lunedì 15 novembre 2021

Le Spartan Queens e la Fondazione Marco Apolloni: quando lo sport incontra a solidarietà culturale.

Comunicato integrale

 

Anche lo sport montegranarese si attiva a favore della Fondazione Marco Apolloni, un sodalizio no profit che persegue finalità di solidarietà culturale, sociale e sportiva.

Domenica 21 novembre alle ore 10:00 si invitano tutti gli sportivi, montegranaresi e non, al campo La Croce di Montegranaro per assistere al raggruppamento di mini rugby, categoria U13, a cui parteciperanno le società Falconara Dinamis Rugby, Banca Macerata Rugby e la locale Spartan Queens Rugby Montegranaro.

L’evento ha lo scopo di far giocare i mini rugbysti in una sana competizione che incarna perfettamente il concetto di disciplina sportiva intesa come lealtà e pieno rispetto dei principi del fair play; un clima conviviale che solitamente si conclude con un buon terzo tempo, in sintesi, il rugby non è una semplice attività sportiva, è una scuola di vita.

Nel corso della manifestazione i partecipanti avranno modo di aiutare concretamente la Fondazione Marco Apolloni attraverso donazioni che contribuiranno a creare una borsa di studio per gli studenti dell’Istituto Alberghiero “A. Nebbia” di Loreto, unattenzione speciale rivolta ai giovani proprio in quel settore turistico-alberghiero tanto amato da Marco.

Potrete seguire la Fondazione tramite social sui canali Facebook e Instagram.


 

Rapporto Caritas: la Chiesa il prima linea. Ma la situazione è preoccupante.

 

È stato pubblicato in questi giorni il rapporto annuale dell’attività della Caritas diocesana. Dai dati resi noti dall’organismo pastorale, oltre a rendere merito a questa grande realtà e evidenziarne l’importanza dell’azione sociale, disegnano una situazione economica piuttosto preoccupante. Nella Diocesi di Fermo, infatti, gli interventi a favore di situazioni di bisogno, nell’arco del 2020, sono stati 1812. Le comunità che hanno presentato più problemi sono Civitanova Marche, con 565 interventi, Fermo con 431 e Porto San Giorgio con 107. Il 44% delle persone che si sono rivolte alla Caritas per ottenere aiuto è italiano, il 15,12% marocchino, il 2.92% albanese. A livello diocesano sono state sostenute 91 famiglie col fondo affitti, a 12 persone è stato dato alloggio in appartamenti e 13 hanno usufruito del dormitorio.

Montegranaro è il quarto centro come numero di famiglie aiutate: sono ben 93 gli interventi, mentre sono 312 i pacchi alimentari consegnati per un totale di circa 100 quintali di alimenti. Sono anche state pagate 43 bollette di utenze. Anche a Montegranaro il 44% delle famiglie aiutate è italiano e addirittura delle 43 utenze pagate sono italiane il 68%. Una considerazione che va fatta riguarda l’orgoglio di tante famiglie che stentano a chiedere aiuto direttamente, altrimenti il dato sarebbe senz’altro più grave.

È una situazione preoccupante se non allarmante, perché mostra una realtà alla quale non siamo abituati e che, per quanto in parte attribuibile alla pandemia, è certamente anche dovuta alla profonda crisi economica dei settori produttivi peculiari del nostro territorio, quelli legati alla calzatura. Se uniamo questi dati a quelli provenienti dal fronte sicurezza e ordine pubblico, il quadro sociale che ne esce dovrebbe indurre a serie riflessioni chi ha la responsabilità di governare e amministrare il territorio. Se non si interviene subito, il futuro potrebbe riservarci dati ben peggiori con tutto quello che ne consegue.

È comunque d’obbligo ringraziare i volontari che davvero lavorano incessantemente e con un impegno inimmaginabile in quello che è davvero il primo aiuto al prossimo, un prossimo che non ha distinzioni di etnia e tanto meno di fede religiosa: la Caritas aiuta gli uomini nella loro essenza di esseri umani. E vorrei anche ricordare a tutti quelli che attaccano la Chiesa identificandola con il male che, in quanto organizzazione umana, è insito al suo interno, che anche la Caritas è Chiesa, è quella Chiesa che va in aiuto degli uomini senza chiedere nulla, una Chiesa che spesso si sostituisce allo Stato e a tanti di quelli che parlano di solidarietà e umanità sui social e restano seduti sul divano attaccando la Chiesa e i cattolici.

 

Luca Craia

domenica 14 novembre 2021

La castagnata riempie la piazza. Montegranaro è viva e vivace.

 

La castagnata dell'Avis è delle altre associazioni che l'hanno organizzata, nonostante fosse stata rimandata dalla scorsa settimana, ha riempito piazza Mazzini come nei tempi migliori, anzi, di più. Il cuore di Montegranaro pieno di gente festosa è un bel segnale, dopo le sofferenze della pandemia ma anche dopo anni in cui il paese è la sua comunità sembravano apatici, poco reattivi alle sollecitazioni, come se le divisioni della politica tenessero la gente a casa. La gente sta tornando a vivere il paese e a ricucire strappi indotti, per lo più non voluti ed evidentemente mal tollerati. E Montegranaro ricomincia a vivere, in un ritrovato clima di unità. È un bel momento, facciamolo durare.

Luca Craia 

Brutta sconfitta e brutta prestazione. La Sutor perde (male) a Cesena


 

Tigers Cesena: Bugatti 16, Nwokoye 8, Giorgini, Anumba 11, Bertini, Mascherpa 3, Moretti 7, Genovese 10, Gallizzi 12, Ndour, Arnaut 3, Brighi 4. All: Tassinari.

