Visualizzazione post con etichetta vicesindaco. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta vicesindaco. Mostra tutti i post

venerdì 22 luglio 2016

Il Campo dei Tigli non fa dormire i Montegranaresi



A Montegranaro c’è il culto della notte. La notte è fresca, silenziosa, permette di fare cose che di giorno sono più complicate. Permette, per esempio, di giocare a calcetto senza sudarsi pure l’anima. E, visto che le luci al campetto del Campo dei Tigli sono accese tutta la notte, con buona pace della bolletta dell’Enel pagata dai cittadini, perché non organizzare tornei estemporanei fino alle quattro del mattino con grida, imprecazioni e tutto il chiasso che ci viene in mente fare? Tanto poi al mattino i ragazzi possono dormire. Quelli che vivono (e dormono) nei paraggi, però, no.
Questo è quanto accade, e molti cittadini se ne lamentano. I nostri amministratori hanno spiegato che le luci accese servono per consentire alle telecamere di vigilanza di inquadrare la zona anche di notte. Si potrebbe tranquillamente obiettare che, con quello che si risparmia di corrente, si possono acquistare delle telecamere a infrarossi che non necessitano di fari da concerto rock.
Purtroppo la maleducazione regna sovrana a Montegranaro, e quando chi ti amministra sostanzialmente tollera, il problema non è destinato alla soluzione. Consentire che si faccia fracasso in pieno centro fino al mattino con la scusa di poter inquadrare eventuali traffici illeciti è una stupidaggine: i traffici illeciti probabilmente si spostano in qualche altro angolo più buio e di un problema ne abbiamo fatti due.
E buona notte al vicinato.

Luca Craia

mercoledì 22 giugno 2016

E anche quest’anno Sindaco e Vice in gita alle terme. Chi avrà pagato?



Mi auguro vivissimamente che la gita, ormai diventata consueta, che il nostro Sindaco (stavolta accompagnata dal suo vice che non la molla un attimo e dal vice del vice che non molla mai il vice) compie d’estate per visitare i nostri concittadini alle terme, sia stata pagata con fondi propri. MI auguro che i nostri amministratori si siano divertiti, che abbiano goduto delle bellezze di Salsomaggiore e apprezzato la magnificenza del Berzieri, dove si sono scattati l’immancabile foto propagandistica, ma mi auguro soprattutto che abbiano pagato tutto questo con i loro soldini.
Me lo auguro non perché portare in gita i nostri due primi cittadini (diciamo primi a pari merito?) sia poi un costo così pesante anche per le nostre casse, per quanto esse massacrate siano, almeno a detta degli stessi gitanti. Me lo auguro perché sarebbe davvero un bel segnale, un modo per dire: sì, andiamo a farci la foto propagandistica ma ce la paghiamo da soli, non come abbiamo fatto per il giornalino istituzionale, che pare tanto quello elettorale, ma questo lo pagate voi, cari sudditi… ops, cittadini. Apprezzeremmo molto.
Intanto, mentre attendiamo fiduciosi che ci si tranquillizzi su questo punto, ci godiamo le bellezze immortalate dal fotografo e le facce distese dei nostri gitanti, per un giorno lontani dalle cattiverie di questo paesino.

Luca Craia

giovedì 28 aprile 2016

Furti continui alle scuole di San Liborio. E l’allarme non funziona.



Ripetuti furti si susseguono alle scuole di San Liborio. Sono furti di piccolo conto, compiuti presumibilmente da balordi ma, al di là del valore della refurtiva, in sé esiguo, c’è il danno che, oltretutto ripetuto, diventa ingente. Se la prendono con le macchinette che distribuiscono bevande e vettovaglie, ma per farlo spaccano tutto, danneggiando soprattutto la ditta proprietaria dei distributori. Così il titolare si rivolge al Sindaco e al Vicesindaco per chiedere quantomeno che venga riattivato l’allarme. Perché, vedete, nel paese delle telecamere di sicurezza sparse anche nei cessi, la scuola ha un sistema di allarma che non funziona.
Alla richiesta dell’imprenditore il sindaco chiama l’elettricista che gestisce gli impianti del Comune e questo, candidamente e giustamente, si giustifica dicendo che è da tempo (ne abbiamo già parlato in passato) che chiede che vengano ricomprate le batterie che alimentano l’impianto di allarme ma gli è stato sempre risposto che non ci sono i soldi. Soldi che, per progetti faraonici come quello di viale Gramsci sembrano abbondare ma che, per comprare due batterie nuove ed evitare che a scuola entrino cani e porci, a quanto pare, non ci sono.

Luca Craia