mercoledì 23 marzo 2016

Maltempo: va bene l’allarme ma… prima?



Il Comune, molto opportunamente, utilizza la propria pagina Facebook per informare la cittadinanza dell’allarme maltempo lanciato dalla Protezione Civile e per tenere aggiornati i cittadini circa lo stato delle strade. È un utilizzo giusto e lodevole del mezzo che va incoraggiato ed elogiato. Ma le notizie che giungono sono piuttosto preoccupanti: strade allagate, frane, pericolosità di tratti piuttosto estesi della rete viaria comunale e provinciale. A me giungono segnalazioni di situazioni piuttosto gravi, e non solo per quanto riguarda la viabilità: per esempio l’asilo nido comunale, senza corrente e senza riscaldamento, con il tetto che fa acqua da tutte le parti e i bambini piccoli dentro. Situazioni poco edificanti.
Per cui bene informare, ma prevenire? Non possiamo ogni volta che piove lanciare gli allarmi se poi, tra una pioggia e l’altra (e sono passati mesi) non si è fatta alcuna opera di prevenzione. Si è controllato che i canali di scolo fossero liberi? Che le caditoie non fossero ostruite? Che i letti dei torrenti fossero liberi da alberi e rami che potrebbero ostruire le campate dei ponti? E i ponti? Mi riferiscono del ponte sulla provinciale Boncore che mostra crepe molto preoccupanti con l’acqua sottostante che ha raggiunto livelli allarmanti. Perché non si interviene prima anziché limitarsi a lanciare l’allarme? Forse l’allarme sarebbe meno allarmante se si fosse lavorato di prevenzione.

Luca Craia

Antennona: l’obiettivo è far muovere Montegranaro tutta insieme



Se si vuole ottenere qualcosa nella lotta per impedire l’installazione dell’antenna Vodafone nel quartiere San Liborio di Montegranaro è necessario lavorare insieme. Bisogna che questo concetto sia ben presente nella mente di tutte le forze che concorrono in questa prima fase di costituzione del movimento civico che deve muoversi all’interno del problema. Non è una cosa semplice: ci sono i cittadini, ci sono le forze politiche, dovrebbe esserci – e questo è fondamentale – anche l’Amministrazione Comunale, perché non si tratta di un’operazione dell’opposizione, si tratta della cittadinanza che, giustamente, si batte per il proprio diritto alla salute. E sulla salute non ci sono giochi politici che tengano.
I primi passi sono buoni: sta nascendo un comitato, si punta a un’assemblea pubblica a brevissimo, si stanno raccogliendo firme e la politica si sta muovendo per i propri canali raccogliendo informazioni, documentazioni e pareri tecnici. La strada sembra buona e anche il maltempo ci sta aiutando rallentando i lavori di installazione dell’antenna. Però bisogna rimanere lucidi.
Primo: occorre far passare il messaggio che il problema dell’antenna non riguarda soltanto i residenti a San Liborio ma è un problema di tutta la comunità cittadina di Montegranaro. Montegranaro è sempre stato un paese molto scollato, spesso i suoi quartieri somigliano più a città nella città. È una concezione sbagliata e pericolosa perché, quando i problemi sono grandi, solo se il paese è unito riesce ad affrontarli e risolverli. Questo è uno di quei casi in cui conta l’unità, perché si crei un precedente importante e perché chi viene a fare affari a Montegranaro sappia che da noi le cose non sono semplici perché i Montegranaresi li freghi male.
Secondo: occorre che si tenga a freno la sindrome della medaglia. È difficile, perché ognuno che abbia dei meriti umanamente li vuole riconosciuti. In questo caso dobbiamo lasciarli indietro, i meriti. In questo caso si deve lavorare all’unisono in maniera costruttiva, senza dietrologie e senza recriminazioni. C’è un obiettivo e si deve puntare solo a quello. Poi le lotte politiche, le rivendicazioni, le reciproche accuse si possono affrontare in separata sede e al di fuori dal dibattito che riguarda questo problema specifico.
Terzo: occorre che chi ci amministra capisca che non c’è alcuna azione contraria al governo della città. C’è un movimento civico che aspira a essere unitario. Un’amministrazione intelligente e attenta si unirebbe a questo movimento e si metterebbe a disposizione per rafforzarne l’azione. Nel caso specifico l’apporto dell’amministrazione comunale è fondamentale. Se si chiama fuori c’è davvero poco da fare.
Quindi forza, a testa bassa. Puntiamo a rafforzarci e a essere tanti. Puntiamo a risolvere il problema, a impedire che questa maledetta antenna sorga e mini la nostra salute. Puntiamo a essere comunità, una volta tanto, per la prima volta dopo decenni in cui siamo stati solo un dormitorio o poco più. Siamo Montegranaro, un paese col quale non si scheza.

Luca Craia

martedì 22 marzo 2016

Lu Voccentò e le segnalazioni telefoniche



L'assessore Ubaldi plaude ai vigili urbani, questo è quanto emerge in un articolo di un quotidiano on line. L'encomio viene elargito ai vigili Urbani di Montegranaro che nell'ambito delle loro attività di prevenzione hanno risposto al telefono. Secondo questo articolo i vigili Urbani di Montegranaro comandati da Fanny Ercolanoni si sono recati a villa Luciani in seguito ad una segnalazione telefonica (non è dato sapere se anonima e meno) e hanno trovato un furgone con dentro un bancomat oggetto di furto a Piediripa sabato scorso, inoltre sono state trovate due auto rubate in Abruzzo. Da quanto tempo queste auto sono ferme a Villa Luciani ancora non è dato sapere. Il dato che emerge è che se qualcuno non telefona nessuno si muove, altro che elogio o encomio, è ora che ha Montegranaro si faccia un controllo sistematico del territorio. Un coordinamento tra le forze dell'ordine non ultima la polizia le cui auto sembra viaggino solo in discesa da Fermo a Porto San Giorgio.