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mercoledì 9 marzo 2016

Marzia Malaigia più vicina a Montegranaro dei Montegranaresi



Desidero ringraziare Marzia Malaigia, vice-presidente del Consiglio Regionale delle Marche, per la battaglia che sta conducendo su un tema che è partito l’anno scorso proprio da queste pagine ma che, purtroppo, non ha avuto alcun riscontro da parte della politica locale: il costo del trasporto scolastico. Vorrei fugare dubbi di partigianeria: le mie posizioni sono sempre state piuttosto distanti da quelle della partito della dottoressa Malaigia, la Lega Nord, anche se, ultimamente, registro molti punti con cui concordo con loro. Ciononostante non mi si può accusare di stare facendo una marchetta politica anche se certamente ci sarà chi lo farà. Sopravviverò.
La scorsa estate l’amico Mauro Raparo mi ha segnalato la questione della quale si stava occupando e sulla quale aveva già mosso diversi passi per fare chiarezza: si tratta di un calcolo molto probabilmente sbagliato e basato su parametri obsoleti e opinabili che vengono utilizzati per computare il costo della tratta scolastica Montegranaro-Fermo. Questo comporta un aggravio di spesa notevole sui biglietti e gli abbonamenti. Sollevai la questione sul blog sperando che qualcuno, nelle alte sfere montegranaresi, prendesse in mano il problema a livello politico ma il silenzio riecheggiò per mesi. È bene sapere e ricordare che il Comune di Montegranaro è uno dei principali azionisti della STEAT, la società che gestisce i trasporti.  Ciononostante nessuno se ne occupò.
Ci ha pensato, invece, l’esponente leghista che ha fatto un’interrogazione in Consiglio e ora sta conducendo una battaglia per avere chiarezza, visto che la risposta dell’assessore competente è stata del tutto insoddisfacente. Ringrazio quindi la dottoressa Malaigia per l’impegno profuso a favore delle famiglie montegranaresi e, nel contempo, mi sento di criticare aspramente l’atteggiamento dei nostri amministratori, che sarebbero anche di sinistra, forse, e quindi vicini ai bisogni delle classi più deboli, forse. Infatti le istituzioni del nostro paese sono state sorde, finora, e non sembra siano in procinto di essere miracolate e riacquistare l’udito. Evidentemente la questione non tocca loro né il loro elettorato. Forse.

Luca Craia

giovedì 3 marzo 2016

Atti vandalici contro la corriera. I ragazzi portati a scuola tra l’immondizia.



In un colpo solo a Montegranaro si sono compiuti due atti di grande gravità. Nella notte tra il primo e il 2 marzo, due autobus della STEAT parcheggiati a Montegranaro, nei pressi della chiesa di Santa Maria, e destinati alle tratte scolastiche del mattino dopo sono stati seriamente danneggiati da ignoti. In uno dei due mezzi sono state spaccate le vetrate laterali mentre l’altro è stato aperto e gli interni cosparsi di immondizia. Infine, con un estintore presumibilmente in dotazione agli autobus stessi, i sedili sono stati spruzzati con la polvere ignifuga rendendoli inutilizzabili.
È l’ennesimo segnale di un paese, Montegranaro, che sta scivolando sempre più verso una situazione di ordine pubblico ingestibile. Non sappiamo e, forse, mai sapremo chi siano gli autori di questo gesto inqualificabile che, più di tutto, lede la dignità dei Montegranaresi. Quello che, però, è evidente – e lo testimoniano le cronache – è che, nonostante telecamere e rassicurazioni da parte della politica, la situazione pare sempre più fuori controllo. Servono pattugliamenti, serve una maggior presenza delle forze dell’ordine, serve che Montegranaro venga inclusa nelle zone più a rischio e controllata maggiormente.
Ma c’è un altro sviluppo negativo in questa vicenda ed è il comportamento della società di autotrasporti proprietaria dei mezzi danneggiati: con la motivazione che non ci sarebbe stato tempo per chiamare altri autobus da Fermo, visto che i danni sono stati scoperti alle 6,45, quindi al momento della partenza, uno dei due mezzi è stato fatto viaggiare nonostante fosse ingombro di sporcizia e materiale potenzialmente tossico. Quindi i nostri ragazzi sono andati a scuola in mezzo a sporcizia e polvere, ammassati lungo il corridoio del mezzo perché non era possibile sedersi sui sedili impolverati dall’estintore, con la bocca coperta da fazzoletti per il cattivo odore. Per questo non esiste giustificazione.

Luca Craia

martedì 1 settembre 2015

Aumenti Steat, disservizi e Comune silenzioso.



Oggi aumentano le tariffe Steat. Con i prezzi dei carburanti in ribasso, gli stipendi fermi e un’economia stagnante non si capisce proprio come mai si debbano fare degli aumenti tariffari sui trasporti, specie a ridosso dell’inizio dell’anno scolastico, ma questo è quanto. Del resto la Steat è azienda privata, anche se a partecipazione pubblica, e il suo Cda è libero di decidere come meglio crede, con l’avallo della Regione Marche. E, a quanto pare, la Regione Marche, retta da un governo di centro-sinistra, avalla volentieri perché, probabilmente, ritiene che questi aumenti tutelino le classi meno abbienti, quelle che, appunto, utilizzano i mezzi pubblici.
Ancora una volta il Comune di Montegranaro tace. Pur essendo il Comune che partecipa alla Steat con il maggior numero di abitanti (tolto Fermo), e pur avendo (ma ce l’ha?) un rappresentante nel Consiglio di Amministrazione, il Comune di Montegranaro non muove una paglia per tutelare i propri cittadini. Non lo ha mai fatto nemmeno in passato, quando i nostri ragazzi venivano ammassati come bestie su carri bestiame o per controllare il calcolo dell’inquadramento della tratta che, a mio parere, è sbagliato per eccesso (vedi articolo http://laperonza.blogspot.it/2015/05/quanto-paghiamo-in-piu-per-andare-fermo.html) e, quindi, stiamo già pagando più del dovuto.
Quindi dovremo digerire anche questo aumento. E non ne chiederemo conto ai nostri amministratori perché, si sa, chiedere conto, protestare, far valere le proprie ragioni oggi a Montegranaro equivale a schierarsi contro, anche se contro non si è ma si manifesta solo un malessere. E andare contro alla nuova politica, credetemi, non è affatto facile. Anzi, direi che è pericoloso.

Luca Craia