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giovedì 15 maggio 2014

Ecco come funziona la collaborazione tra le associazioni



Sono stato sempre un convinto sostenitore della necessità per le tante associazioni di Montegranaro di collaborare tra loro per una serie di motivi, tra i quali la consequenziale migliore offerta culturale e il sincronismo tra eventi che non si vadano più ad accavallare. Oggi, alla luce di anni di brutte esperienze, ho cambiato idea e dico che la collaborazione, per quanto auspicabile, allo stato attuale e con certi personaggi che si occupano di associazionismo, non è possibile.
Ultimi accadimenti a suffragio di quanto sto affermando: la Banda Omero Ruggieri, della quale mi onoro di essere uno dei fondatori ma, sottolineo, non più in carica nel direttivo avendone date le dimissioni lo scorso novembre, ha organizzato per il giorno 7 giugno prossimo presso il Campo dei Tigli la seconda Festa della Banda (la prima s’era svolta l’anno scorso nello stesso periodo). Lo scopo della festa è di far conoscere e promuovere l’attività dei nostri volenterosi ragazzi che stanno lavorando per dare una banda musicale consona alla città di Montegranaro e, nello stesso tempo, siccome l’attività dell’Associazione richiede un notevolissimo impegno economico che grava quasi totalmente sulle tasche degli iscritti e dei genitori dei ragazzi, visto che il Comune non ha tirato fuori un centesimo per sostenerla, la festa serve per autofinanziarsi. Ci saranno esibizioni di cantanti come la nostra Matilde Nicoziani e Monica Giorio di X-Factor nonché dei nostri giovani musicisti facenti parte della Banda, e ci saranno stand gastronomici per restare fino a tarda sera.
È un momento fondamentale, quindi, per la vita e l’attività della Banda Omero Ruggieri che va considerata un patrimonio di tutta la città e quindi sostenuta. E invece a Montegranaro che succede? Succede che Città Vecchia organizza per la stessa sera una cena in piazza. La Banda ha comunicato l’evento alla Pro Loco e all’ufficio cultura del Comune già da qualche mese, verificando e sincerandosi che non vi fossero altri eventi in quella data. Invece ecco che ne spunta un altro, in concorrenza e a poca distanza (in piazza Mazzini). Possibile che l’ufficio cultura non sia riuscito a coordinare le due cose? Possibile che la Pro Loco non sia riuscita ad evitare l’accavallamento? Cosa non ha funzionato? Pare che Città Vecchia abbia organizzato tutto senza sentire nessuno, ma occupa il suolo pubblico. Il permesso deve essere venuto dall’Ufficio Cultura. Come mai si è permessa questa sovrapposizione? Non era possibile spostare l’evento di Città Vecchia? Magari alla settimana successiva? Perché è evidente che l’informazione, se non l’organizzazione, di questa manifestazione è arrivata dopo di quella della Banda.
Non basta. La festa della scuola organizzata da G.O Genitori Oggi per sabato 17 maggio, forse per le tante polemiche o forse per reali problemi logistici, viene rimandata. Indovinate a quando? A venerdì 6 giugno, il giorno prima della festa della Banda. Ora immaginiamo che genitori e parenti di ragazzi che partecipano alla Banda ma vanno anche a scuola debbano scegliere o l’una o l’altra cena, difficilmente le faranno entrambe. Quindi sono tre gli eventi uguali e con lo stesso target accavallati in poco più di ventiquattro ore.
Questa è la collaborazione tra associazioni. Questo è il rispetto tra associazioni. Questa è l’organizzazione degli eventi a Montegranaro: una Pro Loco che cerca di coordinare ma che non ci riesce per diversi motivi e un ufficio cultura che sembra distratto. In questo caso a rimetterci sarà probabilmente la Banda. Ma di questo passo non si va da nessuna parte. E in realtà, a rimetterci, è Montegranaro.

Luca Craia

venerdì 4 aprile 2014

Il centro storico e Veregra Street



La centralità della questione “centro storico” montegranarese, già evidenziata dai vari propositi delle forze in campo per le prossime elezioni, sembra sempre più radicata a livello culturale tanto che, neo giorni scorsi, le varie associazioni sono state coinvolte dal responsabile dell’Ufficio Cultura del Comune, Giuseppe Nuciari, per la realizzazione di un’edizione del Veregra Street Festival che vada a valorizzare maggiormente proprio le aree del centro storico che, negli anni passati, sono state via via abbandonate dalla kermesse.
Logisticamente l’utilizzazione di aree all’interno delle mura castellane, tolte le ambientazioni classiche della piazza e del corso, non è impossibile anche se risulta impegnativa a causa del cattivo stato generale del paese antico e della presenza di alcuni cantieri che occupano spazi interessanti. In particolare si sta ragionando sulla creazione di un anello intorno a piazza Mazzini che comprenda le vie immediatamente prospicienti, come via Enzo Bassi e via Solferino. Il problema è che, in entrambe le aree, insistono cantieri legati a ristrutturazioni di stabili oggetto di ordinanza di messa in sicurezza.
C’è da augurarsi che tali cantieri non vengano considerati come impedimenti insormontabili ma che si trovi una soluzione per poter inserire parte del festival nel centro storico. Infatti Veregra Street, come spesso ho ribadito, può essere un’occasione preziosissima per ridare vita e vitalità al quartiere, e potrebbe diventare il volano tramite il quale rilanciare anche investimenti importanti. Nello scatto culturale che vede il problema diventare prioritario mi auguro che possiamo vedere anche l’impegno dell’organizzazione del Festival, impegno che, per ora, pare esserci.

Luca Craia