venerdì 2 ottobre 2015

Il Comune non trasporta più le gite scolastiche



Le gite scolastiche, tecnicamente “viaggi di istruzione”, sono inserite nel POF (piano dell’offerta formativa, ossia il programma didattico). Parlando di scuola dell’obbligo, non partecipare a una gita scolastica equivale a perdersi un pezzo di programma. Sotto questo aspetto, quindi, la gita scolastica fa parte del diritto allo studio. Ebbene, il Comune di Montegranaro non concede più l’uso dei pulmini scolastici per le uscite che superino la mattinata, ossia quasi tutte. Questo, evidentemente, per contenere i costi ma, considerando anche il grande interesse mostrato dalla politica verso la scuola e i reiterati tentativi di metterci le mani sopra (e dentro), si potrebbe anche pensare (pensando male) che si voglia in qualche modo controllare il programma didattico. Del resto il Sindaco aveva tentato di influire sulla programmazione scolastica già nei primi giorni del suo mandato, per cui la cosa non sorprende. A onor del vero la decisione fu presa dal commissario già nel 2014, ma ora essa assume valenza politica, una valenza rilevante
Comunque il dato è questo: se la scuola organizza un’uscita che preveda il rientro a casa nel pomeriggio sarà necessario affidare il servizio a terzi, con i costi per le famiglie che ne conseguono. Da ciò pare evidente che, le famiglie con difficoltà, dovranno fare sacrifici per mandare i figli in gita, quindi per garantire la continuità della frequentazione della scuola nel suo programma didattico. Qualora non potessero, i figli perderebbero parte della formazione e la famiglie saranno evidenziate come in difficoltà economica. Alla faccia al diritto allo studio, alla riservatezza e complimenti alla sinistra.

Luca Craia

Perugini e il Basso concetto di rispetto per i disabili



Dimostrano un bassissimo rispetto per le problematiche legate alla disabilità, l’assessore Roberto Basso (all’ambiente, perché si sente chiamato in causa?) e quello ai lavori pubblici (ma scrive sul giornale nelle vesti di Presidente della Provincia, quasi a dare maggior peso alle proprie parole), rispondendo alla problematica sollevata sull’Ape sulla scia di precise lamentele di chi certi problemi li vive sulla propria pelle. Dire che l’ingresso è unico è falso: gli ingressi sono tre e una persona senza disabilità può entrare comodamente (magari sporcandosi le scarpe) sia da destra che da sinistra. Una persona in carrozzina no. E questo, cari assessori, è discriminante, c’è poco da giustificarsi.
Non scendo sul tecnico dicendo che lo scivolo centrale non è a norma perché non rispetta la pendenza massima dell’8%. Non scendo nemmeno sul lato squisitamente pratico dicendo che i posti riservati ai disabili messi al centro del viale sono costantemente occupati da auto di non disabili. E non li voglio nemmeno smentire dicendo che sia a est che a ovest hanno messo altri posti riservati ai disabili, e questo lo avranno pur fatto per un motivo (che forse è perché sia a est che a ovest ci sono degli ingressi, interdetti, però, ai disabili). Dico solo che sarebbe stato molto più intelligente tacere, prendere atto del problema, riconoscere l’errore e proporre delle soluzioni, che sono possibili. Ma questa amministrazione non sbaglia mai.

Luca Craia

giovedì 1 ottobre 2015

Cinquestelle: presentata interpellanza sulle barriere architettoniche



Cominciano a cambiare passo i Cinquestelle montegranaresi, e questo è davvero un bene. Oggi è stata protocollata un’interpellanza per l’eliminazione delle barriere architettoniche, argomento quanto mai attuale visto anche l’enorme errore di progettazione dei nuovi giardini di viale Gramsci, ma vista soprattutto l’inagibilità ai disabili di tutti gli uffici comunali.
A onor del vero i pentastellati hanno iniziato a interessarsi della questione già da tempo, ricordiamo un simpatico ed efficace video di qualche tempo fa che denunciava e mostrava le varie barriere architettoniche presenti a Montegranaro. Ora, finalmente, si passa ai fatti. L’interpellanza è molto chiara e dura: “se la risposta non includerà impegni che ricadano nell'arco di 60 giorni dalla discussione” dice Carlo Pirro, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, “avvieremo denuncia formale alle autorità competenti”. E questo è parlare.

Luca Craia