Traguardo simbolicamente importante, quello raggiunto oggi a Montegranaro, dove il numero complessivo dei positivi al covid19 scende sotto il minimo storico del 2021, assestandosi a 21 casi. 38 sono le persone in quarantena.
Traguardo simbolicamente importante, quello raggiunto oggi a Montegranaro, dove il numero complessivo dei positivi al covid19 scende sotto il minimo storico del 2021, assestandosi a 21 casi. 38 sono le persone in quarantena.
Vedere i Kompagni, siano essi rossi o gialli poco importa, che gioiscono per il rinvio a giudizio di Salvini dopo essere rimasti basiti dal precedente non luogo a procedere è divertente ma non propriamente esilarante, essendo questo simbolo di come ormai si fa politica in Italia. E la politica, in Italia, non sono da parte dei Kompagni ma particolarmente da parte loro, non si fa più con la dialettica e il confronto, ma si fa con le denunce, si fa nei tribunali, si fa davanti ai giudici. È un fenomeno internazionale, ne abbiamo già parlato, si chiama “slap” ed è un sistema pratico per zittire giornalisti, blogger e oppositori in genere, molto utile, veloce ed economico, specie in sistemi giudiziari dove scorrazzano vari Palamara.
C’è poco da gioire, in realtà, visto che il non luogo a procedere di pochi giorni fa su un caso fondamentalmente analogo dovrebbe fare giurisprudenza anche per quest’ultimo, ma non si sa mai, vista la miriade di leggi che abbiamo, la loro contraddittorietà e la conseguente discrezionalità dei giudici a emettere sentenza non sempre sui fatti quanto sulle convenienze politiche (vedi di nuovo Palamara). Ma si gioisce intanto per quel meccanismo perverso che ha sempre portato il popolo a vedere lo spettacolo delle esecuzioni. C’era tutta Parigi quando staccavano le teste ai nobili, e i nostri umanitari contemporanei, quelli del “restiamo umani”, non disdegnerebbero certo di veder rotolare la capoccia di un oppositore, piuttosto che discutere sui temi e confrontarsi.
Si fa così, ai piani alti come ai piani bassi. I tribunali si intasano di queste liti quasi sempre temerarie nell’impunità di chi le promuove. Intanto, oltre a cagionare danno alla vittima di slap, si rallenta la giustizia e si mortifica il sistema democratico. E si gioisce.
Luca Craia
Una bella
vittoria, un successo importante in chiave salvezza diretta quello ottenuto
dalla Sutor Basket Montegranaro sul campo della Gesteco Cividale. Una squadra quella
gialloblù che ha saputo gettare il cuore oltre l’ostacolo passando su un campo
che in questa stagione era ancora inviolato mostrando anche una buona
pallacanestro restando calma e tranquilla nel momento topico della contesa
quando gli avversari erano arrivati a stretto contatto nel punteggio. Tutti
quelli scesi in campo hanno dato il massimo, la palla ha girato a meraviglia,
ma la sfida i veregrensi l’hanno vinta in difesa tenendo Cividale sotto i 60
punti, cosa quasi inusuale per la squadra di coach Stefano Pillastrini.
Con Marco
Ciarpella, abbiamo provato a fare il punto della situazione.
Coach che gara è stata quella con
Cividale?
“Siamo
scesi in campo con il giusto atteggiamento in un parquet dove nessuno aveva mai
vinto. Avevo chiesto ai ragazzi di giocare con tranquillità e di divertirsi.
Sicuramente nel primo tempo abbiamo preso grande fiducia giocando ad un buon
ritmo che ci ha permesso di contenere i nostri avversari. Poi, inevitabilmente
è venuta fuori la loro grande fisicità difensiva, hanno iniziato a fare
canestri importanti e il divario, man mano si è ridotto. Però, siamo stati
bravi a realizzare canestri molto importanti, arrivati da più giocatori e credo
che questa sia una vittoria molto importante per noi. Ora dobbiamo rimanere concentrati
per la prossima sfida con Mestre”.
Che importanza da a questa
vittoria?
“Sicuramente
un bel successo che ci da tanta fiducia. Noi però dobbiamo pensare che ci sono
ancora tre partite da giocare la prima delle quali sarà quella con la Vega
Mestre mercoledì prossimo dove approcciare al match con pazienza usando quelle
che sono le nostre armi tattiche”.
Siete
stati bravi anche a gestire il finale, no era sicuramente facile, cosa ne
pensa?
“Abbiamo
provato a cambiare la difesa sul pick and roll sempre con l’idea di proteggere
l’area cercando di abbassare il ritmo e di restare accoppiati con i lunghi e i
loro tiratori. Poi qualcosa è stato cambiato, nel terzo quarto Fattori ci ha
messo in difficoltà, la squadra qualcosa ha pagato però, è stata brava a prendersi
la partita. Voglio fare una menzione particolare a Francesco Ciarpella perché
nei momenti importanti ha catturato rimbalzi fondamentali e realizzato un paio
di canestri importanti. Però, il merito è di tutti perché con Cividale abbiamo
gestito la partita coinvolgendo più giocatori del solito e chi è sceso in campo
ha risposto presente”.
