a Macerata, importo 10 milioni di euro, con affidamento dei lavori previsto entro l’anno e conclusione calendarizzata nel 2024. Un progetto di grande respiro che si innesta nel piano ampio che vede anche la realizzazione del casello autostradale sulla A14 fra Porto Potenza Picena e Porto Recanati, inserito tra gli interventi prioritari del Masterplan delle Infrastrutture. Il terzo punto è, com’è noto, la costruzione di una rotatoria a Porto Recanati alla fine della strada statale “Regina” finanziata dalla Regione Marche con un milione di euro e che sarà realizzata da Anas. Durante l’incontro, inoltre, è stata presentata il la Bretella di collegamento SS. 77-SS. 16 Civitanova Sud che interessa anche i comuni di Sant’Elpidio a Mare e Porto Sant’Elpidio con un costo stimato dell’opera di oltre 35 milioni di euro e che sta ultimando il proprio iter amministrativo. Sono opere sinergiche fra loro e che andranno, certamente, a ridurre il gap infrastrutturale della provincia di Macerata, garantendo – conclude Elena Leonardi, consigliere di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale e presidente della IV Commissione consiliare Permanente – una viabilità maggiormente scorrevole per i cittadini, per le imprese, e rafforzando anche la vocazione turistica del territorio”.

 

Elena Leonardi

Consigliera FdI Regione Marche – Presidente IV Commissione consiliare

Montegranaro e i suoi tesori da scoprire: il Barocci di SS.Filippo e Giacomo.


Non sappiamo (ancora, ma ci stiamo lavorando) come ci sia finito un Barocci a Montegranaro, ma c’è e tanto basta. Rappresenta un tema piuttosto insolito per una chiesa cattolica, la circoncisione di Gesù, e lo fa in maniera piuttosto cruenta rispetto a come il tema viene normalmente trattato nei rari casi in cui compare. Ad esempio, la circoncisione di Rubens, presente a Genova, mostra l’atto chirurgico ma nascondendolo dietro le mani del circoncisore. Stessa cosa fa il Signorelli nella sua opera esposta a Londra. Nella tela montegranarese, invece, il Barocci non esita a mostrare sia l’atto dell’incisione, mettendo in primo piano la lama, che addirittura il sangue del Bambino, dando all’opera una connotazione peculiare.

Federico Barocci è uno dei più importanti, se non il più importante esponente del manierismo italiano. Le sue opere sono esposte nei maggiori musei del mondo, come ila National Gallery di Londa o al Del Prado a Madrid. C’è da dire che il dipinto non sembra essere completamente opera di Federico, piuttosto si possono riconoscere mani diverse, il che significherebbe che si tratta di un’opera di bottega a cui il Maestro ha messo mano solo parzialmente. Ma questa mano è riconoscibilissima inequivocabilmente nel volto della Madonna, inconfondibilmente baroccesca. Viene datato tra il 1590 e il 1599 e lo troviamo in un buono stato di conservazione.

È una tela importante per dimensioni, misurando in altezza 270 centimetri e in larghezza 161. È sprovvisto di cornice, segno questo che era la pala di un altare, forse dell’antica e cinquecentesca SS.Filippo e Giacomo, poi smontata e portata nella cosiddetta cripta quando, nel 1770, fu edificata l’attuale chiesa.

A corredo della stessa chiesa c’era anche, molto probabilmente, la natività seicentesca che oggi alloggia  di fronte, ed entrambe finirono a Sant’Ugo, dimenticate da tutti. Immaginate semplicemente che, quando entrai a Sant’Ugo dopo anni di oblio, nel 2010, per riaprirla e renderla finalmente fruibile sistematicamente al pubblico com’è oggi, trovai la preziosa tela del Barocci buttata a terra rivolta verso il pavimento.

Oggi finalmente ha una collocazione consona e può essere ammirata nelle occasioni di apertura della chiesa, che oramai è un complesso unico con Sant’Ugo e ne segue il calendario di apertura, o nei tour che organizzo insieme ad Arkeo. Il prossimo sarà programmato a breve per una delle due domeniche che precedono il Natale.

 

Luca Craia

 

In centro storico arrivano le telecamere. Ma servono anche la ZTL e il controllo di vicinato.

Anche il centro storico di Montegranaro entra nei nuovi interventi per il patto per la sicurezza urbana a cui il Comune di Montegranaro ha aderito: arrivano infatti due telecamere di prossimità a controllare altrettante zone del paese antico: vicolo del Forno e piazzale Leopardi. Quest’ultimo necessita assolutamente di maggiore attenzione in quanto vi si segnalano da tempo movimenti poco chiari, specie nelle ore notturne.

Ma è il centro storico nella sua interezza che ha bisogno di controlli sistematici ed efficaci, se si vuole davvero iniziare a programmarne la rinascita. La parte più antica di Montegranaro, infatti, per la sua stessa conformazione angusta, tende a essere un luogo idoneo per traffici illeciti, aiutati anche dalla presenza di numerosi stabili disabitati che spesso si prestano a essere sede per residenze illegali e depositi di merci altrettanto fuori dalla legge. Per questo ogni iniziativa volta a migliorare la sicurezza del quartiere è una benedizione.

Importantissima sarebbe l’istituzione di una zona a traffico limitato per i residenti, chiudendo con un varco elettronico via Solferino che, di fatto, è l’unico vero accesso al centro storico. Della cosa ho già avuto modo di discutere con gli assessori Beverati e Gismondi e ho trovato grande apertura e disponibilità, al contrario di quanto registrato in passato con la totale avversione all’idea da parte soprattutto dell’ex assessore ai lavori pubblici Perugini. La Ztl consentirebbe un controllo minuzioso su qualsiasi veicolo entri o esca dal centro, coinvolgendo anche la stessa popolazione che noterebbe immediatamente la presenza di mezzi non della zona. Sarebbe di per sé una bozza di quel controllo di vicinato di cui tanto si parla ma che sembra così difficile da attuare, nonostante altrove abbia dato risultati apprezzabili.

Comunque stiamo assistendo a un cambio di sensibilità nei confronti del paese antico, cosa ch fa ben sperare per il futuro se il tutto verrà poi finalizzato a un progetto di recupero serio, concreto e realizzabile.

 

Luca Craia