sabato 18 gennaio 2020

Ancora un'archiviazione a favore di L'Ape Ronza. Terzo tentativo andato a vuoto per farmi stare zitto. 

Ancora una denuncia a mio carico, questa volta da parte di ignoti, che si conclude con l'archiviazione. Essendo Luca Craia una persona onesta, rimango tranquillo nonostante in poco più di un anno, io sia finito in qualche modo in un tribunale. La prima volta per una querela totalmente infondata da parte dell'ex dirigente scolastica dell'ic di Montegranaro, spinta in maniera plateale dal Sindaco del mio paese; la seconda per un'altra querela, anch'essa risultata infondata, da parte del Sindaco di Castelsantangelo sul Nera. Ora, dopo la pubblicazione su queste pagine di alcune foto inviatemi da un'amica riguardanti degli scavi archeologici, qualcuno ha pensato bene di segnalarmi alla magistratura con l'accusa addirittura di ricettazione o furto di materiale storico. Nonostante la mia assoluta tranquillità, tanto che non ho nemmeno dato incarico ad alcuna avvocato di seguire la vicenda, ho dovuto subire diversi interrogatori e persino l'umiliazione della perquisizione domiciliare. Ovviamente, essendo totalmente estraneo all'accusa che mi si muoveva, anche questa volta il procedimento è stato archiviato perché il reato non sussiste. Rimane il fatto che qualcuno ha pensato bene di mettermi a tacere con l'ennesima intimidazione giudiziaria. In Italia si usano i giudici per intimidire, per spaventare, per fare del male. Servirebbe una legge che punisca chi usa impropriamente lo strumento della denuncia e della querela, ma spesso sono gli stessi che legiferano a farne un uso improprio. Per cui ce lo possiamo sognare. Dal canto mio, per quanto tutto questo sia avvilente, certamente non sono affatto intimidito. Mi dispiace solo che, in questo caso, non ci sia il nome e cognome della persona che dovrebbe vergognarsi. Ma sicuramente mi sta leggendo. 
Viva la democrazia, viva la libertà! 

Luca Craia