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mercoledì 25 febbraio 2015

Perché Arkeo a Casette d’Ete? La nostra disponibilità per il bene comune del territorio.



Qualcuno me l’ha chiesto: ma che c’entrate voi, di Montegranaro, con la Basilica di Santa Croce? Con Casette d’Ete? La risposta è semplice: c’entriamo perché, se si vuole promuovere Montegranaro bisogna farlo in un contesto territoriale. Il nostro territorio è ricchissimo di attrattive culturali che potrebbero stimolare un notevole flusso turistico e una conseguente nuova economia di settore. Nessun paese, però, nemmeno Fermo, è in grado di formulare un’offerta appetibile per l’utente se lavora da solo, nessun paese possiede sufficienti siti culturali da diventare attrattiva in maniera autonoma. Noi lo diciamo da anni: occorre agire a livello territoriale, dimenticare i campanili e lavorare insieme.
È per sperimentare questo assioma che abbiamo proposto all’Associazione Santa Croce, con la quale già da tempo esiste un fitto scambio intellettuale, di organizzare la manifestazione di domenica scorsa, approfittando della Giornata della Guida Turistica. L’identità di vedute su questo tema da parte delle nostre due associazioni ha reso il compito di Sabina Salusti, che ha ideato e coordinato il progetto, molto più lieve. Abbiamo lavorato all’unisono e abbiamo incassato un importante risultato che, al di là dei numeri che pure sono più che lusinghieri, testimonia che avevamo ragione: se si lavora insieme la forza non raddoppia ma si moltiplica esponenzialmente. Figurarsi un lavoro corale di tutti coloro che operano nel settore: potremmo fare del territorio fermano-maceratese una nuova Toscana.
Leggo oggi sul giornale che anche Marca Fermana, finalmente, comincia a ragionare in questo senso. È una buona notizia, perché fino ad oggi le istituzioni si sono mosse in tutt’altra direzione. Ora, però, occorre quella dose di umiltà che chi lavora a livello istituzionale raramente ha: occorre confrontarsi e collaborare con chi già opera nel settore, siano essi enti, aziende o associazioni come nel nostro caso. Occorre sfruttare tutte le conoscenze acquisite, le esperienze e i sistemi.
A Montegranaro il Comune tende a sostituirsi a chi già opera da anni (leggi Arkeo) senza però coinvolgere tali realtà e utilizzarne l’esperienza e il know how. L’impressione, quasi certezza, è che si cerchi più visibilità che risultato. In questo modo si rischia di affossare il lavoro fin qui svolto con risultati anche ragguardevoli e ripartire da capo con un progetto che, già da ora, sembra poco convincente. Tutto ciò è, oltre che presuntuoso, estremamente pericoloso.
Al di là del pensiero politico, vorrei ribadire che conta il bene superiore del territorio. Per questo Arkeo è a disposizione del Comune di Montegranaro per elaborare progetti concreti basandosi sull’esistente. Lo siamo sempre stati, fin dall’inizio, ma fin’ora ci si è risposto picche. La nostra unica condizione è che ci venga moralmente riconosciuto il lavoro fin qui svolto e la capacità ampliamente dimostrata di convogliare pubblico a Montegranaro, pur con mezzi scarsi. Noi siamo disponibili. Fateci sapere.

Luca Craia

mercoledì 18 febbraio 2015

La schizofrenia della critica feroce e costruttiva.




Ho pubblicato, nel giro di pochi giorni, due video realizzati da me. Il primo faceva vedere la Montegranaro che non vorremmo vedere, quella sporca, degradata, preda dell’incuria e dell’inciviltà. Il secondo, invece, mostrava la Montegranaro più bella, i suoi tesori più preziosi, gli scorci più belli. Mi hanno dato del pazzo per questo: come fai a postare una cosa e il suo contrario quasi contemporaneamente? In effetti, un po’ pazzo lo sono e ne vado anche piuttosto fiero, ma vorrei spiegare.