L’allievo ha superato il maestro
battendo Stefano Pillastrini?
“Io a Stefano devo dire solo grazie. Ho avuto la possibilità di affrontarlo e questo per me è stato un bel regalo visto che se alleno lo devo a lui. Gli sono grato, Pillastrini ha una squadra importante che sta facendo un bel percorso con un progetto completamente nuovo. Lo avevo avvisato qualche settimana fa a Sutor Overtime che saremmo venuti a Cividale per vincere. Lo saluto e gli faccio un grande in bocca al lupo”.
L’Ufficio
Stampa
Sutor
Basket Montegranaro
UEB Gesteco Cividale: Ohenhen 4, Gattolini ne, Miani 9,
Chiera 6, Cassese 5, Rota 10, Furin ne, Battistini 6, Fattori 8, Cipolla 9,
Hassan 2, Micalich ne. All: Pillastrini.
Sutor Basket Montegranaro: Edraoui ne, Aguzzoli 8, Riva 10,
Angellotti, Marini 8, Ciarpella F. 10, Gallizzi 4, Cipriani 8, Romanò 3,
Bonfiglio 12. All: Ciarpella M.
Arbitri: Cassinadri di Bibbiano (Reggio
Emilia) e Foschini di Russi (Ravenna).
Note. Parziali:.13-23, 31-35, 43-52. Tl:
Cividale 6/7, Sutor 8/10. Tiri da 3
punti: Cividale 11/35, Sutor 5/22. Rimbalzi:
Cividale 44, Sutor 36.
CIVIDALE –
Grande vittoria per la Sutor Basket Montegranaro che è passata in maniera
autoritaria sul campo della capolista Cividale per 59-63. L’allievo ha superato
il maestro, Marco Ciarpella ha battuto Stefano Pillastrini che è stato il suo
mentore quando ha iniziato la carriera di allenatore. La squadra ha risposto
bene alle sollecitazioni e alla fine è riuscita ad espugnare un campo che era ancora
imbattuto.
Cronaca – La gara si apre con una tripla di
Rota al quale risponde dall’arco dei 6,75 per ben due volte Bonfiglio per il
3-6 2’. La Sutor è molto ispirata e colpisce ancora con i primi due punti in
gialloblù di Aguzzoli per il 3-8 dopo 2’30”. La Sutor è sempre molto attenta,
Cividale soffre la difesa dei veregrensi però, la squadra di Ciarpella grazie a
Marini raggiunge il massimo vantaggio, 8-14 a metà del primo periodo. Due
canestri consecutivi di Cipriani danno alla Sutor il nuovo massimo vantaggio,
10-19 al 7’. Cipolla da tre punti riduce il disavanzo ma, al 10’ grazie ai
canestri di Riva i calzaturieri sono in vantaggio di 10 lunghezze, 13-23.
Nel
secondo quarto, la Sutor raggiunge con un canestro di Gallizzi in massimo
vantaggio più 11, 19-30 al 15’. Cividale si scuote e con un controparziale di
12-4 torna a meno 3, 31-34. Nel finale un tiro libero realizzato da Marini
fissa il punteggio al riposo lungo sul 31-35.
Al ritorno
in campo la Sutor ha subito la rimonta degli avversari che sono arrivati sul
meno 2, 39-41 al 24’. Qui i gialloblù sono stati bravi a restare sul pezzo e
con un controparziale di 4-11 a chiudere il terzo periodo avanti sul 43-52. In
avvio di ultimo quarto la Sutor con una tripla di Cipriani raggiungeva il nuovo
massimo vantaggio, 43-55 poi, Cividale riusciva a tornare in partita con una
tripla di Rota sul 57-59. I veregrensi però gestivano bene il finale grazie a
Francesco Ciarpella e Bonfiglio ed espugnavano Cividale per 59-63.
“Siamo scesi in campo con il giusto atteggiamento – ha detto coach Marco Ciarpella – in un parquet dove nessuno aveva mai vinto. Avevo chiesto ai ragazzi di giocare con tranquillità e di divertirsi. Sicuramente nel primo tempo abbiamo preso grande fiducia giocando ad un buon ritmo che ci ha permesso di contenere i nostri avversari. Poi, inevitabilmente è venuta fuori la loro grande fisicità difensiva, hanno iniziato a fare canestri importanti e il divario, man mano si è ridotto. Però, siamo stati bravi a realizzare canestri molto importanti, arrivati da più giocatori e credo che questa sia una vittoria molto importante per noi. Ora dobbiamo rimanere concentrati per la prossima sfida con Mestre”.
L’Ufficio
Stampa
Sutor
Basket Montegranaro
Comunicato integrale
Riteniamo essenziale che la Politica sia connessa sempre di più con il territorio che va a rappresentare. Il colloquio con le categorie ed associazioni spontanee nate sul territorio oltre che con le amministrazioni comunali è la base della democrazia, il dialogo è la buona amministrazione tanto più quando riguarda temi delicati ed impattanti come la gestione dei rifiuti.
