giovedì 3 marzo 2016

Il Sindaco non capisce l’importanza della scritta sulla carta d’identità



Non ci vorrebbe molto ad attrezzare l’ufficio anagrafe per scrivere sulla carta di identità la parola “donatore” quando il cittadino lo richieda. Non ci vorrebbe molto ma non lo si fa, nonostante l’AIDO montegranarese lo abbia chiesto più volte. E quando questo viene fatto notare, con garbo e senza volontà polemiche, il Sindaco si offende pure, dicendo che si è attivata ma, nonostante questa attivazione, non si è giunti a nulla. Probabilmente il Sindaco, spiegando che, comunque, se un cittadino esprime presso l’anagrafe la volontà di donare gli organi questa volontà viene comunicata all’AIDO stessa, non capisce che l’esigenza è molto diversa. In caso di decesso improvviso è importante avere tempestivamente l’informazione circa la volontà di donare e, se questa volontà è espressa su un documento di identità che si porta sempre addosso, la questione diventa molto più agevole. Non capisce o non vuole capire. Quello che io, invece, non capisco è il perché si senta sempre offesa ogni volta che qualcuno solleva un problema. Sindaco: non ce l’abbiamo con Lei, ma è a Lei che dobbiamo dire le cose perché il Sindaco è Lei. Si rassegni.

Luca Craia

Atti vandalici contro la corriera. I ragazzi portati a scuola tra l’immondizia.



In un colpo solo a Montegranaro si sono compiuti due atti di grande gravità. Nella notte tra il primo e il 2 marzo, due autobus della STEAT parcheggiati a Montegranaro, nei pressi della chiesa di Santa Maria, e destinati alle tratte scolastiche del mattino dopo sono stati seriamente danneggiati da ignoti. In uno dei due mezzi sono state spaccate le vetrate laterali mentre l’altro è stato aperto e gli interni cosparsi di immondizia. Infine, con un estintore presumibilmente in dotazione agli autobus stessi, i sedili sono stati spruzzati con la polvere ignifuga rendendoli inutilizzabili.
È l’ennesimo segnale di un paese, Montegranaro, che sta scivolando sempre più verso una situazione di ordine pubblico ingestibile. Non sappiamo e, forse, mai sapremo chi siano gli autori di questo gesto inqualificabile che, più di tutto, lede la dignità dei Montegranaresi. Quello che, però, è evidente – e lo testimoniano le cronache – è che, nonostante telecamere e rassicurazioni da parte della politica, la situazione pare sempre più fuori controllo. Servono pattugliamenti, serve una maggior presenza delle forze dell’ordine, serve che Montegranaro venga inclusa nelle zone più a rischio e controllata maggiormente.
Ma c’è un altro sviluppo negativo in questa vicenda ed è il comportamento della società di autotrasporti proprietaria dei mezzi danneggiati: con la motivazione che non ci sarebbe stato tempo per chiamare altri autobus da Fermo, visto che i danni sono stati scoperti alle 6,45, quindi al momento della partenza, uno dei due mezzi è stato fatto viaggiare nonostante fosse ingombro di sporcizia e materiale potenzialmente tossico. Quindi i nostri ragazzi sono andati a scuola in mezzo a sporcizia e polvere, ammassati lungo il corridoio del mezzo perché non era possibile sedersi sui sedili impolverati dall’estintore, con la bocca coperta da fazzoletti per il cattivo odore. Per questo non esiste giustificazione.

Luca Craia

Ci volete informare sulle fidejussioni?



Tra i quotidiani proclami di regime stile Istituto Luce non riesco a trovarne uno che mi informi e, con me, informi i cittadini di Montegranaro, su una questione che pure aveva destato interesse, sulla quale molti montegranaresi attendono lumi: le fidejussioni sull’appalto per i rifiuti. Oggetto di interrogazione da parte della minoranza, interrogazione alla quale sembra si sia finalmente risposto anche se fuori tempo massimo e, soprattutto, fuori da ogni credibilità, ora sembra che, da qualche giorno, sulla questione sia sceso il silenzio.
Il silenzio, come dice qualcuno, è mafia e lo è davvero. Perché qui, di due ipotesi, ne scegliamo una: o la polizza è totalmente in ordine e abbiamo fatto solo elucubrazioni, nel caso non si capisce perché la maggioranza non fughi definitivamente ogni dubbio con uno dei suoi ridondanti comunicati, oppure non lo è, e allora non si capisce il silenzio dell’opposizione. Il cittadino, nel frattempo, si pone delle domande che non sono edificanti né per la maggioranza né per l’opposizione.

Luca Craia