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domenica 2 febbraio 2014

Pomeriggio di musica e cultura in centro a Montegranaro




Un altro bel pomeriggio, nonostante il maltempo, al centro di Montegranaro. Nella disgrazia di avere l’Auditorium fuori uso c’è la fortuna di avere, una volta di più, un evento di altissimo livello culturale in pieno centro, cosa a cui potremmo anche abituarci. Certo, funzionasse il nostro teatro, sarebbe un’altra storia. Ma, essendo inutilizzabile pure quello dobbiamo “accontentarci” della chiesa di San Serafino. E per fortuna che ancora abbiamo le chiese.
Vanno ringraziati i soliti Amici della Musica per questo bell’appuntamento, ma soprattutto, ancora e ancora, Montegranaro deve essere grata al fato per avergli donato un figlio, Francesco Di Rosa, che, oltre alle immense soddisfazioni che ci dona solo per essere suoi concittadini, manda al nostro paesino i suoi amici e colleghi che sono musicisti tra i più importanti del mondo e che, non ci fosse Francesco, a Montegranaro ce li sogneremmo.
Splendido a dir poco il Trio Latitude 41, Livia Sohn, Luigi Piovano e Bernadene Blaha, gruppo di musicisti internazionali che lega il proprio nome a quel parallelo, il 41°, che unisce Roma a Newport, dove i tre, grazie al festival di musica da camera che vi si tiene,  si sono incontrati, conosciuti e “innamorati musicalmente”, come ama dire il nostro Luigi Piovano. Da tre musicisti di quel livello non puoi aspettarti altro che note celestiali, in questo caso composte oltre un secolo fa da Charles Camille Saint-Saëns, ma sentirle risuonare tra le pareti di una San Serafino piena di orecchi fini raddoppia il piacere di chi ama la nostra città e che la vede un po’ più viva del solito.
Non è mio compito, profano come sono, recensire e criticare l’esecuzione che a me è parsa sublime. Posso solo dire che sarebbe stato magnifico sentirli suonare al La Perla ma non si può. E la settimana prossima si recupera il concerto rimandato il 5 gennaio. All’Auditorium Officina delle Arti, molto lontano dal centro. Peccato.

Luca Craia