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venerdì 3 luglio 2015

Il Comune di Montegranaro pubblica le grotte



È stato siglato ieri un accordo tra le associazioni che hanno effettuato lo studio delle cavità sotterranee di Montegranaro (Arkeo, Il Labirinto e CAI) e il Comune di Montegranaro per la pubblicazione del volume che relaziona il lavoro fin qui svolto.  Si tratta della raccolta dei dati rilevati con ampio corredo fotografico e cartografie uniti all’analisi storica dei ritrovamenti e a quella geologica del colle montegranarese.
All’incontro, oltre ai rappresentanti delle tre associazioni (il sottoscritto, Dino Gazzani, Simone Perticarini e Massimo Spagnoli) erano presenti il Sindaco Ediana Mancini, il vicesindaco Endrio Ubaldi e l’assessore ai lavori pubblici nonché neo Presidente della Provincia di Fermo Aronne Perugini. Secondo l’accordo il Comune provvederà direttamente alla pubblicazione del volume la cui veste grafica è stata curata da Massimo Spagnoli. L’uscita della pubblicazione è prevista per agosto/settembre.
Il lavoro di esplorazione degli ipogei montegranaresi non è comunque terminato ma proseguirà già dal prossimo settembre con alcune cavità di importanza fondamentale per le quali sarà necessario intervenire in sinergia col Comune stesso. In questo senso è stata anche stabilita la collaborazione dell’Ente con le nostre associazioni in modo che si possa lavorare in sinergia anche con l’Ufficio Tecnico comunale. Lo scopo, oltre alla catalogazione degli ipogei, è di giungere allo sfruttamento turistico degli stessi in tempi brevi.

Luca Craia

venerdì 6 febbraio 2015

Arkeo per la scuola: scopriamo il territorio da fuori, da dentro e da sotto.


Il laboratorio svolto per conto dell’IC Montegranaro lo scorso mese di gennaio, durante il quale abbiamo lavorato insieme ai ragazzi di prima media e ai loro insegnanti di lettere sulle leggende locali e la loro perpetuazione nella tradizione orale popolare, è stato il preludio per una collaborazione molto più intensa che si è concretizzata nel corso di questa settimana in cui Arkeo è stato impegnato, con l’ausilio di molti dei suoi volontari, nel portare i ragazzi di prima media alla scoperta del territorio montegranarese.
Un laboratorio nato per la settimana alternativa che si è sviluppato nel corso di tutta la settimana tramite cinque appuntamenti quotidiani che hanno fatto conoscere ai ragazzi Montegranaro sotto tutti i suoi aspetti: lunedì abbiamo mostrato il paese da fuori, portando gli studenti alla scoperta delle campagne e dei loro tesori, dal torrione alle case di terra, dalle fonti alle caratteristiche naturalistiche del paesaggio. Martedì è stata la volta del gioiello più prezioso di Montegranaro: Sant’Ugo, dove i ragazzi hanno lavorato per capire al meglio gli affreschi, l’architettura e la storia di questo luogo magico. 
Mercoledì hanno, invece, conosciuto Montegranaro da dentro, camminando lungo i vicoli del centro storico alla scoperta di preziosità ma anche di scorci e angoli nascosti. Giovedì si è lavorato in aula, con l’ausilio del Professor Verducci, insegnante d’arte, col quale abbiamo elaborato quanto visto in forma grafica. Infine il venerdì, ultimo giorno, i ragazzi hanno visto Montegranaro da sotto, tramite la proiezione di immagini relative alla mappatura degli ipogei condotta da Arkeo e dal Gruppo Speleo del CAI e la spiegazione di cosa abbiamo trovato.
Gli studenti si sono dimostrati molto attenti, partecipi, e sono stati decisamente parte integrante del progetto proponendo, chiedendo, interpretando. Si è trattato di un esperimento molto positivo per la nostra associazione, al quale abbiamo partecipato con slancio ed entusiasmo perché riteniamo da sempre i giovani il veicolo principale per far arrivare in tutte le famiglie la consapevolezza dell’importanza di salvaguardare e promuovere i nostri beni culturali.
Il ringraziamento doveroso va alla Dirigente Scolastica Annalena Matricardi che ha creduto nel nostro progetto e ci ha dato l’opportunità di praticarlo, alle professoresse Michela Paoletti e Letizia Calamante per averlo sponsorizzato e Anna Biondi e Claudio Verducci coi quali abbiamo collaborato in modo estremamente positivo e proficuo.

