Visualizzazione post con etichetta roberto basso. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta roberto basso. Mostra tutti i post

mercoledì 23 novembre 2016

Referendum: le cattive istruzioni del Segretario del PD



Chi avesse ricevuto per posta, a casa, nella propria cassetta, le istruzioni del segretario del Partito Democratico montegranarese su come votare al prossimo referendum costituzionale sulla riforma Renzi (giornalino Caffè Democratico), può leggersi qualche appunto che gli faccio perché, secondo me, le cose non stanno proprio esattamente come il nostro ingegnere esperto costituzionalista vorrebbe. Vediamo nel dettaglio:

E invece i senatori non vengono più eletti. Eleggiamo Sindaci, Consiglieri Regionali ma non Senatori. I Senatori li sceglieranno i partiti. Quando vado a votare per il Sindaco, caro Ingegnere, eleggo il Sindaco, non un Senatore. E il Sindaco di Montegranaro, secondo me, non andrà mai a far parte del Senato, Per cui io non eleggo Senatori.
Però, caro ingegnere, dimentichiamo la riforma elettorale con il premio di maggioranza che avete in cuore di approvare. Con quella e la riforma costituzionale, il Presidente della Repubblica ve lo eleggete comodi comodi e da soli.
Avreste allora fatto meglio ad abrogare direttamente e completamente il Senato. Così invece è venuto fuori un pastrocchio, con una Camera svuotata di quasi tutti i suoi poteri che servirà soltanto a parcheggiare su qualche comoda poltrona i personaggi che più vi faranno comodo. L’articolo 70 non è complicato, è incomprensibile. Come del resto è incomprensibile il perché ci avete dovuto mettere le mani. O forse sbaglio, il perché è comprensibilissimo.
Questo non vale la pena nemmeno commentarlo: sembra una barzelletta. Mi dica, non ci crede nemmeno lei nella stupidaggine che ha scritto. La prego, mi dica che è così.
Bene, tolti i Senatori a vita, troviamo un altro modo per sbilanciare le maggioranze, anche per quel poco che conteranno in Senato. Che bisogno c’era di questo ulteriore strapotere del Presidente della Repubblica che, come abbiamo visto, sarà uomo del Governo, se non per prevaricare ancora di più la minoranza?
Oltre che ottimo ingegnere e costituzionalista, il nostro segretario se la cava bene anche come ragioniere. Tutti questi conti solo per dirci quanto ci pagano in cambio di questa fetta di sovranità popolare che ci stanno togliendo. Bello.
E anche veggente, mi diventa, il segretario, prevedendo che, se non approviamo questa riforma, nessuno in futuro sarà talmente virtuoso da farne un’altra. Intanto direi di provare a non approvare questa, che è scellerata e somiglia tanto a un mezzo colpo di Stato, poi per il futuro vedremo. La Costituzione, piuttosto che stravolta e massacrata come si sta cercando di fare, è meglio tenersela com’è.
E questo è forse l’unico punto su cui sono d’accordo col nostro Nostradamus/ingegnere/costituzionalista/ragioniere: non si va a votare per mandare a casa Renzi, si va a votare per la riforma. Poi se Renzi dovesse dimettersi non mi dispererei di certo, ma il punto è non far passare questo scempio che vogliono spacciare per progresso. Non si tratta di progresso. Si tratta di cambiamento, vero, ma verso il peggio, un cambiamento che toglierà democrazia e sovranità al Popolo Italiano e in futuro sarà poi difficile recuperarla. Pensiamoci bene.

Luca Craia

Topi, terremoti e piaghe varie. La politica difensiva a oltranza, anche quando non si ha torto.



È davvero incomprensibile la politica della Giunta Mancini, questo continuo stare sulla difensiva, questo continuo minimizzare i problemi quasi a doversi sempre e costantemente giustificare anche quando la giustificazione non è richiesta o dovuta. Lo abbiamo visto col terremoto, caso in cui, a tutt’oggi, ancora non si sa esattamente se e come il patrimonio pubblico sia stato danneggiato dal sisma. Si tergiversa, si nicchia, ci si contraddice quasi come se colti in fallo quando, è ovvio, non si possono imputare responsabilità oggettive a chi amministra se viene il terremoto. È vero, ci sono responsabilità, ma queste ricadono su chiunque abbia amministrato negli ultimi trent’anni. Quindi perché questo nascondersi?
Il caso dei topi nella scuola a Santa Maria è disarmante: non possiamo certo dare la colpa al Sindaco o all’assessore all’ambiente se a scuola sono entrati i topi. Sono cose che, anche se non dovrebbero, possono accadere. Ma la colpa diventa del Sindaco e dell’Assessore quando questi non intervengono immediatamente, quando questi non prendono tutte le misure necessarie e, volendo, anche più di quelle necessarie per mettere al sicuro la salute dei piccoli alunni. Siamo a mercoledì e ancora non si è fatto nulla o quasi. I genitori sono giustamente sul piede di guerra e questo non è tanto dovuto alla presenza dei roditori, per quanto deprecabile, quanto all’inerzia degli amministratori.
Da qui faccio un appello: capisco che vi sentiate accerchiati e che percepiate un clima piuttosto ostile. Capita quando si amministra male come state facendo voi. Ma se uscite dal fortino che vi siete costruiti intorno, se ricominciate a parlare con la gente sforzandovi di evitare di pensare che chi vi indica le cose che non vanno sia necessariamente un vostro nemico, vivreste meglio voi e fareste un miglior servizio a Montegranaro. Suvvia, provateci.

Luca Craia

martedì 22 novembre 2016

Renzi, l’accozzaglia, e il sistema del Pd. Lo conosciamo anche a Montegranaro.



Nessuna meraviglia per il comportamento del Presidente del Consiglio che, molto poco istituzionalmente, insulta sistematicamente l’avversario salvo poi cavarsela con un “mi scuso”. È il sistema di questa nuova politica ed è il sistema più amato all’interno del Partito (sedicente) Democratico. L’avversario, da quelle parti, va demolito, sputtanato, umiliato e poi, magari, con un sussulto di finto buonismo che ci sta sempre bene, chiedere scusa o dire agli altri insultatori di placarsi, che si sta esagerando, magari dopo aver dato il la al coro.
Lo sappiamo bene nel nostro piccolo microcosmo, è un sistema che conosco perfettamente avendolo subito sulla mia pelle da oltre due anni, da quando il PD nostrano ha scoperto che avere il potere comporta anche prendersi delle critiche e le critiche, si sa, nel PD non le digeriscono. L’artista supremo di questo metodo di demolizione dell’avversario e il segretario locale. Questo simpatico ragazzo dagli occhi buoni ha dalla sua un nutrito fan club, probabilmente per il ruolo, il “potere” ma anche grazie a quegli occhi buoni o a una certa simpatia che io stesso gli riconosco, tanto da averlo ritenuto, fino a poco tempo fa, uno dei pochi nella compagine di governo montegranarese col quale fosse possibile dialogare (pensa un po’). Il nostro ragazzo dagli occhi buoni sa come utilizzare la sua gente e la utilizza senza scrupolo. Così riesce ad allestire pittoresche coreografie durante Veregra Street o orchestra l’insulto mediatico fino a farlo diventare pesantissimo e poi se ne esce candido con l’invito a non scendere troppo in basso, dopo aver, però, fornito pala e vanga a tutti quanti.
Non è un paese per persone educate.

Luca Craia