sabato 20 novembre 2021

Conte e la grottesca polemica contro la Rai.

È davvero sciatta, a tratti grottesca, la polemica di Conte contro la RAI rea, a suo dire, di avere “scelto di escludere, fra tutte le forze dell'arco parlamentare, unicamente il Movimento 5 Stelle, partito di maggioranza relativa grazie a 11 milioni di elettori”. Conte continua a ritenersi a capo di un partito che rappresenta la maggioranza relativa quando sa benissimo di non rappresentarla più da un bel po’, anzi, di essere alla guida ormai di un partitino.
E se i numeri gli danno ragione in Parlamento fino al momento in cui si voterà di nuovo, per quanto riguarda le nomine RAI questi numeri dovrebbero valere zero, almeno secondo le logiche stesse del Movimento 5 Stelle che, se ben ricordo, ha sempre lanciato strali, e aggiungerei giustamente, contro la lottizzazione delle nomine. Salvo poi lamentarsi di non aver partecipato alla suddetta lottizzazione ultima in ordine cronologico. Ma se sei contro la lottizzazione, tienitene fuori.
L’idea poi dell’ “Aventino” nei confronti dei programmi Rai mi pare di una puerilità sconfortante. Se Conte rinuncia ad apparire sulla TV nazionale, è un problema di Conte, della sua comunicazione, della sua strategia. Certamente non creerà problemi alla RAI. Caro Avvocato, i tempi della scuola materna sono lontani, se ne rende conto?

Luca Craia


 

La prepotenza della Cina e la sottomissione della comunità internazionale


La Women’s Tennis Association sta dimostrando molto più coraggio della politica internazionale attaccando anche in maniera piuttosto dura l’intoccabile Cina sul caso della scomparsa di Peng Shuai, la tennista cinese ex numero 1 di doppio al mondo. Il caso è spaventoso: la Cina si permette il lusso di far sparire nel nulla non solo una persona, ma un personaggio internazionale la cui vicenda, ovviamente, non poteva passare inosservata. In questo la Cina dimostra tutta la sua arroganza e la presunzione di una impunità che, nei fatti, è vera e concreta.

In effetti la Cina si sta permettendo molte cose ai danni del genere umano: la Cina inquina come se non ci fosse un domani, sottoponendoci tutti alle conseguenze di questo modo di produrre che noi occidentali abbiamo abbandonato da un pezzo proprio per salvaguardare la salute nostra e, pensa un po’, anche dei Cinesi, e in questo modo si mette sul mercato in maniera estremamente più concorrenziale rispetto alle nostre imprese, creando di fatto una concorrenza sleale inaccettabile; la Cina calpesta abitualmente i diritti umani, incarcera, fa sparire, uccide gli oppositori con disinvoltura; la Cina calpesta gli accordi internazionali e si mangia Hong Kong in un solo boccone e rischia di fare altrettanto con un bel po’ d’Asia che ha attorno; la Cina si arma, schiera truppe, costruisce armi di distruzione di massa, mostra i muscoli a tutti il mondo; la Cina blocca il pianeta con una pandemia le cui origini rimangono tuttora sconosciute e misteriose.

E di tutto questo la Comunità Internazionale fa spallucce, perché la Cina non si tocca, la Cina è grossa, la Cina è potente. Quindi tutti quei bei discorsi sui diritti umani e sul progresso sostenibile vanno a spatasciarsi contro il muro del più prepotente che, tanto, alla fine fa come gli pare. Almeno lo sport ci prova a far capire a questi bulli universali che potranno anche essere potentissimi ma sempre bulli miserabili rimangono.

 

Luca Craia