domenica 19 gennaio 2020

TERREMOTO, ACQUAROLI: DE MICHELI CHIEDA SCUSA AI TERREMOTATI PER PAROLE SU RICOSTRUZIONE   

Comunicato integrale 

"Ci hanno lasciato senza parole le dichiarazioni sulla ricostruzione post-terremoto pronunciate dal ministro De Micheli, già commissario per il sisma, nel corso di 'Otto e Mezzo'. Sostenere, in buona sostanza, che la responsabilità della mancata ricostruzione è dei cittadini che non presentano i progetti è di una violenza inaudita nei confronti delle vittime di una dramma umano, sociale ed economico come il sisma. Pretendiamo rispetto dal ministro e chiediamo che si scusi con i terremotati. Cittadini che non meritano di essere trattati come opportunisti, ma come persone fragili che chiedono solo di tornare alla normalità."   Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia e candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione Marche, Francesco Acquaroli, pubblicando sulla sua pagina Facebook un passaggio video della partecipazione del ministro De Micheli alla trasmissione Otto e Mezzo su La7.    

ABUSO DI BEVANDE ALCOLICHE E TUTELA DEI PIÙ GIOVANI  ARRIVA UNA PROPOSTA DI LEGGE DEL CONSIGLIERE FDI, ELENA LEONARDI.

Comunicato integrale 

“Indispensabile sensibilizzare ad un consumo responsabile e sulle conseguenze dell'abuso di alcol, soprattutto nelle fasce più giovani della popolazione, ma anche responsabilizzare. Per questo ho pensato di depositare una proposta di legge che vada in questa direzione – ha dichiarato il capogruppo di Regione di Fratelli d'Italia, Elena Leonardi – L'abuso di alcol sta compiendo una vera e propria strage ed è necessario intervenire subito. Drammatiche le notizie di cronaca arrivate soltanto in queste ultime settimane, con incidenti che hanno mietuto vittime in tutta la penisola. Queste tragiche notizie evidenziano il trend in crescita di incidenti dovuti a persone che causano morti e feriti guidando in stato di ebbrezza, e spesso non soltanto. La cronaca è sempre più piena di aggressioni subite da medici ed operatori sanitari da parte di soggetti ubriachi o alterati da mix di droghe e alcol”. Occorre dunque fermezza su quella che sta diventando una piaga sociale. “Comportamenti a rischio che riguardano soprattutto le fasce dei giovani, d'età compresa tra gli 11 e i 25 anni, come denuncia l'Istituto superiore di Sanità – continua il consigliere Leonardi – che certifica come “a rischio” il 23% di questi ragazzi. Una situazione su cui dobbiamo intervenire presto, anche considerate le gravi implicazioni in ambito sanitario e psicosociale, a partire dalle assenze e le riduzioni delle prestazioni scolastiche, aggressività e violenza oltre a risvolti pesanti sullo sviluppo cognitivo ed emotivo. La mia proposta di legge, che riflette una battaglia nazionale di Fratelli d'Italia, va nella direzione di sensibilizzare i nostri giovani ad un consumo consapevole, tramite campagne informative, incentivi a Comuni che potranno pregiarsi del titolo di “Città Sobria” se aderiscono a progetti e iniziative sul tema. La proposta di legge va anche verso la direzione di responsabilizzare. Sono previste infatti disposizione sanzionatorie e la misura di partecipazione alla spesa sanitaria nei casi di trasporto in ambulanza effettuato a favore di persone con un tasso alcolemico alto, di almeno 1,5, ed il cui accesso al Pronto Soccorso sia legato proprio a questo stato”. Con l'impegno che le risorse derivanti dalla compartecipazione alla spesa sanitaria contribuiranno a finanziare gli interventi di contrasto alle dipendenze da alcol nell'ambito dei Livelli Essenziali di Assistenza. “Un altro importante impegno che intendo portare a casa – ha concluso il capogruppo Elena Leonardi – dopo i numerosi atti da me presentati in questa legislatura regionale, sempre in linea con la politica nazionale di Fratelli d'Italia, sul contrasto alle mafie, alle droghe e alla necessità di maggiore legalità in vari aspetti della società civile contemporanea”.   

sabato 18 gennaio 2020

San Nicola senza fondi dopo il terremoto. Padre Giustino Casciano accende la luce sul disastro delle chiese terremotate.


