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venerdì 21 ottobre 2016

Imprenditore multato: la sconcertante risposta di Ubaldi



Ricorderete che ieri ho dato spazio al caso di un imprenditore montegranarese che, sul profilo Facebook di Endrio Ubaldi, vicesindaco di Montegranaro, sfogava il suo disappunto per essere stato multato dalla Polizia Municipale per un’insegna pubblicitaria non in regola. L’imprenditore, nella sua onestà, riconosceva di aver violato una regola, seppure in buona fede, ma indicava il comportamento tenuto dai tutori dell’ordine come poco collaborativo e, soprattutto, inverso alle dichiarazioni dell’Amministrazione Comunale che, contemporaneamente, dichiarava vicinanza agli imprenditori in difficoltà. Il nostro si chiedeva se non fosse stato più opportuno e costruttivo essere invitato a mettersi in regola in un ragionevole lasso di tempo, trascorso il quale, nell’inadempienza, essere multato. Anche in questo modo si aiutano le aziende nostrane.
Il vicesindaco ci ha pensato un po’ prima di rispondere, circa cinque ore, cosa insolita per lui che è molto presente su Facebook, e poi ha scritto quanto segue:
“a me dispiace molto e ne vengo a conoscenza leggendo il tuo post. Non conosco la situazione nello specifico. Da come scrivi desumo che probabilmente vi è stata una violazione. Siamo uno dei comuni con il più basso indice fra sanzioni amministrative fatte dai vigili e numero di abitanti. Cosicché ti assicuro che mai l'amministrazione comunale ha dato disposizioni vessatorie e penalizzanti verso i nostri cittadini ed i nostri imprenditori. Per ogni chiarimento ed approfondimento possiamo andare insieme dai vigili e vedere come sono effettivamente andate le cose”.
C’è tutto il pensiero di questa Amministrazione Comunale in queste parole. La contraddizione del dire di avere un basso numero di sanzioni contro quella elevata contro l’imprenditore, per esempio, che testimonia come tali sanzioni non siano sistematiche e uniformi, o l’assicurazione del fatto che l’amministrazione non abbia mai “dato disposizione vessatorie”, come a dire che, comunque, la cosa non è impossibile e disdicevole come dovrebbe. Ma il punto più sconvolgente è l’invito ad personam di recarsi insieme dai vigili per vedere come sono andate effettivamente le cose. Insomma: se ti lamenti puoi risolvere il tuo caso, grazie alla magnanima disponibilità del politico che si fa garante per te. Ma se preferisci, magari per quieto vivere o per quella sorta di ignavia che affligge la nostra società, tenerti la multa e tacere, il principio di equità e uguaglianza che verrebbe applicato all’imprenditore che accogliesse l’invito del vicesindaco di recarsi insieme dai vigili per te non varrebbe. Che dire: complimenti.

Luca Craia

venerdì 12 agosto 2016

Motorini smarmittati e il diritto della gente a riposare.



Il problema non riguarda certo soltanto Montegranaro, i motorini modificati, con marmitte non regolamentari e particolarmente rumorose, sono causa di disturbo alla quiete un po’ dappertutto, ma mi risulta che altrove si applichi maggiore severità rispetto a quanto avviene sulle nostre strade. Sono molti a inviare a L’Ape Ronza segnalazioni inerenti questo problema che è molto sentito perché, credo, chiunque abiti nel centro abitato prima o poi è stato disturbato in piena notte dal rumore di un ciclomotore smarmittato a pieni giri di motore.
Il capitolo III del Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Montegranaro detta i principi fondamentali che regolano il rispetto della quiete pubblica. In particolare specifica le fasce orarie in cui bisogna prestare maggiore attenzione a non creare disturbo con rumori molesti. E rumori più molesti di un motorino smarmittato me ne vengono in mente pochi. La notte, la fascia “protetta”, d’estate, va dalle 23,00 o 23,30, a seconda se feriale, prefestivo o festivo, fino alle 8,00 del mattino. In questa fascia oraria il cittadino dovrebbe aver garantito un certo silenzio. Silenzio che, invece, viene puntualmente interrotto da rumorosi ciclomotori.
Si potrebbe obiettare che la Polizia Municipale, di notte, non lavora. Ma gli stessi motorini circolano anche di giorno, fanno rumore anche di giorno e sono facilmente riconoscibili. È anche lecito pensare che una marmitta che produce un tale rumore sia difficilmente omologata, da qui la deduzione che risolvere il problema non sia così complicato.

