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sabato 26 marzo 2016

Consiglio Comunale per l’Antennona in convocazione per la prossima settimana



È stata protocollata stamattina una richiesta per la convocazione urgente del Consiglio Comunale di Montegranaro al fine di discutere la problematica dell’antenna telefonica che sta per essere installata dalla Vodafone nel quartiere San Liborio. La richiesta è firmata congiuntamente da tutta l’opposizione al completo e verte sulla constatazione che, nella pratica di concessione delle autorizzazioni, sembra siano state commesse alcune irregolarità che potrebbero anche essere piuttosto serie e inficiare la concessione stessa.
Le valutazioni che hanno portato alla richiesta di convocazione del Consiglio Comunale scaturiscono da uno studio che tecnici dei vari schieramenti di minoranza hanno compiuto sugli atti. Tali valutazioni sono contenute nella richiesta di convocazione stessa e si basano su questioni prettamente urbanistiche ma non di poco conto. Infatti pare che non siano state tenute nella debita considerazione alcune indicazioni del Piano Regolatore Generale. Inoltre sembra siano state omesse alcune verifiche tecniche. Ovviamente tutto questo è da controllare ma, poiché tali verifiche richiederanno tempo, si sollecita il Sindaco ad agire in autotutela per sospendere le autorizzazioni in attesa che tali verifiche vengano portate a termine.
Il fatto politico è rilevante perché le opposizioni, in questo caso, non cercano lo scontro con la maggioranza ma le chiedono la massima collaborazione. Con l’assemblea cittadina che si terrà giovedì, dalla quale si spera nasca un comitato stabile, e il Consiglio Comunale che si dovrebbe tenere venerdì prossimo, si potrebbe completare un quadro ideale in cui i cittadini e tutte le forze politiche lavorino all’unisono e in un'unica direzione, fatto nuovo e originale per Montegranaro. Auguriamoci che ciò avvenga perché è l’unico modo possibile perché si possa scongiurare questo nuovo pericolo per la salute dei Montegranaresi.

Luca Craia

giovedì 24 marzo 2016

Per il dialogo serve la rappresenza dei cittadini. Sta nascendo il comitato.



Continuo a credere indispensabile che, se vogliamo ottenere qualcosa per la questione dell’antennona, ci si muova tutti insieme cercando, se non la concordia, almeno la sintesi delle posizioni. In questo sarebbe importante mettere da parte polemiche e dietrologia, ma anche la ricerca di responsabilità che, al momento, non interessa e, soprattutto, non aiuta. Però bisogna smettere anche di andare ognuno per conto proprio.
Mi fa piacere, in questo senso, leggere dell’apertura “a suggerimenti” da parte del Sindaco anche se avrei preferito che avesse usato la parola “discussione”, molto più democratica e vicina alla gente. Però bisogna cambiare modus operandi. Il Sindaco certamente sa che si sta cercando di creare un comitato cittadino. Ritengo quindi inutile e, se vogliamo, prematuro che si continui a fare incontri “con la cittadinanza” reputando in questo modo di poter assolvere al proprio ruolo. Apprezzabile la buona volontà ma serve un interlocutore nella cittadinanza e questo presto ci sarà.
Si sta lavorando per un’assemblea pubblica dalla quale si spera nasca un comitato cittadino, libero e svincolato da partiti e schieramenti. Sarà quello l’interlocutore, anzi, il partner del Sindaco e delle forze di minoranza. Servono tre soggetti per lavorare efficientemente sul problema: l’Amministrazione Comunale, l’opposizione e la cittadinanza che deve, però, organizzarsi. Altrimenti ognuno parla per sé si può avere l’impressione che le Istituzioni si scelgano l’interlocutore come meglio aggrada loro. La prossima settimana probabilmente, la rappresentanza dei cittadini ci sarà. Sarà da lì che si dovrà partire col dialogo.

Luca Craia

lunedì 22 febbraio 2016

Finalmente parla la Strappa. E si adegua agli altri opponendosi all’opposizione



C’è una grande smania di dimostrare, da parte dell’amministrazione Mancini. Tutti gli assessori si sbracciano per evidenziare il loro operato, talvolta sconfinando nel millantato credito, e ora, con l’avvento del “comunicatore” e l’operazione simpatia in corso, assistiamo alla pubblicazione di comunicati sistematici che codificano quanto già si faceva prima: si attacca l’opposizione/ex maggioranza, ci si vanta di cose che si sarebbero comunque dovute fare, si fa credere di aver fatto chissà cosa quando, invece, si tratta di generalmente di topolini partoriti dalla montagna.
In questo meccanismo oggi apprezziamo finalmente la voce (ancorché scritta) di Cristiana Strappa che, dopo aver trascorso quasi due anni gestendo la delega per i servizi sociali in pressochè totale silenzio, sia in Consiglio Comunale che fuori, tanto da dare l’idea di essere in qualche modo una sorta di assessore robotizzato e gestito via telecomando dal Vicesindaco Ubaldi, se ne esce con un comunicato alfanumerico in cui esordisce denigrando l’operato Annalina ZIncarini, assessore allo stesso ufficio della Strappa durante la consiliatura Gismondi e, allora, uno degli assessori più apprezzati. Poi prosegue con un lungo elenco di cifre che dicono tutto e il contrario di tutto, dando l’impressione di un gran movimento che, però, il cittadino minimante attento alle vicende politico-amministrative montegranaresi sa che non ci sia stato.
Curiose sono due enumerazioni di servizi che, messe come sono state messe, sembrano chissà che ma, se facciamo due conti da seconda elementare, ci accorgiamo di quanto siano preoccupanti. In effetti sono preoccupanti perché se si pensa di dare dei servizi sociali effettivi con somme di questo tipo e di sortire qualche effetto positivo, credo che si abbia un’idea piuttosto onirica della realtà. Vediamo l’esempio:
- borse lavoro: stanziati 84.000 Euro per 31 soggetti lavoratori. Trovo vergognoso, sinceramente, che ci si vanti di questo. 84.000 Euro diviso 31 lavoratori fa la poco bella cifra di 2705 Euro a testa all’anno;
- fondo anticrisi: stanziati 8000 Euro per 26 richiedenti (chissà se Italiani o stranieri). Sono 307 a testa, cifra con cui, una famiglia normale di quattro persone, fa spesa sì e no per due settimane. Poi, per il resto dell’anno, torna la crisi.
Intenderei qualcosa di più per servizi sociali. Non mi fermerei ai piccoli interventi che enumera la Strappa. Sarebbero apprezzabili interventi strutturali, a sostegno dei lavoratori che perdono il lavoro ma anche degli imprenditori in difficoltà. Iniziative volte ad avere un quadro sociale chiaro in modo che si possa intervenire con maggiore efficacia. Iniziative che servano davvero a creare i presupposti per l’integrazione e non che discriminino ancora di più sia gli stranieri che gli Italiani (vedi il corso di lingua araba a scuola che, oltretutto, era stato sì sperimentato dalla passata amministrazione ma subito accantonato perché fallimentare).  Insomma: sono lieto di sentire (o quanto meno leggere) la Strappa finalmente, ma sarei stato più lieto di leggere qualcosa di più concreto.

Luca Craia