Luca Craia

sabato 15 novembre 2014

Grotte, Arkeo e Speleo Cai – in preparazione i risultati della mappatura



È ormai in fase conclusiva il lavoro di mappatura degli ipogei montegranaresi portato avanti ormai da quattro anni da Arkeo, Gruppo Cavità Artificiali del CAI di Fermo e Il Labirinto. Le cavità più importanti sono state rilevate, studiate, catalogate (fatta eccezione per due ipogei di cui stiamo ancora cercando l’accesso).
Ora si apre la fase due che prevede l’organizzazione dei dati raccolti per poi giungere alla pubblicazione degli stessi. Stiamo già lavorando alla stesura di un testo destinato alla stampa, a firma di Massimo Spagnoli per la parte speleologica, Dino Gazzani per la parte geologica e tecnica e Luca Craia per quella storica con la fondamentale consulenza di Simone Perticarini. Nel testo saranno riportati tutti i risultati dello studio effettuato sotto ogni punto di vista, con schede tecniche e storiche esaustive e un ricco corredo fotografico.
Possiamo a questo punto affermare che Montegranaro è dotata di un sistema di cavità artificiali complesso e notevole, di origine medievale, che presenta interessantissime tracce storiche. Questo sistema è parzialmente apribile al pubblico e può essere utilizzato sia turisticamente che come struttura espositiva con investimenti relativamente bassi. Tutti i dettagli saranno presenti nella pubblicazione che stiamo allestendo e che stimiamo possa essere pronta per la prossima primavera.

Luca Craia

lunedì 31 marzo 2014

Grotte e Cripta, un fine settimana intenso per Arkeo



Fine settimana estremamente intenso e proficuo per Arkeo e i suoi volontari. Nella mattinata di sabato, sempre in collaborazione con il Gruppo Speleo del Cai di Fermo guidato da Massimo Spagnoli, siamo discesi nel sottosuolo montegranarese per rilevare nuovi ipogei. In particolare sabato è stata esplorata una cavità facente parte del complesso della cinta muraria in prossimità di Porta Marina. I rilievi hanno mostrato dati interessantissimi che portano a una ricostruzione del sistema ipogeo dell’area che sembra essere stato estremamente complesso. È evidente che le due torri poste a difesa della porta fossero in comunicazione tramite, appunto, gli ipogei in questione che poi, probabilmente, risalivano verso la piazza. È anche pensabile che un ulteriore ramo scendesse in direzione dell’attuale chiesa di San Serafino quale scarico di acque reflue o eventuale via di fuga. Le prossime esplorazioni in programma nel mese di aprile potranno chiarire il tutto.
Nel pomeriggio di sabato abbiamo provveduto a ripulire e preparare la Cripta di Sant’Ugo per accogliere i visitatori della domenica, anche in considerazione di un flusso maggiore dovuto alla presenza delle miniguide. La cripta, purtroppo, in questo periodo è particolarmente sporca a causa della presenza del cantiere di SS.Filippo e Giacomo che genera molta polvere. Sono quindi occorse oltre due ore di lavoro per rendere il nostro tesoro cittadino degno di accogliere gli appassionati del bello che, poi, sono venuti domenica.
E domenica abbiamo registrato il consueto forte flusso di visitatori provenienti da quasi tutte le Marche, che si sono mescolati con i genitori e i parenti dei ragazzini delle miniguide in una grande folla all’interno della Chiesa. Il flusso non è cessato quando i ragazzi se ne sono andati e abbiamo chiuso la porta oltre l’orario previsto senza interrompere mai le visite, segno che il nostro impegno per promuovere questo luogo prezioso sta dando frutti.

Luca Craia