Luca Craia

venerdì 29 luglio 2016

Finalmente ci si occupa di centro storico. Per peggiorarci la vita. 10 parcheggi in meno.

In rosso le aree in cui sarà vietato parcheggiare

Finalmente arriva un provvedimento che interessa il centro storico di Montegranaro. Peccato che sia un peggioramento della già complicata qualità della vita dei residenti. Come si sa, nel centro storico gli spazi sono angusti e i posti auto sono estremamente limitati, insufficienti per contenere le vetture di tutti i residenti. La situazione è ulteriormente peggiorata dopo l’assegnazione degli alloggi popolari, aumentando la popolazione e, di conseguenza, le vetture che necessitano di spazio per la sosta.
Per ovviare il tutto la Polizia Municipale ha pensato bene di eliminare di fatto almeno altri dieci posti auto che interessano l’area. Con due ordinanze distinte, la 94 e la 95, si ordina il divieto di sosta con applicazione di paletti dissuasori in via Solferino, nell’area sottostante la torre dell’acquedotto, in via Risorgimento, tra il semaforo e la strettoia, e in via Sant’Ugo, dall’ex macelleria al restringimento di carreggiata.
Per via Solferino la motivazione è che il martedì c’è mercato e devono passarci i mezzi degli ambulanti. Ma sarebbe bastato un divieto limitato al martedì mattino. Per la zona della strettoia la motivazione è oscura; ci si preoccupa dell’incolumità dei pedoni e non ci si accorge che non ci sono neanche le strisce pedonali per chi scende a piedi dal centro storico.
Come sempre si prendono decisioni senza ascoltare i cittadini. Si prendono decisioni senza avere cognizione delle reali problematiche di chi vive in una determinata zona. Si prendono decisioni senza rendersi conto delle conseguenze che comportano.
Non sono provvedimenti da poco conto come potrebbe sembrare. Il problema del parcheggio è molto sentito nel centro storico; la scarsa carrabilità unita alla difficoltà di trovare posto per l’auto è uno dei motivi che rendono il vivere nel centro storico meno appetibile rispetto ad altre zone. Eliminare in un colpo solo così tanti posti auto aggraverà enormemente la qualità della vita dei residenti. Che dire, grazie.

Luca Craia

lunedì 16 maggio 2016

I soldi delle multe andranno per strada. Ma la previsione è ottimistica.



Il 50% dei proventi dalle contravvenzioni al Codice della Strada elevate nell’anno corrente andrà investito per migliorare la sicurezza stradale nel nostro Comune. In realtà la cosa sarebbe obbligatoria e forse si poteva destinare qualcosa in più, ma accontentiamoci. La decisione è stata presa dalla Giunta Comunale su proposta dell’assessore alla Polizia Municipale Endrio Ubaldi. Ubaldi prevede un introito di 40.000 euro, quindi saranno 20.000 quelli destinati alla sicurezza stradale. In particolare la somma sarà così ripartita:
3.750 euro per migliorie alla segnaletica;
3.750 euro per attrezzature atte al controllo delle infrazioni;
5.000 euro per migliorie alle strade;
2.500 euro per forme di previdenza a favore del corpo di Polizia Municipale.
Rispettata la legge, dicevamo, anche se la previsione è un po’ troppo ottimistica, visti i risultati degli anni precedenti. Ad esempio l’introito conseguito nel 2015 per le infrazioni al Codice della Strada è stato di circa 30.000 euro, per cui nettamente inferiore a quello previsto per il 2016. Quindi occorrerà maggiore severità da parte dei vigili il che, vista l’ineducazione di tanti, troppo automobilisti montegranaresi, non sarebbe affatto male.

Luca Craia