Quando parli di chiese e della loro ricostruzione devi per forza fare i conti col dabbenismo di tanti che attaccano la tiritera “prima le case poi le chiese” oppure “ci pensi il Vaticano coi suoi soldi” eccetera, ma sfiderò la sorte. La notizia diffusa dall’ANSA oggi circa la denuncia di padre Giustino Casciano, che lamenta il fatto che la Basilica di San Nicola, a Tolentino, sia ancora senza fondi per riparare i danni dal terremoto, offre lo spunto per ragionare sui beni culturali colpiti dal sisma e sul progetto che si ha, o che non si ha, per recuperarli in fretta. E, vista la situazione, il progetto non lo si ha, perché non è solo San Nicola ad aspettare invano, ma molte chiese meno “importanti” diffuse su tutto il territorio. 
E, se San Nicola è fondamentale per rilanciare il turismo culturale e religioso a Tolentino, altre chiese e strutture ecclesiastiche lo sono altrettanto per il territorio in cui insistono. C’è un’economia che viveva di turismo, prima del terremoto, e che si è bloccata tre anni e passa fa. Ma c’è anche una economia potenziale, futura, un’economia su cui l’oculatezza dell’amministratore pubblico e del governante dovrebbe puntare con tutta la forza, che è legata al turismo, in un territorio come quello marchigiano che ha un enorme potenziale inespresso e che, fermo da anni per il terremoto, non ha alcuna possibilità di diventare volano di una nuova ricchezza che vada a sostituire quella manufatturiera ormai moribonda.
Il problema, quindi, è la mancanza di una visione. Come in ogni settore del Paese, anche in quello turistico e culturale si procede a vista e non si riesce a formulare un progetto che possa portare risultato. Ricostruire le case è ovviamente fondamentale per ridare vita al territorio, ma nel contempo bisogna far ripartire l’economia, altrimenti il territorio muore comunque e le case ricostruite, se mai ci saranno, rischiano di rimanere vuote perché la gente non ha di che vivere. I beni culturali possono essere il volano di questa nuova economia, ma non sono evidentemente nella mente di chi ci governa se non per iniziative buttate qua e là, a caso.

Luca Craia

(foto Ansa)

ELENA LEONARDI (FDI): SOSPENSIONE EFFETTI 742 NON ABBASTANZA PER GARANTIRE RIPENSAMENTO. CHIEDO ANCORA LA REVOCA DELLA DETERMINA


Comunicato integrale

"Apprendo con positività la notizia della sospensione della determina n. 742 della Direzione generale dell'Asur arrivata dopo le giuste proteste di tutta la componente medica e dei territori - dichiara il capogruppo in Regione di Fratelli d'Italia, vicepresidente della commissione sanità, in merito alla notizia della sospensione della delibera n.742 -. Anche in seguito al dibattito in aula nel question time dove avevo chiesto chiarimenti in merito alla scelta di depotenziare questi reparti arrivata il 31 dicembre, era emersa una generale contrarietà al provvedimento che andava a togliere altri pezzi alla sanità marchigiana già in forte difficoltà. Ma la sospensione degli effetti della delibera, seppure un primo passo, non è abbastanza per garantire un ripensamento su quelle decisioni mai concordate con i territori e con il personale, e dunque rinnovo la richiesta che la determina 742 venga revocata definitivamente per scongiurare l'ennesimo depotenziamento dei nostri reparti".

Ancora un'archiviazione a favore di L'Ape Ronza. Terzo tentativo andato a vuoto per farmi stare zitto. 