E’ ormai nota la vicenda relativa alla redazione del Piano d’Ambito da parte dell’ATA e delle delibere prese nel giugno dello scorso anno dall’Assemblea dei Sindaci che individuavano una settantina di siti sul territorio provinciale quali possibili sede di discarica.
Dopo quasi un anno molte sono state le iniziative messe in atto dai Comitati, le richieste di ascolto e di intervento, c’è anche chi ha intrapreso le vie legali ottenendo una prima vittoria al TAR per l’accesso agli atti ed ottenere la documentazione che portò l’ATA a fare quella scelta.
L’amministrazione regionale appena insediata è intervenuta direttamente sul tema richiamando con una nota dell’Assessore competente i Presidenti delle Assemblee Territoriali d’Ambito sull’assenza dei Piani d’Ambito, ormai a distanza di più di cinque anni dall’approvazione del PRGR, e richiedendo una relazione con la quale si esplicitasse il percorso svolto per l’adozione. La Giunta Regionale ha anche avviato, attraverso una propria delibera, l’iter per la redazione del nuovo Piano Regionale della gestione dei rifiuti con le linee di indirizzo orientate ad una politica di smaltimento dei rifiuti adeguato alle normative europee in materia di gestione dell’economia circolare.
In molti sono a chiedere la revoca di quelle delibere che individuavano i 70 siti quali possibili sede di discarica.
Fra questi ora arriva anche la richiesta di convocazione dell’
ATA da parte di 21 Sindaci della Provincia di Macerata che rappresentano oltre
il 50% della popolazione della provincia e che vorrebbero l’annullamento di
quelle delibere, un atto significativo tenuto conto che la maggior parte di
quei Sindaci aveva votato favorevolmente le delibere che un anno fa
identificavano i 70 siti in provincia e che ora, alla luce delle azioni
intraprese dai comitati e dalla Regione, reputano invece opportuno rivedere
quella scelta.
E’ singolare pertanto che la Provincia di Macerata, nella persona del
Presidente Pettinari, non abbia ancora provveduto a convocare l’assemblea
dell’ATA per affrontare la richiesta di revoca della delibera con cui venivano
individuati i potenziali siti di discarica come richiesto anche dai Comitati di
cittadini.
Il Consigliere Elena Leonardi che ha seguito la vicenda fin dall’inizio e il Consigliere Pierpaolo Borroni membro della III Commissione Ambiente in Regione, sollecitano una risposta a queste istanze sottolineando l’importanza del dialogo e della chiarezza da parte delle Istituzioni.
Gli esponenti di Fratelli d’Italia rimarcano la propria disponibilità al confronto e a supporto dei cittadini e del territorio ed una maggiore attenzione alla salvaguardia dell’ambiente.
Il tema è certamente complesso e delicato ma dovere istituzionale, oltre che buona educazione, impongono necessariamente una risposta a chi, lecitamente ed educatamente pone una domanda.
Elena Leonardi e Pierpaolo Borroni
Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia
Oggi il mondo, anche se un po’ in sordina, darà l’ultimo saluti al re dei principi consorti: il duca di Edimburgo Filippo Mountbatten, uomo che va ammirato soprattutto per essere stato per un millennio o poco meno il marito della Regina delle regine, la Regina Elisabetta. La figura del principe consorte in genere mi ha sempre fatto molta tristezza, specie i principi consorti senza moglie regina, magari coniugi di una consigliera comunale o una sindachessa di provincia che costringe il poveruomo a giocare in difesa di cose indifendibili, dei suoi sbalzi d’umore, delle sue carognate arcigne. Uomini costretti a stare un passo indietro senza dignità per salvaguardare famiglia e qualche interesse personale che non guasta mai.
Il Principe Filippo, invece, ha sempre portato avanti il suo ruolo di marginalità con principesco stile ed regale eleganza, non disdegnando talvolta di accendere su di sé i riflettori, e fregarli alla consorte, con una delle sue gaffe inimitabili. Intendiamoci, tutti i principi consorti fanno figure barbine, anzi, pare che quelli di bassa tacca ne facciano di ben peggiori, ma le figure barbine bisogna saperle fare, e il Principe Filippo era un maestro, un faro nella notte.
Oggi lo saluteremo per sempre, dicevo, in questi tempi cupi in cui non puoi destinare nemmeno un estremo saluto degno di essere tale. Una trentina di persone in chiesa, poche per strada. Credo che Filippo meritasse di più. Dopo una vita un passo indietro, due ali di folla a salutare il passaggio del feretro se le sarebbe meritate. Ma lui, alla fine, sarà contento così: se ne va sulla sua amata Land Rover che si è fatto modificare, su suo disegno, proprio per metterci sopra la regale cassa e forse, come soddisfazione, gli è sufficiente. Un maestro fino all’ultimo. Studiate, principini consorti di provincia, come si sta all’ombra della moglie con stile.
Luca Craia