venerdì 17 gennaio 2020

Francesca se ne è andata. I sibillini perdono una delle persone che li ha amati di più.


Non ce l’ha fatta, Francesca Pedanesi. Ha lottato fino all’ultimo, come ha sempre fatto, come l’ho vista lottare per la sua Castelsantangelo e per i terremotati, ma il male è stato più forte di lei. Io la ricordo combattiva, tenace, e innamorata davvero di queste terre bellissime e sfortunate. Una donna piena di vita e piena di iniziativa, di idee, tante delle quali non è riuscita a portare avanti per le difficoltà enormi che sono implicite in tutta l’intricata questione del terremoto. Ma ci ha sempre provato, fino all’ultimo. Perdiamo una persona preziosa, una risorsa, una grande donna.

Luca Craia

Consiglio Comunale di Montegranaro. Passa il progetto della “cosa”. Si astengono i nuovi consiglieri di opposizione.


È arrivato in Consiglio Comunale, a Montegranaro, il progetto della “cosa” (non lo chiamo più centro commerciale che sennò Roberto Basso mi bacchetta, per lui è una “media superficie di vendita”, il che cambia tutto). C’è arrivato ieri sera per l’ultimo passaggio previsto, un passaggio obbligatorio e formale il cui esito era scontato. Ma così scontato, alla fine, non è stato. Sì perché, se la maggioranza, fedele alla linea, ha votato compatta a favore della realizzazione di questo progetto, che potrebbe essere scellerato nelle sue conseguenze per l’economia e la società stessa montegranarese,  e se i Consiglieri di lunga data della minoranza non potevano che confermare la loro posizione, che era favorevole fin dal primo passaggio, se non altro per coerenza, i Consiglieri di opposizione eletti per la prima volta quest’anno, Ermanno Vitali e Lucio Melchiorri, si sono astenuti.
Così, mentre Gismondi e Lucentini votavano a favore, i due sceglievano l’astensione per dimostrare le loro perplessità sul progetto. Perplessità spiegate, nel suo intervento, da Ermanno Vitali. Vitali ha infatti illustrato i suoi timori, e quelli di Melchiorri, circa le conseguenze della realizzazione di questo complesso, che andremo a vedere nel futuro ma che dovremmo comunque tenere presenti nel momento della decisione, conseguenze che potrebbero gravare sul commercio tradizionale, dandogli una sorta di colpo di grazia e privando Montegranaro di un servizio essenziale quale quello dato dai piccoli esercizi.
In questo modo ha sollecitato l’intervento successivo di Perugini che, pur non essendo l’assessore competetene per il commercio, ha assicurato che l’Amministrazione Comunale metterà in campo dei meccanismi di sostegno per la piccola distribuzione, della qual cosa dovremmo prendere buona nota e verificare che non rimanga una promessa vana tra le tante.
Al voto, quindi, si è registrata l’astensione di Vitali e Melchiorri, ai quali si è aggiunta anche Annalina Zincarini, coerentemente col comportamento precedentemente tentuto su questo argomento per il quale, ad ogni sua trattazione in sede di Consiglio Comunale, è sempre uscita dall’aula non partecipando alla votazione. In ogni caso, il progetto è stato approvato. Ora la palla passa al privato. Speriamo bene.

Luca Craia

Per l’Italia gattopardiana serve solo il proporzionale. E i rinnovatori tornano all'antico.

Si va verso l’ennesima riforma del sistema elettorale italiano, ma stavolta si abbandona ogni velleità maggioritaria, anche in funzione della bocciatura del referendum per il maggioritario di Salvini, e si punta dritti al proporzionale. Il maggioritario non fa per noi, nazione gattopardiana, dove tutto cambia per non cambiare niente, dove regna la cultura dell’intrallazzo, la venerazione per il furbo, l’arte del gioco su più tavoli. Intendiamoci: non sto criticando il mio Paese, sto solo riassumendo dei dati di fatto, tanto più che anche io sono piuttosto incline al sistema proporzionale in quanto ritengo inutile parlare di maggioritario e poi fare governi con alleanze impossibili, o possibili solo con il sistema proporzionale. Insomma, è una questione di onestà intellettuale.
Il maggioritario è fatto per gente che sa rispettare i patti, che assume un impegno e cerca di portarlo a termine. Il maggioritario prevede lealtà, coerenza. Il maggioritario non fa per noi, diciamocelo. Del resto, abbiamo sempre avuto il proporzionale, abbiamo sempre assistito a una politica bizantina fatta di accordi sottobanco, di detti e non detti, di pugnalate per poi abbracciarsi e ripugnalarsi di nuovo. Certo, a fare questa politica, un tempo, c’era gente che ci capiva, di politica. Ma dobbiamo adattarci col materiale che abbiamo. E poi, del resto, il maggioritario abbiamo provato a farlo, ma non ci riesce proprio. E alla fine si sono arresi pure quelli che volevano rinnovare la politica, che volevano entrare nel palazzo e rovesciare tutto. Ora sono proprio loro che presentano la proposta di legge per tornare all’antico. Intanto, Andreotti, da qualche parte se la sta sicuramente ridendo.

Luca Craia