lunedì 3 agosto 2015

La Provincia fa le strisce e blocca il traffico. “Avevamo preso accordi con il Sindaco”.



Il complesso macchinario finalmente riparato.

Stamattina finalmente arrivano gli operai della Provincia di Fermo a fare le tanto agognate strisce pedonali sull’asfalto elettorale nuovo nuovo. Non erano state ancora dipinte, ci fa sapere (bontà sua) il Principe Consorte, perché per farle serviva un macchinario che era guasto e si attendeva il pezzo di ricambio (forse direttamente dalla NASA). Oggi apprendiamo che questo sofisticatissimo macchinario è un semplice compressore.
Gli operai, però, arrivano alle 11, ora di grande traffico. Traffico che, puntualmente, si blocca.  Tra una strombazzata e un improperio qualcuno deve aver passato la segnalazione in Comune. Infatti, verso le 11,30, arriva un vigilie arrabbiatissimo che rimprovera gli operai di essersi messi a lavorare in un orario poco felice (ma le parole usate sembra siano state ben altre). Gli operai rispondono che erano d’accordo col Sindaco per quell’orario e che quindi si sono semplicemente tenuti a quanto pattuito. Il vigile intima loro di terminare per mezzogiorno ma sono già le 11,40.

Arriva mezzogiorno e, ovviamente, il lavoro non è finito. Gli operai se ne vanno e lasciano il lavoro a metà. Probabilmente riprenderanno dopo pranzo, il che non migliorerà la situazione traffico. E così è se non vi pare.



Luca Craia

Le inadeguatezze istituzionali



Ho lasciato decantare la cosa finora perché, a sangue caldo, avrei potuto dire o scrivere cose che sarebbe stato meglio non dire o scrivere. Ho quindi evitato di commentare anche se ho voluto che la cosa fosse nota anche a chi non frequenta la pagina Facebook di Endrio Ubaldi o di Gioventù Libera perche credo che il fatto in sé (e non solo perché mi riguarda) sia di enorme gravità e rappresenti molto limpidamente il livello qualitativo umano di alcuni elementi che fanno politica oggi a Montegranaro. Per chi non frequenta Facebook qui ci sono i catturaschermo di tutta la vicenda: http://laperonza.blogspot.it/2015/08/normal-0-14-false-false-false-it-x-none.html.
In sostanza è accaduto questo: Gioventù Libera, associazione politica di giovani molto vicini al Vicesindaco Ubaldi, ha pubblicato due foto. Una ritrae il suolo pubblico dinanzi il garage della casa dei miei defunti genitori, e l’altra il portone della stessa. Sotto le foto i giovani amici di Ubaldi scrivevano quanto segue:

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:

«Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel Tempio
si sa che la gente da' buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio.
Così una vecchia mai stata moglie
senza mai figli, senza più voglie
si prese la briga e di certo il gusto
di dare a tutte il consiglio giusto.
E rivolgendosi alle cornute
le apostrofò con parole acute:
"Il furto d'amore sarà punito - disse –
dall'ordine costituito".»

E come dare torto al celebre cantautore vedendo residenti del Libero Califfato del Centro Storico lamentarsi tutti i giorni per la pulizia quando poi sono i primi ad avere l'erba che nasce davanti ai propri garage (chi ci ha inviato le foto dice che gli scorsi anni la vegetazione era molto più rigogliosa ma quest'anno il caldo ne ha limitato la proliferazione n.d.r.) mozziconi di sigarette e cacca di piccioni proprio sotto la porta di casa...?
Se ognuno pulisse il proprio pezzetto, raccogliesse il piccione morto davanti la propria casa ecc..., invece di fare la foto da pubblicare su Fb, il mondo sarebbe sicuramente migliore!
Nel frattempo segnalate ai vigili che domani (forse) provvederanno a punire!