Il mio impegno e, finché i miei sodali in Arkeo sono concordi su questa linea, l’impegno della mia associazione è quello di lavorare sui nostri scopi denunciando le cose che non vanno mentre si promuovono quelle buone (che sono tante). Lavoriamo da anni per portare il turismo a Montegranaro e ci stiamo riuscendo tanto che, ora, qualcuno s’è accorto che il turismo può essere interessato a Montegranaro. Meglio tardi che mai, magari con qualche correzione.
Lavoriamo per riportare alla luce tesori nascosti e dimenticati. Lavoriamo per studiare il patrimonio. Facciamo proposte per migliorare la qualità della vita. Nel contempo denunciamo quello che è sbagliato, quello che c’è da correggere, il malcostume, quelli che, secondo noi, sono gli errori della politica.
C’è una profonda coerenza in tutto questo, anche se ai più superficiali non appare. È la coerenza di chi ama profondamente la propria terra e vuole il meglio, e per ottenerlo lotta con ogni mezzo. Noi quello facciamo: vogliamo che la gente venga a Montegranaro e nel Fermano perché c’è molto da offrire e questo può essere il futuro della nostra economia. Ma può esserlo soltanto se valorizzato, curato, proposto con professionalità. Ecco perché combattiamo la politica raffazzonata, i soldi sprecati, l’abbandono e l’incuria. Ecco perché lottiamo contro la maleducazione e l’inciviltà. Siamo convinti che non si possa fare nulla di buono essendo servili con la politica e facendo i simpatici con la gente. Noi siamo schietti e sinceri. A volte antipatici. E anche un po’ matti.

Luca Craia

domenica 27 luglio 2014

Arkeo promuove Montegranaro grazie a Macchini, Gallucci e Rocchi.



Desidero ringraziare pubblicamente l’associazione culturale Lagrù per l’opportunità che sta dando ad Arkeo di promuovere Montegranaro. Grazie, appunto, all’interessamento diretto della Presidentessa dell’Associazione, Priscilla Alessandrini, e all’amicizia con Michele Gallucci, abbiamo avuto l’opportunità di installare un piccolo stand di Arkeo all’ingresso di Villa Vitali dove si è svolto lo spettacolo “The Chiacchiering” del trio Piero Massimo Macchini, Paolo Rocchi e Michele Gallucci.
Tramite lo stand abbiamo potuto dare visibilità a Montegranaro e ai suoi beni culturali davanti a un pubblico di oltre seicento persone, distribuendo materiale promozionale, raccogliendo iscrizioni per la nostra mail list e parlando direttamente con la gente della nostra città e del nostro impegno per promuoverla e farla conoscere turisticamente.
Saremo presenti anche a Porto San Giorgio, a Rocca Tiepolo, il 13 agosto. Stiamo anche studiando nuove collaborazioni future con l’associazione Lagrù che sta dimostrando grande sensibilità per le tematiche trattate da Akeo.

Luca Craia

lunedì 23 giugno 2014

Arkeo porta i turisti alla scoperta delle scarpe, tra Montegranaro, Monte San Giusto e Sant’Elpidio a Mare


Il gruppo guidato da Sabina Salusti di Arkeo accolto a Palazzo Bonafede dai rappresentanti dell'Amministrazione Comunale di Monte San Giusto.

Ancora turisti alla scoperta del nostro territorio portati da Arkeo e da Sabina Salusti. Oggi un pullman di trentasette Bergamaschi è stato accompagnato in un tour sulla calzatura nell’arte e nei secoli da Sabina Salusti, attraversando la Cripta di Sant’Ugo, il Museo della Calzatura di Sant’Elpidio a Mare e il calzaturificio più piccolo delle Marche a Monte San Giusto. A Monte San Giusto il gruppo è stato ricevuto a Palazzo Bonafede dall’assessore al turismo e dall’assessore alla cultura che hanno anche fatto da ciceroni nello splendido palazzo.
È la realizzazione, ancorchè embrionale, di quello che Arkeo si è preposto come obiettivo fin dalla sua nascita: la creazione di una rete territoriale che promuova il territorio, al fine di offrire al visitatore un pacchetto completo e accattivante che, se ogni comune restasse nel proprio ristretto ambito, non potrebbe presentare. L’offerta che Arkeo e Sabina Salusti stanno promuovendo vede diversi tour articolati nel territorio piceno, e in questa offerta stiamo cercando di coinvolgere e far diventare protagoniste le varie amministrazioni comunali. Siamo certi che, così facendo, si possa innescare una nuova economia che porterà ricchezza e farà crescere culturalmente ed economicamente la nostra terra.

Luca Craia