mercoledì 9 dicembre 2015

La questione “case popolari” cala di interesse



Il disinteresse manifestato dal Sindaco per la questione sollevata da Walter Antonelli, Presidente del Consiglio Comunale, circa la necessità di rivedere il regolamento di assegnazione degli alloggi popolari in modo da evitare che i cittadini stranieri siano favoriti, cosa che accade oggi con la normativa attuale, pare stia condizionando l’atteggiamento di tutta la politica. Si è concluso, infatti, con un nulla di fatto l’incontro voluto dallo stesso Antonelli sul tema.
L’incontro, in realtà, era nato già sotto pessimi auspici, con il brutto botta e risposta tra lo stesso Antonelli e il Sindaco avvenuto via mail e letto in tempo reale da tutti i Consiglieri Comunali. Il Sindaco si era arrogato (impropriamente) il diritto di convocare l’incontro, diritto poi esercitato nei fatti, in quanto a fissare la data della riunione è stata proprio Ediana Mancini. Si è così giunti a un incontro piuttosto imbarazzante, condizionato dalle accuse mosse da Antonelli alla Strappa che già creavano un clima gelido, e dalle dichiarazioni violente del gruppo legato al vicesindaco Ubaldi, Gioventù Libera, che lasciano pochi margini per ricucire i rapporti tra Giunta e Presidente del Consiglio Comunale.
In questo scenario l’argomento case popolari è diventato giocoforza secondario, e certamente l’amministrazione Mancini non l’ha esaltato più di tanto proprio per evitare che si creino spaccature di ordine ideologico tra gli ubaldiani, sempre più agguerriti e aggressivi, e la parte progressista della maggioranza. Ci si è lasciati con un classico “creeremo un tavolo” che, nel politichese nostrano e visti i precedenti (vedi varie proposte dei Cinquestelle), si traduce in un “non ci interessa e non faremo niente”.
Peccato che, così facendo, si lascia lettera morta di una volontà popolare molto forte, che sta interpretando bene, per esempio, il gruppo non rappresentato in Consiglio di Fratelli D’Italia. Speriamo che, almeno loro, continuino a fare pressione perché si risolva questa problematica, magari seguiti dalla minoranza che, comunque, si è detta propensa alla modifica regolamentare, specie ora che gli alloggi popolari di Montegranaro sono passati, con pilatiana strategia della Mancini, all’Erap.  

Luca Craia

Sostenere la Croce Gialla? Non dovrebbe nemmeno essere in discussione.



La notizia non è nuova, circolava da molto, ma leggerla oggi sul giornale fa un certo effetto. Vedere la Croce Gialla, l’associazione di volontari più importante, benemerita, amata e degna di riconoscenza da parte dei montegranaresi forse costretta a lasciare la sua sede è davvero triste. Ed è triste per diversi motivi, prima di tutto politici. Infatti credo che siamo di fronte all’ennesima prova di quanto la politica montegranarese, in primis quella di governo, sia lontana e disinteressata dai reali problemi della città. Se la questione viene posta durante una riunione “interpartitica” (terminologia riesumata dagli anni ’80) e non viene, invece affrontata direttamente dalla maggioranza di governo, è davvero un brutto segnale.
Dice bene Gismondi quando chiama in causa l’amministrazione comunale perché sostenga economicamente la Croce Gialla. È un dovere, credo, che l’ente pubblico aiuti in un momento di grave difficoltà chi ha fatto tanto, fa e farà per Montegranaro. Ma non basta. Credo che sia giusto che si intervenga anche politicamente in regione e sull’Asur di Fermo perché la scellerata ipotesi di richiesta di un canone di affitto abnorme venga ritirata e riformulata anche sulla base della pubblica utilità del lavoro svolto dall’Associazione di volontari.  Se Montegiorgio, tanto per fare un esempio, riesce a ottenere una riqualificazione importante per il proprio ospedale non si capisce perché Montegranaro non debba riuscire almeno a salvaguardare la sede della Croce Gialla. Non avremo un Cesetti ma abbiamo pur sempre un Perugini. O no?