Il vicesindaco, ovviamente, non perdeva tempo e ripubblicava il tutto sul suo profilo commentando.
È bene precisare che la casa in questione non è di mia proprietà bensì di mio fratello che, saputo di questa vicenda, è intervenuto sia sulla pagina Facebook di Gioventù Libera chiedendo i motivi per i quali la sua proprietà sia stata messa alla berlina in quel modo (a tutt’oggi senza ricevere riscontro) e su quella del vicesindaco stesso (ottenendo un riscontro risibile, censurabile, potenzialmente passibile di azioni legali, sicuramente molto illuminante sul suo ragionamento politico).
Ora, a qualche giorno di distanza e placata la rabbia del momento (che, vi giuro, era davvero tanta) mi domando il motivo di tutto questo, anche se pare evidente. In effetti lo scopo è chiaro: si vuole colpire la mia persona e, per farlo, o si è pensato di mettere in mezzo mio fratello che non c’entra niente, o si è stati tanto superficiali da non informarsi nemmeno su quello che si stava facendo, sparando sulla folla quasi a caso. Ma il motivo per cui mi si vuole colpire rimane oscuro, perché politicamente questo non ha senso a meno che non si ragioni in una logica vendicativa di intimidazioni e ritorsioni che non appartengono alla nostra cultura né al modo di far politica della nostra gente. Infatti non c’è alcun vantaggio per Ubaldi nel colpirmi con questi colpi bassi. Ricordiamo che io sono un cittadino e lui un’istituzione. È vero che l’ho ripetutamente attaccato ma, se vuole fare politica, ognuno deve essere disposto a subire critiche anche pesanti. Mi piace, comunque, ricordare, che non l’ho mai insultato o offeso mentre, da parte sua, mi sono persino sentito dare del “bruttarello” che, per carità, sarà anche vero ma poco c’entra con la dialettica politica.
Credo che siamo di fronte a una sorta di rappresaglia nei mie confronti per aver criticato l’operato del vicesindaco, magari ideata da Gioventù Libera pensando di fare un buon servizio al loro rappresentante politico e avallata di buon grado da Ubaldi. Emblematiche sono queste parole del vicesindaco rivolte a mio fratello: “Informate il vostro illustre parente che si raccoglie sempre quello che si semina.” L’intento, quindi, è chiaro. Ma il vantaggio politico qual è? Se si cerca di farmi tacere non è questo il sistema, anzi. Se si cerca di spaventare qualcuno che mi segue si sbaglia ancora perché al massimo si può ottenere di farmi calare i “like” di Facebook, cosa del tutto ininfluente nel meccanismo degli insight: il blog è seguito a prescindere dai “like”. Se, infine, si vuole danneggiare la mia immagine mi pare che si stia danneggiando molto di più quella del vicesindaco stesso.
Non ne esce affatto bene Ubaldi da questa faccenda. Da un’idea di persona vendicativa, cattiva, astiosa. Soprattutto ci fornisce l’immagine di un politico che riveste un ruolo istituzionale importante (è la seconda carica amministrativa di Montegranaro) senza avere la necessaria lucidità, equidistanza, superiorità che dovrebbero farne il rappresentante di tutti i cittadini, non solo di quelli “amici”. Una istituzione non è più una parte politica ma è rappresentante di tutti. Questo Ubaldi, evidentemente, lo ignora ed è per questo che lo trovo inadeguato alla carica che ricopre. Non ne esce bene nemmeno l’immagine dell’Amministrazione Comunale. Perché se questa è la rappresentazione della loro qualità politica e umana abbiamo un grave problema di rappresentanza a Montegranaro.
Infine mi preoccupa questo nuovo modo di fare politica, il livello estremamente basso, l’impossibilità di una dialettica serena per quanto tesa e dura. Faccio critica politica da quando è nato il blog, ormai sei anni fa. La faccio sempre con lo stesso spirito. Ma mai ho assistito a reazioni così violente che, giocoforza, inaspriscono la critica. Per capirsi: ho criticato con forza l’amministrazione Gismondi e ho subito reazioni altrettanto forti. Ma i rapporti umani non si sono mai incrinati. Con l’amministrazione attuale i rapporti si sono rotti quasi subito e peggiorano di giorno in giorno. E, credetemi, non per mia scelta. Questo ennesimo episodio lo prova oltre ogni dubbio.

Luca Craia

sabato 1 agosto 2015

Le Vergare - Aggiornamento al 1 agosto 2015









Inadeguatezze



Questo è quanto pubblica sulla sua pagina personale, linkando quanto già messo online da Gioventù Libera. Le foto riprendono quella che era la casa dei miei defunti genitori e quello che vi è scritto sotto non merita da parte mia alcun commento. La pubblico per due motivi: il primo perchè credo che, essendo "l'accusa" pubblica dovrebbe essere pubblica anche la replica, il secondo perchè questo deve indurre a riflettere. Preciso, infine, che la casa non è più mia e quindi tale replica non spetta a me. Giro la questione al proprietario e, nel video sotto, mi pongo una domanda.

Luca Craia