Ancora una denuncia a mio carico, questa volta da parte di ignoti, che si conclude con l'archiviazione. Essendo Luca Craia una persona onesta, rimango tranquillo nonostante in poco più di un anno, io sia finito in qualche modo in un tribunale. La prima volta per una querela totalmente infondata da parte dell'ex dirigente scolastica dell'ic di Montegranaro, spinta in maniera plateale dal Sindaco del mio paese; la seconda per un'altra querela, anch'essa risultata infondata, da parte del Sindaco di Castelsantangelo sul Nera. Ora, dopo la pubblicazione su queste pagine di alcune foto inviatemi da un'amica riguardanti degli scavi archeologici, qualcuno ha pensato bene di segnalarmi alla magistratura con l'accusa addirittura di ricettazione o furto di materiale storico. Nonostante la mia assoluta tranquillità, tanto che non ho nemmeno dato incarico ad alcuna avvocato di seguire la vicenda, ho dovuto subire diversi interrogatori e persino l'umiliazione della perquisizione domiciliare. Ovviamente, essendo totalmente estraneo all'accusa che mi si muoveva, anche questa volta il procedimento è stato archiviato perché il reato non sussiste. Rimane il fatto che qualcuno ha pensato bene di mettermi a tacere con l'ennesima intimidazione giudiziaria. In Italia si usano i giudici per intimidire, per spaventare, per fare del male. Servirebbe una legge che punisca chi usa impropriamente lo strumento della denuncia e della querela, ma spesso sono gli stessi che legiferano a farne un uso improprio. Per cui ce lo possiamo sognare. Dal canto mio, per quanto tutto questo sia avvilente, certamente non sono affatto intimidito. Mi dispiace solo che, in questo caso, non ci sia il nome e cognome della persona che dovrebbe vergognarsi. Ma sicuramente mi sta leggendo. 
Viva la democrazia, viva la libertà! 

Luca Craia

venerdì 17 gennaio 2020

“IL CERISCIOLI ASSESSORE E’ UNA FIGURA LATITANTE”

Ad affermarlo il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Sandro Zaffiri. “Con lui si sono perse risorse e si è diffuso il malcontento. Il Presidente Volpini lo chiami in Commissione Salute per prendere atto della reale situazione della sanità regionale”.

Comunicato integrale

“Assente, sfuggevole e scarsamente sensibile agli appelli degli operatori della Sanità”. Sono queste le caratteristiche che il capogruppo della Lega nord in Consiglio regionale, Sandro Zaffiri, attribuisce al Presidente Ceriscioli, nella sua veste di assessore alla Sanità regionale. “Questa legislatura regionale che si avvia a conclusione – rileva Zaffri – sarà ricordata, anche e purtroppo, per non aver avuto un vero responsabile della Sanità. Un fatto grave che sta lasciando sul terreno macerie e feriti”. La metafora è chiara e si riferisce ad un sistema sanitario che non funziona e che ha determinato un profondo malcontento tra utenti e operatori, medici, infermieri e personale. “Nella sola Area Vasta 2 si sono perse risorse importanti che sarebbero potute servire per aumentare la qualità dell’offerta e incentivare il personale, invece si sono preferite altre strade”. Zaffiri critica l’operato di Ceriscioli non soltanto per l’assenza in cabina di regia, ma anche nella fase di ascolto. “Assenza pesante che si è fatta sentire nelle tante assemblee pubbliche convocate dai sindacati e in Commissione Salute, dove – rileva il capogruppo della Lega – Ceriscioli non ha mai messo piede. Proprio nel corso dell’ultima seduta della Commissione – conclude Zaffiri – ho chiesto formalmente al Presidente Volpini di invitare Ceriscioli e il nuovo direttore dell’Asur, Nadia Storti, ai lavori della Commissione per prendere atto dei tanti problemi che affliggono la sanità marchigiana, in particolare l'Area Vasta 2”.


Sandro Zaffiri

Foto: Anconatoday.it