È arrivato in
Consiglio Comunale, a Montegranaro, il progetto della “cosa” (non lo chiamo più
centro commerciale che sennò Roberto Basso mi bacchetta, per lui è una “media superficie
di vendita”, il che cambia tutto). C’è arrivato ieri sera per l’ultimo
passaggio previsto, un passaggio obbligatorio e formale il cui esito era
scontato. Ma così scontato, alla fine, non è stato. Sì perché, se la
maggioranza, fedele alla linea, ha votato compatta a favore della realizzazione
di questo progetto, che potrebbe essere scellerato nelle sue conseguenze per l’economia
e la società stessa montegranarese, e se
i Consiglieri di lunga data della minoranza non potevano che confermare la loro
posizione, che era favorevole fin dal primo passaggio, se non altro per
coerenza, i Consiglieri di opposizione eletti per la prima volta quest’anno,
Ermanno Vitali e Lucio Melchiorri, si sono astenuti.
Così, mentre
Gismondi e Lucentini votavano a favore, i due sceglievano l’astensione per
dimostrare le loro perplessità sul progetto. Perplessità spiegate, nel suo
intervento, da Ermanno Vitali. Vitali ha infatti illustrato i suoi timori, e
quelli di Melchiorri, circa le conseguenze della realizzazione di questo
complesso, che andremo a vedere nel futuro ma che dovremmo comunque tenere
presenti nel momento della decisione, conseguenze che potrebbero gravare sul
commercio tradizionale, dandogli una sorta di colpo di grazia e privando
Montegranaro di un servizio essenziale quale quello dato dai piccoli esercizi.
In questo modo ha
sollecitato l’intervento successivo di Perugini che, pur non essendo l’assessore
competetene per il commercio, ha assicurato che l’Amministrazione Comunale
metterà in campo dei meccanismi di sostegno per la piccola distribuzione, della
qual cosa dovremmo prendere buona nota e verificare che non rimanga una promessa
vana tra le tante.
Al voto, quindi, si
è registrata l’astensione di Vitali e Melchiorri, ai quali si è aggiunta anche
Annalina Zincarini, coerentemente col comportamento precedentemente tentuto su
questo argomento per il quale, ad ogni sua trattazione in sede di Consiglio
Comunale, è sempre uscita dall’aula non partecipando alla votazione. In ogni
caso, il progetto è stato approvato. Ora la palla passa al privato. Speriamo
bene.
Luca
Craia