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venerdì 22 luglio 2016

Il Campo dei Tigli non fa dormire i Montegranaresi



A Montegranaro c’è il culto della notte. La notte è fresca, silenziosa, permette di fare cose che di giorno sono più complicate. Permette, per esempio, di giocare a calcetto senza sudarsi pure l’anima. E, visto che le luci al campetto del Campo dei Tigli sono accese tutta la notte, con buona pace della bolletta dell’Enel pagata dai cittadini, perché non organizzare tornei estemporanei fino alle quattro del mattino con grida, imprecazioni e tutto il chiasso che ci viene in mente fare? Tanto poi al mattino i ragazzi possono dormire. Quelli che vivono (e dormono) nei paraggi, però, no.
Questo è quanto accade, e molti cittadini se ne lamentano. I nostri amministratori hanno spiegato che le luci accese servono per consentire alle telecamere di vigilanza di inquadrare la zona anche di notte. Si potrebbe tranquillamente obiettare che, con quello che si risparmia di corrente, si possono acquistare delle telecamere a infrarossi che non necessitano di fari da concerto rock.
Purtroppo la maleducazione regna sovrana a Montegranaro, e quando chi ti amministra sostanzialmente tollera, il problema non è destinato alla soluzione. Consentire che si faccia fracasso in pieno centro fino al mattino con la scusa di poter inquadrare eventuali traffici illeciti è una stupidaggine: i traffici illeciti probabilmente si spostano in qualche altro angolo più buio e di un problema ne abbiamo fatti due.
E buona notte al vicinato.

Luca Craia

venerdì 24 giugno 2016

Veregra Street e il rispetto per gli altri. Il centro storico non è di cartapesta.



Amo molto la nostra festa estiva, Veregra Street. Se a volte sollevo critiche e obiezioni è proprio perché la amo molto e magari vorrei migliorarla. Per me che vivo nel cuore di Montegranaro, a pochi metri dalla piazza, è meraviglioso uscire di casa e trovarmi in mezzo alla festa. Lo considero un privilegio che ripaga i sacrifici, come quello di arrivare a casa la sera stanco dal lavoro e dover lasciare la macchina lontanissima. Però la festa non deve diventare una punizione.
Ed è una punizione quando si superano certi limiti che dovrebbero essere dettati dal buon senso e dal rispetto per il prossimo. Quando in piazza Mazzini si manda musica a tutto volume fino a oltre le tre del mattino, secondo me, certi limiti sono stati superati, specie in una serata che precede un giorno lavorativo.
Il centro storico è un luogo che va rispettato. Non è uno scenario per la festa fatto di cartapesta. È un quartiere e ci vive la gente, gente che lavora e che, di notte, riposa. La gente del centro storico, per la gran parte, la pensa come me e vede la bilancia tra i sacrifici e i vantaggi di Veregra Street pendere dalla parte positiva. E anche la notte bianca, una volta all’anno, è tollerabile e tollerata. Ma se il disturbo della quiete e della vita normale, soprattutto del sonno, dovesse diventare abituale, la bilancia si sposterebbe sensibilmente.
Se è vero che Veregra Street serve (anche) a rivalutare il centro storico, bisogna prestare attenzione a queste cose. Si rischia di causare l’effetto contrario.

Luca Craia