Sutor Basket Montegranaro: Galipò 4, Masciarelli, 5 Angellotti 4, Torrigiani, Korsunov 8, Alberti 1, Barbante, Verdecchia, Botteghi, 18 Mariani 1, Murabito 11, Crespi ne. All: Baldiraghi.

Arbitri: Occhiuzzi di Trieste e Bragagnolo di Codroipo (Udine).

Note. Parziali: 28-9, 49-27, 70-41. Tl: Cesena, Sutor. Tiri da 3 Punti: Cesena, Sutor. Rimbalzi: Cesena, Sutor. 

 

CESENA – Brutta prestazione per la Sutor Montegranaro che ha subito la terza sconfitta consecutiva a Cesena per 85-52. I gialloblù non sono stati mai in partita, hanno sempre subito il gioco degli avversari in entrambi i lati del campo e quello che più ha stonato, e che sono sembrati passivi sopratutto in difesa e mosci in attacco. In pratica, la gara si è conclusa nel primo periodo quando i Tigers hanno chiuso avanti dopo 10’ sul 28-9 con la gara per i calzaturieri che era già compromessa. 

Cronaca – La Sutor va in campo senza l’infortunato Crespi alle prese con problemi alla caviglia. Il primo canestro della contesa lo realizza Masciarelli poi, Cesena sale in cattedra e dopo essere andata avanti 6-3 con un parziale di 12-0 raggiunge il massimo vantaggio grazie ad un canestro di Bugatti, 18-3 al 6’. La Sutor non riesce a reagire e i Tigers volano al massimo vantaggio con  Nwokoye per il 24-5. Il primo periodo si chiude sul 28-9.

Nel secondo quarto, la Sutor si propone meglio in campo, Cesena ha sempre il comando della contesa, ma il parziale della seconda parte è di 21-18 e al riposo lungo il punteggio è fissato sul 49-27.

Al ritorno in campo, la squadra di Tessitori raggiunge il nuovo massimo vantaggio, 62-31 con due tiri liberi di Moretti e mette in ghiaccio la partita. Dopo 30’ il punteggio è fissato sul 70-41. Baldiraghi dopo aver provato di tutto da spazio ai giovani, Botteghi è l’unico a battersi come un leone, per lui alla fine 18 punti e una buona prestazione però, la sconfitta non può essere evitata. La Sutor perde 85-52 dimostrando ancora una volta tante lacune che non sarà facile colmare.

“Quella andata in scena a Cesena – ha detto il coach Massimiliano Baldiraghi – è stata una gara in cui i Tigers ci sono stati superiori per tutta la partita. In questo momento non siamo una squadra che ha livello di Cesena, questa è la realtà. La cosa che non va bene e che dobbiamo approcciare meglio alle partite. E’ vero che ci mancava Crespi che è il nostro intimidatore dell’area pitturata però, noi siamo stati molto negativi nonostante una buona prova fornita da Botteghi che è stato il migliore dei nostri. Dobbiamo avere un approccio diverso alle partite e anche chi viene chiamato in causa dalla panchina, deve essere cosciente del fatto che in campo deve andare ad affrontare una battaglia. Ho provato a fare delle rotazioni che però non mi hanno dato l’effetto sperato. E’ chiaro che i giovani devono crescere e migliorarsi però, l’atteggiamento, lo spirito, la durezza e la cattiveria sono cose che ci appartengono e le voglio vedere in campo, se non riusciamo a fare questo, allora tutto diventa un problema”. 


Ufficio Stampa

Sutor Basket Montegranaro 

Com'era la situazione un anno fa? Confronto tra i casi giornalieri di Covid-19


Il grafico qui sotto mostra l'andamento della pandemia in Italia giorno per giorno fin dall'inizio. La curva rappresenta il numero dei casi giornalieri. Ieri, in Italia, ci sono stati 8539 nuovi casi. Lo stesso giorno di un anno fa i casi erano 5 volte tanto. Ieri in Italia risultavano vaccinate con 2 dosi 43.732.634 persone. Un anno fa, il 13 novembre, i vaccinati erano esattamente 0. A voi studio. 

 Luca Craia

sabato 13 novembre 2021

Niente da fare per la Madonnina delle scuole. Gentili respinge la proposta di Salvatori


Niente da fare per la Madonnina delle scuole di Monte San Giusto: in Consiglio Comunale, ieri, il Sindaco Andrea Gentili ha respinto la proposta del Consigliere Comunale di opposizione, Andrea Salvatori, di rimettere a posto la statua rimossa dal tetto dove era collocata da sempre dopo il terremoto del 2016 per problemi di staticità. Salvatori chiedeva quantomeno di posizionare la scultura della Madonna in prossimità della scuola stessa, qualora rimetterla dov’era fosse stato troppo complesso. Il Sindaco ha respinto la proposta, pur dicendosi concorde col suo contenuto, perché avrebbe significato impegnare la maggioranza su una questione già presa in considerazione, frase piuttosto criptica di cui capiamo solo che, in realtà, non c’è alcuna volontà di soddisfare quella che non è soltanto la richiesta di un Consigliere Comunale ma è interpretazione di un volere comune nella cittadinanza.

Amareggiato, Salvatori ha affidato al suo profilo Facebook la sua reazione: “rammaricati di questo continuo atteggiamento ostile e presuntuoso da parte di tutta la maggioranza” dice il Consigliere di minoranza “continueremo a batterci affinché la Madonna torni alla sua postazione storica, anche se la struttura dovesse avere un’ altra destinazione d’uso, perché essa ha un valore affettivo per tutti i nostri concittadini, così come continueremo a lavorare per il bene della cittadinanza”.

 

Luca Craia