Luca Craia

Le Vergare - Aggiornamento al 9 dicembre 2015







Granarium dona 1000 € alla parrocchia. Il bello di Montegranaro sono le associazioni



Ancora una testimonianza del lato positivo del nostro paese, quello fatto di gente che si prodiga per la collettività e per il prossimo, per la propria gente e per il proprio territorio: si è svolta lunedì sera presso il teatrino della Pievania una tombolata organizzata dall’Associazione “Granarium – Stefano Bracalente”. Classica iniziativa delle feste natalizia, in questo caso la tombolata è stata organizzata per raccogliere fondi destinati alla ristrutturazione del teatrino stesso, bisognoso di cure. C’è stata una grande affluenza di pubblico ed è stata raccolta la bella cifra di 1000 € subito consegnati a Don Sandro. Montegranaro ha risposto bene, come di solito fa quando è chiamato a queste iniziative benefiche. Infatti rimettere in funzione a pieno regime il teatrino della Pievania ridarebbe al paese un nuovo e importante spazio di aggregazione. Ancora una volta complimenti ai soci di Granarium e la Presidente Novella Bracalente.

Luca Craia

martedì 8 dicembre 2015

Liberi di fare politica con la faccia ben nascosta

Gioventù Libera è un mistero della politica montegranarese. Non si sa cosa sia. È un'associazione? Non sembra. È un partito? Forse, ma a loro non piace questa definizione. È un movimento? Magari sì, ma si ignora chi ci militi. È un'organizzazione politica, questo è certo, come è certo che faccia riferimento a Endrio Ubaldi, vicesindaco di Montegranaro. Altrettanto certo è che sia molto utile al gruppo di Ubaldi, Liberi per Montegranaro, specie quando c'è da sporcarsi le mani, quando c'è da ringhiare contro qualcuno, magari mordere, senza che il gruppo di riferimento risulti in maniera ufficiale.
Me li sono trovati addosso più di una volta. Per esempio si ricorderà la falsa foto, fatta circolare su Facebook, della mia macchina parcheggiata in modo creativo (solo che la macchina non era la mia e loro lo sapevano benissimo). Si ricorderà anche la pubblicazione, sempre su Facebook, del portone della casa dei miei defunti genitori sporco, pur sapendo che la casa è disabitata dalla loro morte. Allo stesso modo si comportano quando devono attaccare, mordere, picchiare con un manganello mediatico, purgare con un olio di ricino virtuale. È facile farlo perchè non si sa ufficialmente chi siano.
Il punto è questo: chi è il responsabile di questo gruppo? Esiste? Se esiste, perchè non firma quello che fa? Perchè non ci mette la faccia, perchè non ci mette nome e cognome? Sono stato per anni presidente, e quindi responsabile, di un'associazione. In un passato molto remoto sono stato anche segretario politico di un partito. Ho sempre firmato, con nome e cognome, quello che scrivevo per conto di chi rappresentavo. Ci ho sempre messo la faccia e mi sono sempre preso le mie responsabilità. Tuttora, scrivendo su questo blog, ogni mio pezzo è firmato con nome e cognome. Loro no, non si firmano, non sai chi è che ti attacca.
Oggi erano su entrambi i quotidiani locali (loro sì, perchè evidentemente contano più di Sel) con un comunicato stampa anticipato ieri sulla loro pagina di Facebook, una pagina invero molto poco frequentata e che, quindi lascerebbe il tempo che trova, non fosse che poi il Vicesindaco è sempre pronto a fare da sponda condividendone i contenuti. Il comunicato stampa, oltre ad attaccare marginalmente anche me, ma ci sono abituato, usa toni durissimi contro il Presidente del Consiglio Comunale Walter Antonelli. Usa quei toni che il vicesindaco non potrebbe e dovrebbe usare per via del suo ruolo istituzionale. Ecco allora che entrano in campo i manganellatori virtuali, anonimi e col viso coperto. E il vicesindaco, pur condividendo il testo, rimane netto e pulito.
E questa, signori miei, è la nuova politica di Montegranaro. Applausi. E sotto mi firmo
 
Luca Craia